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Un organista agli amici francesi (parte 2)

MessaggioInviato: 19/11/2015, 1:13
da samueleave
E’ con queste citazioni che voglio esprimere agli amici francesi, organisti e non, musicisti e non, lo spirito della mia commossa vicinanza di uomo e organista.

Perché l’annientamento sistematico di vite umane non può né deve trovare giustificazione né umana né religiosa.

Perché un grande organista e teologo, medico, premio Nobel per la pace, mi ha insegnato la filosofia del Rispetto per la Vita: di non rinunciare mai, per nessun motivo, al Rispetto per la Vita.

Perché morte e distruzione sono state portate durante un concerto e hanno sfregiato una musica che pure è parte di quella storia della musica che mi nutre ogni giorno, quella grande storia della musica che iniziò con la cristianità e che ha avuto in Parigi alcune delle sue massime espressioni.

Perché voglio affermare con forza, ogni giorno, in ogni accordo che suono in chiesa, in teatro e a casa, che la musica è oltre ogni nichilismo integralista, oltre ogni fanatismo oltranzista, oltre ogni logica e ricatto dell’odio, oltre ogni falsa promessa di un ordine migliore; essa apre porte e non alza muri, accoglie ma distingue, afferma l'identità, non tollera perché interpella, educa il confronto e il rispetto, insegna l’universale buono e il vero bello.

Perché credo nella musica-fondamento-del-mondo e immagine-dell’uomo, eccelso esempio di alleanza tra etica, ragione e sentimento, splendente perenne messaggio universale di pace, fraternità e comunione tra tutti gli uomini, culture e religioni.