In Chiesa come ai Giardinetti

Nell'anarchico "mare magnum" liturgico-musicale italiano... dite la vostra!

In Chiesa come ai Giardinetti

Messaggioda melanik » 09/05/2018, 7:52

Siamo in una chiesa della bassa parmense, il giorno delle cresime, quando i ragazzini si preparano a diventare "i soldati di Gesù", almeno così mi insegnavano quando anch'io ragazzino mi stavo preparando a quel sacramento (meno male che poi la cresima l'ho fatta che avevo 18 anni). La Santa Messa non è ancora iniziata, il coro sta ripassando i canti mentre l'assemblea fa, passatemi il termine "un casino della Madonna". Il vociare è talmente forte e confusionario che non riesco a sentire il coro. Non basta! Vedo delle signore che nonostante la loro stazza baleniera sfoggiano delle minigonne vertiginose come alcune ragazzine, non da cresimare, per fortuna. Mi chiedo dov'è finito il buon senso e il rispetto del luogo sacro. Finalmente la campanella annuncia l'inizio della celebrazione, il coro riesco a sentirlo ma le stazze restano!
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Re: In Chiesa come ai Giardinetti

Messaggioda Magister Bachius » 24/07/2019, 20:59

... è proprio la strada che ha intrapreso la Chiesa d'oggi: a messa come a tavola! Ovvero: annullamento della soglia che separa l'altare dalla piazza... A mio parere un errore grave sminuire la potenza del rito, necessaria affinché l'uomo incontri l'Uomo in una sorta di "stargate" che dovrebbe appunto essere il culto divino...
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Re: In Chiesa come ai Giardinetti

Messaggioda Tonino » 08/06/2024, 15:03

«[...] la liturgia è l’accoglienza attiva dei doni del Signore» che consiste nel «farsi raggiungere dai suoi doni». E per farlo «occorre uscire dal tempo profano, dai tempi di ogni giorno per entrare nel tempo del Signore», per «cogliere la bellezza della sua Parola» e fare esperienza «di comunione con i fratelli» (Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana). [*]

Ecco il succo del discorso: se «entrare nel tempo del Signore» è necessario «uscire dal tempo profano», com'è possibile che nel tempio (sic) del Signore entrino musiche mutuate dallo stile profano della musica cosiddetta "leggera"?!

[*] https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/n ... sa-cosi-la
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Re: In Chiesa come ai Giardinetti

Messaggioda Dante » 15/07/2024, 11:20

Ormai mi viene sempre da sorridere quando leggo queste provocazioni e le relative risposte.
Non capisco come non possa essere così evidente la situazione e come non la si riesca a comprendere (attenzione, scrivo comprendere non accettare!).
Siamo in un mondo che cambia così repentinamente che la necessità della spiritualità a largo raggio sta sparendo per lasciare spazio alla secolarizzazione di qualsiasi cosa, anche delle cose più profonde dell'animo. Conosco tantissimi sacerdoti e seminaristi e "raccolgo informazioni" su quello che succede anche in quell'ambito. La chiesa di oggi non sa cos'è la spiritualità (a parte pochissimi fortunati), non è interessata a pregare Dio, ma a fare share o non fare brutta figura con l'assemblea. Tutto il resto va di conseguenza, a cominciare dall'ignoranza sempre maggiore dei nostri "colletti bianchi", a proseguire con il fatto che la chiesa è più intenzionata a seguire le cose del mondo che quelle del cielo. Senza tralasciare che ormai, chi serve all'altare, non solo non sono persone competenti e preparate (a cominciare proprio dai sacerdoti), ma spesso e volentieri sono persone o vicine al parroco, solo perché fa comodo anche a loro per farsi notare (chiarissimo il problema della notorietà attuale e dell'egocentrismo) o le prime racattate che non hanno saputo dire di no (e poi spesso si sono pentite, ma ormai...).
Ma tant'é... noto una chiesa odierna sempre più vicina a quella medievale, che sfrutta il potere religioso non per salvare anime, ma solo per farsi gli affari suoi dal punto di vista più prettamente terreno (cambia solo la modalità). Del resto la storia è ciclica e tale rimane... vorrà dire che questo ciclo sarà quello di una chiesa che porterà tempi oscuri, non sta a noi poi dare il giusto premio o punizione ad ognuno. Il nostro compito è un altro...
Noi facciamo del nostro meglio, combattendo il male che serpeggia silenziosamente ogni giorno sempre più ma sempre con molta calma (purtroppo non ha fretta... lui! :-D). Del resto ricordiamoci cosa disse Paolo VI: «… Si direbbe – denuncia – che da qualche misteriosa, no, non è misteriosa, da qualche fessura è entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio. C’è il dubbio, c’è l’incertezza, c’è la problematica, c’è l’inquietudine, c’è l’insoddisfazione, c’è il confronto. Non ci si fida più della Chiesa. Ci si fida del primo profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale. Per rincorrerlo e per chiedere a lui se ha la formula per la vera vita. È entrato, ripeto, il dubbio nella nostra coscienza.».
E questo purtroppo non vale solo per il popolo di Dio, ma anche per i pastori che invece dovrebbero essere le nostre guide. Malauguratamente guidano "a vista", senza più pensare ad una prospettiva futura, e intendo davvero futura...
Buona musica a tutti!
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