Lettura tramite tablet

Cari Amici,
sono talmente contento delle possibilità offerte dalla lettura degli spartiti con tablet che non riesco più ad usare i libri. Penso addirittura che non ci siano obiezioni possibili al passaggio dalla carta al digitale se non un attaccamento affettivo, una pura battaglia di retroguardia. Nel mio dispositivo ho una biblioteca immensa (a oggi 1145 autori, 6,5 giga di ampiezza file, il tutto in meno di un chilogrammo) con un numero incredibile di pagine, tutte facilmente raggiungibili in pochi secondi e perfettamente leggibili ovunque. Su queste pagine posso fare e cancellare tutte le annotazioni che voglio nei colori che desidero, utilizzare la scrittura manuale oppure a stampa, posso mettere indici, aggiungere, eliminare o spostare pagine da un libro; le pagine sono sempre perfettamente illuminate, non posso dimenticare nulla a casa, ho sempre con me la letteratura per suonare su un Antegnati e anche su un Cavaillé Coll, per accompagnare una funzione cattolica oppure protestante, insomma, come una chiocciolina porto con me tutta la mia casa. E se dovessero rubarmi il tablet, o esso dovesse guastarsi, sarebbe sufficiente accedere alla copia di sicurezza e ripristinerei la mia biblioteca in pochi minuti. L'unico neo, l'unico veramente, consisteva nel voltare le pagine che, per il tablet, è necessario voltare ad ogni singola pagina. Ebbene, anche questo problema è risolto con il curioso oggetto che, nato per aiutare i deltaplanisti a scattare fotografie serve perfettamente agli organisti come voltapagina. Per me è un enorme passo in avanti. Facile, sicuro, definitivo. Con 400 euro si acquista un tablet (meglio se di 12 pollici come il mio Samsung) e si volta pagina. Una volta per tutte.
sono talmente contento delle possibilità offerte dalla lettura degli spartiti con tablet che non riesco più ad usare i libri. Penso addirittura che non ci siano obiezioni possibili al passaggio dalla carta al digitale se non un attaccamento affettivo, una pura battaglia di retroguardia. Nel mio dispositivo ho una biblioteca immensa (a oggi 1145 autori, 6,5 giga di ampiezza file, il tutto in meno di un chilogrammo) con un numero incredibile di pagine, tutte facilmente raggiungibili in pochi secondi e perfettamente leggibili ovunque. Su queste pagine posso fare e cancellare tutte le annotazioni che voglio nei colori che desidero, utilizzare la scrittura manuale oppure a stampa, posso mettere indici, aggiungere, eliminare o spostare pagine da un libro; le pagine sono sempre perfettamente illuminate, non posso dimenticare nulla a casa, ho sempre con me la letteratura per suonare su un Antegnati e anche su un Cavaillé Coll, per accompagnare una funzione cattolica oppure protestante, insomma, come una chiocciolina porto con me tutta la mia casa. E se dovessero rubarmi il tablet, o esso dovesse guastarsi, sarebbe sufficiente accedere alla copia di sicurezza e ripristinerei la mia biblioteca in pochi minuti. L'unico neo, l'unico veramente, consisteva nel voltare le pagine che, per il tablet, è necessario voltare ad ogni singola pagina. Ebbene, anche questo problema è risolto con il curioso oggetto che, nato per aiutare i deltaplanisti a scattare fotografie serve perfettamente agli organisti come voltapagina. Per me è un enorme passo in avanti. Facile, sicuro, definitivo. Con 400 euro si acquista un tablet (meglio se di 12 pollici come il mio Samsung) e si volta pagina. Una volta per tutte.