AGNUS DEI - Concerto per il tempo di Passione

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Sabato, 8 Aprile, 2017 - 21:00
chiesa cattedrale di S. Simpliciano
Piazza San Simpliciano
20121 Milano MI
Italia

con Lorenzo Ghielmi, l'ensemble "La Divina Armonia" e il coro "Sine Nomine"

Sezione Concerti

Interpreti: Lorenzo Ghielmi, Ensemble "La Divina Armonia", Coro "Sine Nomine" di Varese

Organizzatore / Partners:
parrocchia di S. Simpliciano in Milano

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MILANO

Basilica di S. Simpliciano
 
8 aprile 2017 ore 21
 
AGNUS DEI - Concerto per il tempo di Passione

Federica Napoletani, soprano
Elena Carzaniga, contralto
Cedric Trappman, organo Ahrend
ensemble strumentale “la Divina Armonia”
Anna Maddalena Ghielmi, Mauro Massa, violini;
Andrea Vassalle, viola; Anna Camporini, violoncello
Tommaso Fiorini, contrabasso; Cécile Blais, organo positivo
Coro "Sine nomine" di Varese
maestro del coro: Giuseppe Reggiori
direzione: Lorenzo GHIELMIhttps://www.organieorganisti.it/utenti/lorenzo-ghielmi

PROGRAMMA
 
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Praeludium in fa minore  BWV 534,1

Antifona "Crucem tuam"  (gregoriano)  

Johann Sebastian Bach
Preludio al corale "O Lamm Gottes unschuldig" BWV 618
Corale a 4 voci "O Lamm Gottes unschuldig" BWV 401
Aria "Agnus Dei" BWV 232, 26

Johann Sebastian Bach
Preludio al corale "Da Jesus an dem Kreuze stund" BWV 621

Hans Leo Hassler
Corale "Da Jesus an dem Kreuze stund"

Giovanni Battista Pergolesi  (1710 -1736)
"Quando corpus morietur"

meditazione di Mons. Giuseppe Angelini

Johann Sebastian Bach
Preludio al corale "O Mensch bewein’ dein Sünde groß" BWV 622
Corale "O Mensch bewein’ dein Sünde groß" BWV 402
Aria "Tief gebückt und voller Reue" BWV 199,4

Lorenzo Ghielmi
Preludio al corale "O Traurigkeit, o Herzeleid" (completamento di un frammento di J. Sebastian Bach)

Johann Christoph Graupner (1683-1760)
Cantata "O Traurigkeit, o Herzeleid"

Lorenzo Ghielmi
Antifona "Crucem tuam"  

Johann Sebastian Bach
Fuga in fa minore BWV 534,2

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Guida all'ascolto
a cura di Lorenzo Ghielmi
 
La tonalità di fa minore, raramente usata nel Settecento a causa del temperamento inequabile degli organi antichi, venne utilizzata da Bach in pochissime composizioni e sempre con un significato preciso di "tristezza": ad esempio è in fa minore il "Lamento" contenuto nel "Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo".
Il Preludio e fuga in fa minore BWV 534 è catalogato fra le composizioni di Johann Sebastian Bach, ma alcuni musicologi lo ritengono opera del figlio Wilhelm Friedmann. Chiunque ne sia l'autore, Bach padre o Bach figlio, il preludio e fuga in fa minore aderisce alla poetica della sofferenza: con andamenti drammatici e con dissonanze e accordi diminuiti nel preludio. Il tema della fuga contenente un caratteristico salto di settima (settima = dissonanza = dolore).
Negli ultimi anni trascorsi a Weimar, Bach compose la raccolta dell’Orgelbüchlein (piccolo libro d’organo). In un libriccino manoscritto egli riunì i titoli di tutte le melodie liturgiche e iniziò a comporre, per ognuna, un breve preludio al corale. Il progetto originario prevedeva 146 composizioni ma Bach ne terminò solo 46. I corali erano organizzati secondo l'anno liturgico; per il tempo di Passione Bach scrisse alcune fra le composizioni più belle ed intense.
Il corale "O Lamm Gottes unschuldig" è la parafrasi tedesca dell'Agnus Dei. Il preludio dell’Orgelbüchlein BWV 618 presenta la melodia del corale nelle due voci interne, in canone fra di loro a distanza di quinta. Tutta la composizione è pervasa da un motivo di due note discendenti che raffigurano un susseguirsi di sospiri (questa figura musicale veniva chiamato all'epoca figura suspirans).

