da samueleave » 03/04/2014, 21:36
Carissimo, non è in discussione la superiorità di un organo a canne, del suo suono e della trasmissione meccanica. Mi domando e vorrei porre in discussione se, per chi come me si dedica prevalentemente al repertorio dell'800 e '900, non convenga comunque la scelta dell'elettronico/virtuale. E non solo per le ovvie ragioni economiche e di ingombro. Intendo dire cioè che per approcciare questo repertorio con piacere e gusto anche durante lo studio domestico servono (almeno) tre manuali, centinaia di combinazioni libere da richiamare anche dopo mesi o anni, (almeno) due staffe d'espressione, una tecnica più pianistica che cembalistica e quindi un certo peso dei tasti, un sequencer e la possibilità di simulare il riverbero degli ambienti in cui avverrà l'esecuzione "live". Per non dire che si può a prezzo contenuto eseguire la musica francese su un organo virtuale francese, la tedesca romantica su un simulatore romantico tedesco e via discorrendo, cogliendo i timbri indicati dagli autori e che sarà divertente poi adattare all'organo dell'esecuzione "live". Consideriamo infine che entrambi viviamo in un territorio dal ricco patrimonio organario e dove risulta agevole perfezionare lo studio in qualche chiesa vicina magari in un consistente organo a trasmissione meccanica. Ciao!