da Dante » 14/02/2015, 14:21
Cercare testimonianze di questa abitudine non è difficile! La realtà è che nessuno ne parla più di tanto perché, oltre ad essere abitudine, ogni parola è inutile. L'organo e l'intero repertorio sacro liturgico è diventato profano religioso e si addice bene ad altre attività (campiscuola, azione cattolica). Ma la confusione regna sovrana e la fa da padrona.
Più che alle chitarre mi soffermerei sul repertorio. Se il repertorio fosse serio ed imposto, molti organici verrebbero eliminati, vista l'incapacità esecutiva o l'inutilità di certi strumenti (penso alle percussioni, che a differenza nostra le popolazioni africane le vivono come parte del contesto socio-culturale, quindi giustamente inserite anche nel culto). Altro tasto dolente va a colpire gli strumentisti: è meglio una chitarra suonata bene, o l'organo suonato male, che pur sempre è lo strumento per eccellenza della liturgia?
Per quanto riguarda l'assemblea e la sua indifferenza - o meglio, ignoranza -, la risposta è ancora più semplice: se ad un bambino insegni che bestemmiare è "normalità", allora crescerà con quella mentalità. Se le nostre assemblee vengono bombardate settimanalmente con concetti idioti, con parole che dicono tutto e niente, con idee dove la musica "moderna" è la via del futuro perché musica del popolo, come si può pretendere che ci sia qualcuno che alzi la voce per lamentarsi?
Posso dirti che un parroco mi ha detto questo: "Il coro non deve esserci in una parrocchia perché dà solo problemi e non fa cantare l'assemblea"... e continuando... "l'organo ormai è una cosa vecchia, il mondo è cambiato e se tu non lo capisci e insisti con le ideologie vecchie, non è questo il tuo posto". Bastava mandarmi a quel paese e "l'omelia del giorno" era completa!
Per quanto riguarda i colleghi che "se ne vanno alzando la polvere dai sandali", non è molto costruttivo: lo vedo come un bambino di 6 anni che fa i dispetti per volere quello che vuole. Non è l'organista PER la liturgia, ma è un organista per sé stesso: inutile!
Ritengo più intelligente che da parte di TUTTI coloro che collaborano nella liturgia ci fosse un fronte comune, per far capire alla Chiesa "anche con le cattive" che noi ci siamo, e che la struttura ecclesiastica dovrebbe imparare ad ammettere gli errori e lasciare a chi di dovere il proprio ruolo (io non vado a fare il sacerdote se non sono ordinato). Ma anche noi musicisti dimostriamo di essere egoisti, rinchiusi nei nostri giardinetti, paurosi nel far valere la nostra idea o di farci rispettare e, forse fra secoli, far capire che il lavoro di musicista da chiesa non è così malvagio!
Concludo dicendoti che sono un organista liturgico da 13 anni, iniziato come amatoriale e arrivato come organista che si diplomerà a breve. Ho spostato il mio servizio in un'altra parrocchia essendo stato cacciato dalla mia.
A volte fa più effetto lo spostamento di tanti granelli che di un masso solo che cade nel vuoto.