Precisazione di Lorenzo Marzona

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Autore: Lorenzo Marzona Presidente dell\'Associazione per la Musica Sacra \"Vincenzo Colombo\" di Pordenone

In merito ai due articoli del Codice di Diritto Canonico

Pordenone

Accanto a quanto sopra, ccorre ribadire a chiare lettere che l'AIOC-Associazione Italiana Organisti di Chiesa desidera accogliere, sostenere ed in quanto possibile aiutare TUTTI coloro che si preoccupano di fare in modo che le nostre liturgie vedano ancora la presenza della Musica Sacra, sia quelli che intendono farlo in modo volontaristico e gratuito, sia quelli che invece aspirano ad un servizio maggiormente professionale con il riconoscimento di un compenso economico.


Ciò premesso, in brevissima sintesi:



  1. Non esiste e sarebbe folle esistesse una classifica fra gli organisti basata su considerazioni del tipo: "Tu sei più bravo perché vieni pagato, tu sei più buono perchè lo fai gratis";

  2. Nessuno pensa di arrichirsi con i compensi versati dalla chiesa. Quello che si chiede è di avere i mezzi economici per poter dedicare il tempo necessario ad un servizio che richiede (o meglio dovrebbe richiedere per essere svolto all'altezza) tante, ma tante, ma tante, ma tante ore di lavoro;

  3. Gli atti ufficiali della Chiesa Cattolica (a cominciare dal Vangelo, a S. Paolo sino al Codice di Diritto Canonico) prevedono espressamente che vi sia un "giusto ed equo" riconoscimento economico per chi presta il proprio servizio, naturalmente se ed in quanto venga chiesto!

  4. Per secoli gli organisti sono sempre stati pagati (poco) e nel resto del mondo cattolico ciò continua ad avvenire anche oggi senza scandalo e soprattutto garantendo risultati di alto livello;

  5. Ad oggi non esiste uno "strumento giuridico" che permetta alle parrocchie italiane che lo desdiderano di pagare i propri organisti e quindi l'AIOC sta studiando da anni la soluzione migliore, purtroppo al momento senza trovare la giusta ed auspicata (e più volte a parole promessa) collaborazione in seno ai competenti organismi della Chiesa Cattolica;

  6. Il livello generale della Musica Sacra post conciliare in Italia, affidata solo ed esclusivamente al volontariato gratuito, è sotto gli occhi di tutti. Se questa sia la strada giusta, a ciascuno di giudicare in coscienza.


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