Manutenzione organi a canne

Questo nuovo spazio è rivolto a chiunque svolga attività di organista a qualsiasi titolo, nonché a coloro che seguono il mondo dell'organo e della musica organistica come semplici appassionati.

Attendiamo con piacere le vostre iscrizioni e suggerimenti per dibattere qualsiasi argomento che vi stia a cuore.

Manutenzione organi a canne

Messaggioda organumperla » 30/01/2019, 10:35

Un saluto a tutti gli iscritti al Forum. Sono l'organista di una Parrocchia del Lazio, che ha la fortuna e al tempo stesso la sfortuna di essere dotata di un organo a canne di medie dimensioni (circa 2200 canne e 34 registri), con trasmissione mista (meccanica per i due manuali ed elettrica per la pedaliera). Lo strumento (del 1984) era in disuso perché mancava chi lo utilizzasse abitualmente per usi liturgici. E' stato poi ripristinato nel 2003 dopo un lavoro di restauro costato quasi 40.000 €. Da allora è stato nuovamente oggetto di manutenzione straordinaria (con completo smontaggio e ripulitura) nel 2012, per una spesa di circa 14.000 €, ma non si è potuto procedere alla completa accordatura per mancanza di fondi: (preventivo di ulteriori € 14.000). Da allora lo strumento, che viene abitualmente utilizzato per usi liturgici ed anche per Concerti, viene tenuto in uno stato di efficienza appena sufficiente, con 2 interventi annui di manutenzione ordinaria, (del costo ciascuno di € 750,00 + Iva), rivolti soprattutto all'eliminazione dei difetti che si verificano nel semestre: (tasti che non suonano, registri che non si inseriscono, placchette che saltano, solenoidi da ripristinare, contatti elettrici da disossidare e via di seguito, toppe da posizionare sui mantici perché bucati e via di seguito). Chiedo agli organisti liturgici iscritti al Forum quanto spendono annualmente le rispettive Parrocchie per la manutenzione ordinaria dei propri organi. Vorrei infatti farmi un'idea, (sia pure necessariamente approssimativa, visto che ogni strumento fa storia a sé), della congruità o meno delle somme che ci vengono chieste due volte all'anno. Se poi qualcuno si fosse trovato particolarmente bene con la ditta organaria di cui si avvale e volesse fornirmene i recapiti, avrebbe di sicuro la mia gratitudine. Grazie per l'attenzione al presente argomento.
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Re: Manutenzione organi a canne

Messaggioda Tonino » 04/02/2019, 13:17

Se Lei ritiene che la spesa sia eccessiva, Le consiglio di chiedere un preventivo ad altri organari, tenendo conto che difficilmente vi saranno sensibili differenze nel caso gli artigiani convocati facciano parte della Associazione Italiana Organari http://www.aiorg.it ! Ad ogni modo non desistete nella manutenzione del vostro organo... altrimenti tornerete presto a dover spendere cifre maggiori per restaurarlo nuovamente! Le segnalo in proposito un recente articolo del M° Paolo Bottini https://www.organieorganisti.it/alla-ma ... ugurazione .
Tonino
 
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Re: Manutenzione organi a canne

Messaggioda Michele Ginanneschi » 05/02/2019, 12:44

Nel mio caso, l'organo (Agati-Tronci 1911) è stato restaurato completamente cinque anni fa e per ora la manutenzione costa € 0,00, perché quella ordinaria (accordatura ance, piccole regolazioni, riparazione di piccoli guasti accidentali, peraltro molto ma molto rari, ecc.) la faccio direttamente io.
Probabilmente quest'anno o l'anno prossimo chiamerò l'organaro per un intervento un po' più approfondito, più che altro volto alla regolazione della meccanica e al controllo generale.
Consiglio ogni volta di spendere magari 200 € in più e di risolvere definitivamente il problema che si presenta. E' una spesa maggiore sul momento, ma che produce un grande risparmio a lungo termine, quindi conveniente sotto ogni aspetto
Ad esempio, se il mantice va rattoppato di continuo vuol dire che la pelle non è più buona (strano, dopo solo trentacinque anni) e va interamente sostituita, quindi è consigliabile smontare il mantice e rimpellarlo tutto. Se è un mantice a gasometro (di quelli senza pieghe), è un lavoro di mezza giornata.
Lo stesso, se ci sono problemi elettrici ricorrenti alle placchette o ai contatti, è consigliabile sostituire definitivamente le file di pezzi uguali. In particolare, se si ossidano spesso (generalmente la causa è lo scintillio) è consigliabile usare materiali di qualità maggiore.
Da tenere conto che un organo, se ha ricevuto un restauro fatto bene, ha bisogno di pochissima manutenzione per svariati anni (di solito, le Ditte garantiscono il lavoro per dieci anni).
Il prezzo è in rapporto anche ai materiali che si usano e, soprattutto, al numero di ore di lavoro (credo che siano circa 30 € l'ora).
Michele Ginanneschi
 
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Re: Manutenzione organi a canne

Messaggioda Alessandro72 » 05/02/2019, 13:20

I due interventi di manutenzione ordinaria in cosa consistono esattamente?
Alessandro72
 
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Re: Manutenzione organi a canne

Messaggioda eugeniobe » 05/02/2019, 13:49

Purtroppo non sempre la spesa corrisponde all'entità dell'intervento effettuato, mi stupisce anche il fatto che dopo interventi di manutenzione straordinaria dell'entità di quelli segnalati lo strumento presenti ancora difetti tali da renderlo praticamente inutilizzabile e mi sembra anche assurdo che non si sia proceduto alla accordatura definitiva per mancanza di soldi. Nella mia esperienza di organista e anche di organaro, in quanto sono titolare di una ditta di restauro e manutenzione di organi a canne, ne ho viste di tutti i colori, tanto per citarne qualcuna vi racconto cosa è succasso a San miniato al Monte a Firenze dove venni chiamato per fare un preventivo per la ricostruzione delle canne del ripieno a sei file del Grand'organo che erano state eliminate da un organaro in quanto talmente difettose da non essere recuperabili.
Quando entrai nello strumento trovai tutte le canne del ripieno al loro posto, era stata solamente staccata la manetta del registro per far credere che non ci fossero più le canne e una volta riattaccata la manetta il ripieno funzionava perfettamente ed era quasi accordato.
In un'altra occasione mi è stato sottoposto uno strumento che aveva problemi di aria tali da comportare una spesa preventivata in circa 6000 euro mentre il tutto è stato risolto con un intervento di 10 minuti nel quale ho riattivato la valvola di regolazione dell'alimentazione.
Queste cose creano sfiducia nella committenza e purtroppo lasciano gli strumenti senza manutenzione a causa dei costi spesso esorbitanti ed ingiustificati per interventi a volte non necessari.
Tengo a precisare che in questi uno di questi due episodi citati è coinvolto anche un organaro iscritto all'AIO, purtroppo non sempre l'adesione ad una associazione di categoria certifica l'operato degli iscritti.
Eugenio Becchetti
eugeniobe
 
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Re: Manutenzione organi a canne

Messaggioda gbrandalese » 05/02/2019, 15:51

Preventivare una spesa periodica di manutenzione non è sempre facile perché ogni organo ha le sue esigenze, perché i prezzi variano a seconda del professionista che interviene e perché non sempre i lavori da fare sono gli stessi. Penso che si possa preventivare una spesa quando si tratta di accordatura ance o lavoretti simili ma se lo strumento ha i problemi di cui ci hai parlato, sia difficile preventivarla. Come già qualcuno ti ha suggerito, conviene farsi fare due o più preventivi mirati, valutarli attentamente qualora si discostino notevolmente nei prezzi e poi intervenire. Potete pensare eventualmente anche ad eseguire lavori in più step qualora i fondi scarseggino.
Sperando di essere stato d'aiuto, saluto cordialmente.
gbrandalese
 
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Re: Manutenzione organi a canne