L'aria "Agnus Dei" è tratta dalla celebre Messa in si minore, una fra le ultime opere di Bach. I salti dissonanti e le asperità armoniche ben rappresentano il dolore per il peccato, espresso nella supplica "miserere nobis".

Il testo del corale “Da Jesu an dem Kreuze stund” ha origine da un antico testo medioevale sulle sette parole di Cristo in croce. Il preludio BWV 621 è una breve pagina dove la rappresentazione della croce è affidata ad alcune figure che nella notazione grafica della musica sono  disposte a croce: simbolo eloquente, sebbene difficile da cogliere all' ascolto. La terza strofa del corale riferisce le parole dette da Cristo al ladrone: "oggi sarai con me in Paradiso". La stessa invocazione risuona nell' appassionato duetto che conclude il celebre Stabat Mater di Pergolesi: "Quando corpus morietur, fac, ut animae donetur paradisi gloria". Ai musicisti è richiesto di eseguire la musica con un andamento lentissimo, una vera preghiera recitata nel momento solenne e doloroso della morte.

La melodia del corale “O Mensch bewein’" è utilizzata da Bach nella Passione secondo San Matteo, nel coro che conclude la prima parte. Il preludio BWV 622 è carico di espressività "dolorosa". Anche la scelta della tonalità è particolare: Bach compone infatti in mi bemolle maggiore e nelle battute finali la tonalità diventa mi bemolle minore, tonalità in cui tutti i toni vengono abbassati (questa è la funzione del segno bemolle in musica), quasi ad esprimere l’inginocchiarsi di Bach davanti alla croce. La pagina riporta le indicazioni “adagio assai” e “adagiosissimo” e la melodia del corale è ricoperta d’ornamenti fino quasi a renderla irriconoscibile.

L'aria "Tief gebückt" è tratta dalla Cantata BWV 149: il suo testo ci racconta del pentimento e del dolore per il peccato.

Come accennato prima, la raccolta dell'Orgelbüchlein è un'opera incompleta. Per molti corali, Bach scrisse solo il titolo all'inizio della pagina senza mai comporre la musica. Per il corale "O Traurigkeit, o Herzeleid" Bach iniziò a scrivere le prime due battute del preludio, interrompendosi senza che noi possiamo saperne il motivo. Sviluppando gli elementi lasciati dal compositore ho cercato di portare a termine l'opera; si tratta ancora una volta di un corale nello stile "patetico", come chiaramente indicato sia dalla dicitura "Molt'adagio", che dalla tonalità di fa minore.

Johann Cristoph Graupner, musicista tedesco ingiustamente poco noto al grande pubblico, nacque, come Bach, in Sassonia. Nel 1709 divenne maestro di corte a Darmstadt, città in cui trascorse il resto della sua vita. Nel 1723 partecipò al concorso per il posto di Maestro di Cappella della chiesa di San Tommaso a Lipsia e lo vinse. Ma il duca di Darmstadt gli aumentò lo stipendio e lo convinse a rimanere alla sua corte. A Lipsia rifecero il concorso che si concluse con la nomina di Johann Sebastian Bach. Graupner scrisse allora una lettera alle autorità di Lipsia, lodando la scelta. La maggior parte dell'opera di Graupner (circa 2000 composizioni) giace inedita nella Biblioteca di Darmstadt: la cantata "O Traurigkeit, o Herzeleid", che oggi viene eseguita in prima esecuzione moderna, è composto da un coro iniziale e da due arie. Il coro intona la melodia del corale luterano e, al termine della composizione, lo ripete con il testo della seconda strofa. Lo stile è per alcuni tratti simile a quello di Bach, ma il frequente uso di appoggiature e abbellimenti rivela l'influenza dei cantanti d'opera italiani, al servizio della corte di Darmstadt e colleghi di Graupner.