La musica di Bach per il culto cattolico?

Questo forum è riservato a tutti coloro che svolgono più o meno regolare servizio di organista nel culto delle chiese cristiane in Italia.

La musica di Bach per il culto cattolico?

Messaggioda samueleave » 30/09/2015, 23:07

Mettiamo da parte per una volta la retorica sull'ecumenicità della grande musica: non è la tradizione del corale protestante effettivamente lontana per sensibilità, connotazione emotiva e contenuti dottrinali dalla tradizione gregoriana cattolica? E non è che questa differenza si fa tanto più percepibile nella liturgia cattolica quanto più è grande la musica dell'autore che si esegue? (Un nome per tutti: J. S. Bach.) Per le S. Messe della chiesa romana cattolica eseguo talvolta l'elaborazione organistica dei soli corali protestanti dei quali da alcuni decenni viene cantata una (mediocre) versione italiana. "Il canto proprio della liturgia romana è il canto gregoriano": ne consegue che è DOVERE dell'organista attingere per la liturgia al repertorio di elaborazioni di temi gregoriani come se ne trovano nella letteratura organistica francese, italiana e spagnola.
samueleave
 
Messaggi: 0
Iscritto il: 10/07/2013, 14:18

Re: La musica di Bach per il culto cattolico?

Messaggioda pigieffe » 02/11/2015, 21:16

Mi permetto di fare una semplice domanda: ma Giovanni Sebastiano Bach per i suoi corali non ha ampiamente attinto da temi derivati dal canto gregoriano a sua volta, come fece Lutero prima di lui? Perchè parliamo di dovere: l'unico dovere che ha l'organista liturgico che io conosco è quello di aiutare i fedeli ad elevare il proprio spirito a Dio. Condividi?
Pigieffe
pigieffe
 
Messaggi: 0
Iscritto il: 27/01/2014, 14:20

Re: La musica di Bach per il culto cattolico?

Messaggioda samueleave » 15/11/2015, 23:53

Non posso che condividere ad una prima superficiale e bonaria valutazione. Ma se conduciamo in profondità l'analisi dobbiamo riconoscere che la musica sacra di Bach (affetti, figure musicali, stilemi linguistici, numerologia e funzione liturgica dei brani) valorizza intrinsecamente e con grande efficacia lo spirito protestante e il testo della versione luterana anche nei corali di derivazione gregoriana. E se è intuitivo come il comune fedele non possa riconoscere nulla di tutto questo, tuttavia, la musica penetra nell'inconscio e lì vi deposita e stratifica significati. Allora sono convinto che un bravo organista liturgico cattolico debba considerare anche questo: che essendo la musica un linguaggio, se è veramente grande musica (liturgica), specialmente nella liturgia essa veicola messaggi extramusicali anche confessionali. Non a caso il movimento letterario francese della Renouveau Catholique è collegato con un filo rosso alla musica di Messiaen, Paget, Lourié, Tournemire e alle opere dei benedettini Marmion e Guéranger. E i musicisti che ho citato scrivevano musica sacra con una profonda e lucidissima cognizione della "rinnovata" teologia e filosofia cattolica. Tale consapevolezza si può trovare in pressochè tutti i livelli di analisi delle loro composizioni (in primis il continuo riferimento a temi gregoriani). Come in Bach, in questi autori si trova molto di più che ottima musica e cioè, per i suoi molteplici significati "ipertestuali", si può veramente dire che è musica ottimamente cattolica!
samueleave
 
Messaggi: 0
Iscritto il: 10/07/2013, 14:18


Torna a organisti liturgici

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron