il cosiddetto animatore liturgico

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il cosiddetto animatore liturgico

Messaggioda Magister Bachius » 10/08/2013, 13:11

Vorrei sapere l'esperienza di colleghi in merito al rapporto con il cosiddetto animatore liturgico (voglio dire il cantore-guida) e/o con chi in parrocchia è responsabile della scelta del repertorio dei canti per la liturgia. In entrambi i casi io sono convinto che le due figure siano inutili se l'organista è competente in materia e che, quindi, possano essere riassunte nella professionalità dell'organista stesso! Altrimenti si può giungere al punto che senza cantore-guida una comunità non canta più, oppure a cantare poco e male a causa di incompetenti persone in materia di canti liturgici. Grazie per l'attenzione.
Magister Bachius
 
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Re: il cosiddetto animatore liturgico

Messaggioda Bombardone93 » 26/12/2013, 12:03

In proposito giusto sabato scorso sono arrivato cinque minuti prima della messa... ancora nessuno all'orizzonte, ho deciso così di improntare io stesso il repertorio dei canti (quale privilegio!) nel caso il cantore non si presentasse... e infatti la messa è iniziata senza animatore...

Io stesso ho intonato da solista (si badi: dalla cantoria dell'organo e soprattutto senza microfono!) un Kyrie alternatim, il ritornello del salmo responsoriale e il versetto alleluiatico, oltre al canto d'introito e a quello di comunione.

Risultato: la gente, per nulla contrariata dall'assenza del fatidico cantore, sembrava quasi che cantasse più volentieri del solito!

Sarà stata una mia impressione ma ho riflettuto sul fatto che ormai, a 50 anni dalla riforma liturgica, la figura del cosiddetto "animatore" (che il dott. Oscar Mischiati http://win.organieorganisti.it/mischiati.htm usava appellare polemicamente "agitatore"!) sia oggi sostanzialmente inutile, se non perniciosa!

Sono convinto, infatti, che la gente, mentre canta lodi a Dio, desidererebbe vivamente non essere distratta dal totalmente inutile gesticolare di qualcuno che, per la maggiore, non ha particolari doti musicali né vocali!!

Si dovrebbe invece ridurre la figura dell'animatore a quella - questa sì utile! - di cantore solista che intervenga all'uopo in debita alternanza con l'assemblea!

Vito Rossi
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Re: il cosiddetto animatore liturgico

Messaggioda termoelettronico » 27/12/2013, 22:50

Nella mia parrocchia ci sono 4 voci guida che si alternano in base agli impegni e quindi alcuni sabati (io sono l'organista del sabato sera...) posso trovare guide diverse.

Chi decide i canti e' una "soprano" che canta nella corale ed ha una predilezione per i brani "ritmati e veloci". A tal proposito pero' le ho spiegato che sebbene tali musiche non siano le "solite e vecchie" lo scopo e' far cantare tutta l'assemblea e se le melodie sono facilmente cantabili possono cantarle tutti ed e' meglio per la liturgia.

Solitamente il venerdi' la guida liturgica mi manda via SMS il programma, io approvo e/o correggo e sabato trovo il foglietto relativo sulla scala della cantoria.

Il parroco canta tutto il cantabile ed e' dell'opinione che la voce guida dovrebbe dare l'intonazione e poi andare in diminuendo lasciando che l'assemblea continui in autonomia a cantare.

Quando sono a messa in mezzo all'assemblea (non di servizio) mi rendo conto che poche sono le persone che cantano ed a volte neanche il clero canta (prova ne e' il nuovo vice-parroco-giovane!- che mi fa omettere di suonare la dossologia quando celebra lui).
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Re: il cosiddetto animatore liturgico

Messaggioda MANTICE_54 » 21/02/2014, 11:54

Quando accompagno l'animatore (???) ogni volta è un vero STRAZIO, perchè io, con l'organo, imposto ogni canto e stabilendo un certo ritmo da seguire ma quello, sistematicamente, se ne va per conto suo tirando tirando a indovinare, poi con la scusa che quel canto o versetto del salmo non lo conosceva.
Probabilmente NON HA ANCORA CAPITO che è il "cantore guida" che, oltre ada vere un minimo di orecchio musicale, DOVREBBE seguire la melodia e il ritmo dato dall'organo, e non il contrario!!

Lascio perdere il discorso della partecipazione dell'assemblea, dove cantano massimo IN CINQUE, compreso il celebrante e il "cantore guida".

Succede così anche perchè il Don prepara certi canti che solo lui li sa e pretende di farli imparare all'assemblea, ma cosa si può pretendere, se a malapena cantano l'alleluia per il Vangelo???
MANTICE_54
 

Re: il cosiddetto animatore liturgico

Messaggioda termoelettronico » 22/02/2014, 23:20

MANTICE_54 ha scritto:
> (testo cancellato perche' eccede la dimensione massima di 1500 caratteri compresa la risposta)

In effetti diventa molto piu' difficile seguire un "cantante" che ha in testa una linea melodica diversa da quella che e' scritta sul pentagramma.
Posso suggerirLe di fare un po' di istruzione al "cantante" con delle lezioni "private" in cantoria cosi' evita di improvvisare inseguimenti disastrosi durante la liturgia.

Personalmente io devo adeguarmi alle variazioni metronomiche della mia "voce guida" anzi, bisognerebbe anticipare leggermente (cosi' mi disse il mio mentore) affinche' "prendano" la nota giusta!

Buona cosa sarebbe che i parroci incominciassero a spiegare ai fedeli che anche il canto che viene eseguito nella liturgia e' una preghiera solo un po' piu' difficile per chi non ha doti canore ma l'Italia non e' (era?) il paese del bel canto ( o peggio dei reality canori)?

Saluti
Vittorio
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Re: il cosiddetto animatore liturgico

Messaggioda MANTICE_54 » 26/02/2014, 16:42

Carissimo Vittorio,
io posso dire a questo punto di essermi rassegnato, perchè il suddetto "cantore guida" ormai ce l'ha in testa - e la cosa è ormai CRONICA - di tirare a indovinare, figuriamoci poi se gli facessi un corso accelerato solo per abituarlo a sentire l'organo che dà il ritmo, conoscendolo già ormai mi adeguo...
Per la cronaca: prima cantava in un coro alpino come contralto (n.d.r.) mi domando COME, se in chiesa canta così...

Per quanto riguarda i fedeli - che io chiamerei più che altro BELLE STATUINE - , quante volte il celebrante li ha esortati a partecipare col canto ma direi che la colpa è anche sua, sì, perchè se mi va a pescare canti che solo lui sa e già io mi trovo in difficoltà ad eseguirli, figuriamoci l'assemblea...

Ho notato però una cosa: durante le messe delle festività solenni, quando sono presenti forestieri, sono la maggiorparte di loro a ravvivare le celebrazioni, mentre i "nostri" se ne stanno lì assenti in tutto.

Pazienza, tanto poi ci penso io con l'organo a riempire i vuoti... :-)

Buon lavoro!
MANTICE_54
 

Re: il cosiddetto animatore liturgico

Messaggioda Mirko » 04/03/2014, 23:48

Sono io l'animatore liturgico e sono anche io lo stesso organista che suona nelle celebrazioni e comunque ho avuto esperienza con alcuni animatori liturgici ed è veramente uno strazio. Sono dell'idea che sia l'organista l'animatore delle celebrazioni, particolarmente se si hanno le doti di un ottima voce.
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Re: il cosiddetto animatore liturgico

Messaggioda Luca Gorla » 24/07/2014, 21:08

Io di animatori liturgici ne conosco molti. Certo non tutti sono capaci di "cantare", nella mia parrocchia addirittura alcuni si rifiutano di cantare con l'accompagnamento organistico. Certo se l'organista è un buon organista e c'è per esso un microfono a disposizione la celebrazione può venire meglio. Nel mio caso anche il parroco sa cantare piuttosto bene, quindi non sempre ci sono problemi del genere.

Luca Gorla.
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Re: il cosiddetto animatore liturgico

Messaggioda Andrea_Bernasconi » 12/04/2016, 20:12

Devo ammettere che prima di tutto "l'animatore liturgico" non può essere una figura IMPPROVVISATA, alla base deve esserci una solida preparazione sia liturgica perchè la scelta dei canti non può essere casuale, che musicale perchè cantori non ci si IMPROVVISA.

Sono un ex Animatore liturgico della Cattedrale di Como.

Nella mia, se pur breve, carriera di animatore liturgico ho avuto a che fare con organisti (per fortuna) di livello alto o medio alto e non ho mai avuto problemi con gli accompagnamenti dei canti l'unico problema che posso citare nelle parrocchie è la scelta di canti dal contenuto poco appropriato come Gen o similari a cura di organisti poco preparati; ho svolto spesso nella mia parrocchia la funzione di salmista che implica un grosso bagaglio di cognizioni solo per il fatto che si proclama in canto una parte delle letture.

Da quanto ho scritto sopra risulta evidente che se l'assemblea non è abituata all'animatore liturgico o l'animatore liturgico non è adeguatamente preparato possono scaturite due problemi:

- l'assemblea non canta perché non recipisce le richieste dell'animatore (aspetto musicale)
- l'assemblea risulta infastidita da una presenza non coerente con la celebrazione in corso (aspetto liturgico)

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