Lo strano accordo

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Lo strano accordo

Messaggioda Massimo Dac » 16/04/2014, 12:49

Buon giorno a tutti!
Mi affaccio per la prima volta in questo forum e quindi ringrazio gli organizzatori per avermene data la possibilità.

Tre anni fa un caro amico, organista di professione, mi chiamò dalla mia parrocchia: avrebbe acquistato un organo a canne d'occasione, in modo da avere un suo strumento dove poter studiare e ci offriva di collocarlo (a sue spese) nella cantoria della chiesa, lasciandocene pieno e libero uso per le attività liturgiche e chiedendo, in cambio, il libero accesso per lo studio quando non in contrasto con le attività suddette. Si proponeva, in fine, di corrispondere alla parrocchia una cifra da definire a titolo di rimborso delle spese "elettriche e di riscaldamento".

Oggi il parroco ed il mio amico sono giunti alla firma di una scrittura privata ed il mio amico, a cose ormai fatte, si è visto presentare un conto di 750 Euro all'anno.
Al di là dell'infondatezza della cifra, dico io, di cosa stiamo parlando?

Possibile che nessuno si renda conto del REGALO che la parrocchia ha ricevuto? Lo strumento, con due tastiere, pedaliera ed una ventina di registri reali, quanto potrebbe valere "al nuovo"? Non c'erano degli scritti conciliari che invitavano le chiese a tenere nella massima considerazione l'uso dell'organo a canne? Quale logica ci può essere dietro? Ci sono forse dei precedenti?

Chiedo cortesemente a chiunque abbia notizie e/o competenze di aiutarmi a capire...

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Re: Lo strano accordo

Messaggioda Selvaticus » 06/05/2014, 19:42

Se la chiesa era, precedentemente all'installazione dello strumento, senza organo, il parroco pecca di avidità chiedendo questa cifra. Soprattutto se lo strumento sarà usato dalla persona che ne ha chiesto e curato l'installazione, (o altri) durante le cerimonie religiose.
Io, se il "francescano" Don non abbassasse le pretese, smonterei, a mie spese, lo strumento e lo rimonterei dove l'accordo fosse più accomodante per entrambi. Diversamente lo terrei smontato da qualche parte, o lo rivenderei.
Perchè non si possono incontrare, le due parti? L'organo diventerebbe un bene che serve alla comunità...la comunità che già contribuisce con le offerte in parrocchia per sovvenire alle necessità del culto e del mantenimento degli arredi e degli edifici. Perchè chiedere ancora denaro a chi, anche se lo fa per un suo vantaggio di studio, ha già contribuito? In subordine, scrivete a papa Francesco. Lui si che lo metterà a correre, il parroco.
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Re: Lo strano accordo

Messaggioda Massimo Dac » 07/05/2014, 16:05

Grazie per la tua risposta che, purtroppo, assomiglia moltissimo al mio pensiero.

In parrocchia c'era (e c'è) un ottimo organo elettronico campionato, scelto da me all'inaugurazione del nuovo complesso parrocchiale come utile compromesso tra le esigenze di culto e le disponibilità economiche.

Da quando lo strumento a canne è stato attivato lo uso per il servizio liturgico nelle solennità principali, durante le quali sposto il coro in cantoria. Nelle domeniche "ordinarie" il parroco non ha piacere di dividere la comunità in "quelli che cantano" e "quelli di sotto". Naturalmente questa è una nostra scelta: l'amico proprietario ci ha dato la piena disponibilità dello strumento per il servizio alla comunità.

Sopra all'accordo delle due parti sembra ergersi la curia che, pare, pretenda che l'accordo sia nella forma che ho descritto. Infatti ha negato l'autorizzazione ad uno sconto di 150€ che il mio amico aveva ottenuto.

Si potrebbe anche pensare di spostare lo strumento, ma forse toccherebbe cambiare diocesi per ottenere un accordo più ragionevole...

Spero ancora che qualcuno mi faccia intravedere punti di vista diversi dal mio per gettare nuova luce su questa altrimenti sgradevole vicenda.