Messaggioda DoBemolleMaggiore » 08/02/2019, 11:19

Buongiorno,
finora l'ambito delle manutenzioni e dei restauri sugli organi storici è stato un caos totale, un "mercato del bestiame" dove chiunque (previa una buona parlantina o i contatti giusti per entrare nelle grazie dello sprovveduto parroco di turno) poteva permettersi di mettere le mani sugli strumenti. Le competenze degli organari, la loro preparazione, la loro formazione, tutto è passato in secondo piano sull'onda di profonde carenze e menefreghismi e favoritismi di chi, soprattutto a livello diocesano e parrocchiale, avrebbe dovuto vigilare e tutelare questi beni.
Le conseguenze di queste azioni ora si possono contare a centinaia in tutto il paese.
Ora, con la nuova normativa MiDab, che prevede l'accesso agli strumenti solo agli organari abilitati (presenti nella lista rilasciata dallo stesso Ente), come si procederà? Chi dovrà farla rispettare? Nel caso di grandi restauri probabilmente lo faranno le Soprintendenze (si spera) che prima di approvare il progetto avranno in mano tutta la documentazione dell'organaro incaricato, ma nel caso delle piccole manutenzioni (pulizie, accordature, manutenzioni pre-concerto, ecc.) che per lo più non passano (e non hanno mai passato) le porte delle Soprintendenze, chi lo farà? I parroci? Le curie? In tutta onestà dubito che le varie Curie si prodigheranno affinchè questa normativa venga rispettata, mantenendo lo standard di superficialità adottato finora... idem per i parroci che, senza generalizzare, non hanno le competenze per capire neppure se un registro è accorato oppure no (alla fine "basta che suoni"). Quindi, chi? Gli organisti dovranno vigilare? Con quali mezzi potranno farlo?
Da quanto ho capito nessuno all'infuori delle dite presenti su questa lista potrà lavorare sugli strumenti, pena una segnalazione/denuncia ai carabinieri (che qualsiasi cittadino a conoscenza dei fatti potrà fare) che provvederanno immediatamente alla sospensione dei lavori ed alla apposizione dei sigilli sullo strumento stesso.
C'è qualche informazione in più in merito a questa normativa (Decreto DGER n. 192 del 28 dicembre 2018-1)?
DoBemolleMaggiore
 
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Re: Manutenzione organi a canne

Messaggioda lorenzo » 09/02/2019, 11:35

La nuova normativa è troppo fresca per sapere se e come verrà applicata e c'è già qualcuno che chiede che venga modificata.
Sembra inoltre che l'elenco verrà aggiornato per far rientrare un maggior numero di soggetti.
Bisogna quindi attendere.
In ogni caso, la situazione non è così disastrosa come la presenta l'utente "Do bemolle maggiore", ma certamente soffriamo per una situazione di generale impreparazione da parte un po' di tutti: la Chiesa, la CEI, i Parroci, i Consigli per gli affari economici e, purtroppo, anche gli organisti stessi.
Dove decidono persone impreparate, i lavori non possono che essere fatti male e si aprono grandi spazi per i furbacchioni.
In teoria dovrebbero essere le Commissioni Musica Sacra le prime ad occuparsi di questi aspetti e così avviene di norma negli altri paesi europei e nell'America del nord (solo in qualche rarissimo caso anche in Italia).
A questo riguardo,però, è meglio stendere un velo pietoso per non perderci nelle solite polemiche che ci avvelenano l'animo e, almeno sino ad oggi, non hanno mai portato a nulla.
... Se avessimo il buon senso di riunirci finalmente tutti assieme in un'associazione di categoria veramente rappresentativa, probabilmente avremmo un altro peso... ma anche questo è un discorso su cui forse è meglio sorvolare...
lorenzo
 
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Re: Manutenzione organi a canne

Messaggioda Michele Ginanneschi » 09/02/2019, 13:22

Ma, in pratica, con questa normativa neppure l'organista potrà fare la piccola manutenzione, tipo quella da me sopra descritta?
Michele Ginanneschi
 
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Re: Manutenzione organi a canne

Messaggioda lorenzo » 18/02/2019, 19:47

Cosa significa "piccola manutenzione"?
Se si tratta di regolare la meccanica, rimettere a posto un ventilabro uscito dalla sede o tirare qualche molla, certo che si può fare da soli senza chiedere autorizzazioni.
Non parliamo poi dell'accordatura delle ance che non è "manutenzione", ma appunto regolazione.
Se, invece, si parla di interventi più approfonditi che importano delle opere strutturali (apertura somieri, incollatura pelli, interventi di intonazione o accordatura canne labiali, ...) allora bisogna essere molto più cauti perché, almeno a rigore di norma, servono sia un organaro restauratore che le debite autorizzazioni.
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