Ho leggiucchiato a proposito di quel che accade in Francia
https://www.organieorganisti.it/organi- ... ame-parigi (o meglio, a Notre Dame de Paris: in Francia stanno accadendo altre cose ben più gravi anche se a molti non sembreranno tali) e poi il turbillon di rimandi da tutti gli amici organisti che mi rimandavano lo stesso scritto pregandomi di unirmi a loro per asciugare le lacrime dei colleghi parigini. Allora sono andato a leggere le geremiadi di costoro. Mi pare che l'argomento sia sempre lo stesso. E cioè che non ci sia nessun argomento. Voglio dire: c'est vrais che in France le chiese sono proprietà dello Stato. Ma mi sa che chi decide sulla nomina degli organisti nelle chiese è il clero. La cosa strana è che né tu né ovviamente nessuno di coloro che hanno ripreso da te lo scritto si sono preoccupati di notare e far notare che non si fa mai riferimento ad un documento che dice ciò a cui si riferiscono i trombati (e, soprattutto, i trombabili) di Notre Dame. Perché? Elementare Watson: ma perché non c'è nessun documento. E perché mai non c'è nessun documento? Perché non serve. Mica è lo Stato che nomina (sarebbe meglio dire: paga) gli organisti. Abbiamo detto che è il clero. E il clero mica è un Ente Pubblico. Chi impedirebbe a me di nominare un salame qualsiasi a mio organista personale? Quando rispetto le regole d'obbligo legale nomino e licenzio chi voglio. I soldi sono miei. La chiesa, anche in questo caso, può e fa quello che vuole. In Francia, in Italia e in ogni luogo. A che servono le firme di solidarietà? Boh. Possiamo compatire e riflettere. Ma mi viene sempre in mente quando l'AIOC mandò la Delegazione a Roma per discutere del Sindacato degli Organisti. Solo rosarianti mistici avrebbero potuto credere di ottenere qualcosa. Dovresti ricordare come finì: si andò con entusiasmo e si ritornò con la coda tra le gambe. Il discorso è sempre lo stesso: La chiesa è un camionista. Gli organisti sono i pedoni. Anche se i pedoni stanno attraversando sulle strisce, almeno per prudenza io attenderei che il camion sia passato... Ὁ μῦθος δηλοῖ ὅτι... [O mythos deloi oti... = "La favola insegna che..."]