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Re: Lo strano accordo

Messaggioda Selvaticus » 11/05/2014, 14:19

Alla Curia, che non accetta un piccolo accomodamentro economico, io risponderei rimuovendo a mie spese lo strumento, se è già allogato, senza nè rispondere nè commentare nulla. Avidi...! Il nostro gran padre Dante, sapeva bene dove metterli...trovatevi un altro luogo o rivendete lo strumento. Non si meritano neppure di guardarlo da lontano. Soldi...solo i soldi... ditelo a Francesco, non è un mio modo di dire...scrivetegli veramente, saltando anche il vostro vescovo, che forse certe cosette le ha dimenticate.
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Re: Lo strano accordo

Messaggioda Massimo Dac » 19/05/2014, 15:24

Caro amico,

ho paura che l'avidità non sia la sola "forza motrice" che spinge questa strana faccenda. Ma permettimi di non fare della dietrologia spicciola o, peggio, di non sconfinare nella maldicenza.

Onestamente non credo che tre o quattrocento Euro all'anno cambino il bilancio di una parrocchia il cui territorio supera le duemila anime e che vede la sua chiesa sempre piena. Non solo, il parroco sa bene di mettermi in una posizione difficile, non credo che avrebbe rischiato il suo unico organista nonché fondatore e direttore del coro parrocchiale per una somma del genere.

Quindi torno alla mia domanda iniziale: ci possono essere cause che non sto contemplando? Ci sono precedenti in qualche altra parrocchia? E' vera la storia che se uno porta un oggetto in chiesa questo diventa automaticamente di proprietà della stessa?

Per favore chi sa parli, o meglio, scriva!

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Re: Lo strano accordo

Messaggioda melanik » 24/09/2014, 12:01

L'avidità di certi preti mi sconforta. Forse non si sono messi d'accordo bene fin dall'inizio o forse il prete gioca sul fatto che un organo non si porta via tanto facilmente come una pianola. Io non avrei ripensamenti, porterei via lo strumento e direi apertamente il perchè e che poi ognuno sia rfesponsabile di quello che dice e che fa
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Re: Lo strano accordo

Messaggioda Massimo Dac » 06/10/2014, 9:22

Buongiorno e grazie per la risposta.

Voglio continuare a credrere che non si tratti di avidità (anche perché la cifra rispetto al bilancio parrocchiale è ridicola). Continuo a sperare che qualcuno mi mostri una diversa chiave di lettura di questa faccenda, magari legata a diritti e usi nell'ambito delle donazioni tra privati e Chiesa.

Massimo
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Re: Lo strano accordo

Messaggioda pal5 m+a » 24/11/2014, 13:37

Carissimo : voi organisti scherzate , ad insaputa, col fuoco. La cosiddetta madre chiesa di soldi se ne intende e bene: vedi , nel grande, le malefatte dello IOR. Mai compiere affari con la santa madre chiesa: avrà sempre il coltello per il manico in nome del padre nostro che sta nei cieli non si sa a fare che.
Da ultimo volete sapere quale sia una delle migliori " leggi di stabilità" per sistemare le finanze? : l'invenzione del purgatorio, dell'inferno e del paradiso: con questi terrori e miraggi quante offerte e lauti lasciti il popolino ha elargito alla madre chiesa che si è arricchita senza vanga, zappa, brevetti, investimenti in macchinari ecc ecc. Mano d'opera? = gratis quasi sempre. Sveglia signori miei !!!! inutile piangere.
Hai comprato un organo? bene !!! tienlo a casa , col tempo troverai un luogo idoneo in cui piazzarlo per usarlo a tuo piacimento , in libertà. Lascia stare parrocchie e chiese: rimarrai fregato, quantomeno non contento di quanto hai fatto.Questi signori guardano sempre indietro e tirano il freno a mano: politica, ricerca scientifica, lavoro, medicina, fisica , biologia ecc ecc.Ricordati che hanno anche l'abitudine di stendere tappeti rossi all'autorità del momento.Ritira il tuo organo portalo in un luogo idoneo ( prima o poi lo troverai ) usalo per i tuoi studi e preparare bei concerti con i quali rallegrerai noi appassionati dell'organo. Lascia i preti alle loro preghiere con le mani giunte sotto il naso
ciao maurizio
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