47.a Stagione concertistica di Valvasone

Tu sei qui

da Domenica, 27 Settembre, 2020 - 17:00 a Domenica, 18 Ottobre, 2020 - 16:00
chiesa parrocchiale Duomo del SS. Corpo di Cristo
33098 Valvasone PN
Italia

con l'organo rinascimentale di Vincenzo Colombi

Organizzatore / Partners:
Associazione per i Concerti di musica antica di Valvasone; Regione Friuli Venezia Giulia Fondazione Friuli; Circolo Culturale Erasmo di Valvason


Comunicato a cura dell'Associazione dei Concerti di Musica Antica di VALVASONE:


Gentili amici e sostenitori, 

la 47^ Stagione di musica antica di Valvasone, dopo il rinvio di maggio 2020, propone quattro appuntamenti: il 27 settembre alle ore 17 e i giorni 4, 11 e 18 ottobre alle ore 16.

Il prezioso organo rinascimentale di Vincenzo Colombi https://www.organieorganisti.it/organo/colombi-1533-valvasone del Duomo del Santissimo Corpo di Cristo sarà abbinato a voci ed altri strumenti ma anche alla proiezione di immagini pittoriche che saranno commentate da un importante storico dell'arte; al momento sono state fissati i programmi delle prime tre date mentre l'ultima è in fase di definizione, a causa delle ben note problematiche legate all'emergenza Covid19 e le difficoltà di movimento fra gli Stati abbiamo infatti dovuto cambiare il programma già fissato. 

 

Questo quanto vi proporremo: 
 

Domenica 27 settembre 2020 ore 17  Un’età d’oro: van Eyck e la musica fiamminga
La Fonte Musica, voci e strumenti
Giovanni Carlo Federico Villa, storico dell’arte (Università di Bergamo)
proiezione e commento di dipinti fiamminghi

 

Domenica 4 ottobre 2020 ore 16 
Jonathan Pia, tromba naturale
Luca SCANDALI, organo

 

Domenica 11 ottobre 2020 ore 16: Dalle antiche intavolature dell’Europa centrale
Krzysztof URBANIAK, organo

 

Domenica 18 ottobre 2020 ore 16
organista Roberto LOREGGIAN

 

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L'ingresso sarà libero ma con prenotazione, vi preghiamo quindi di farlo attraverso il ns sito -a partire dal 1 settembre p.v. cliccando questo collegamento sarà sufficiente compilare il modulo che si aprirà e successivamente riceverete conferma della prenotazione. Il numero dei posti è limitato, potremmo eventualmente, nel caso di disdette (alla mail indicata nel modulo), richiamarvi qualora vi fosse disponibilità ulteriore. Vi possiamo sin d'ora informare che il primo concerto sarà registrato e successivamente reso disponibile, in differita, attraverso i canali social. Domenica 27 settembre 2020 ore 17 I colori della musica Un’età d’oro: van Eyck e la musica fiamminga La Fonte Musica voci e strumenti Giovanni Carlo Federico Villa storico dell’arte, università di Bergamo, proiezione e commento di dipinti fiamminghi Domenica 4 ottobre 2020 ore 16 Solennità e sfarzo nella musica per tromba e organo Jonathan Pia tromba naturale Luca Scandali organo Domenica 11 ottobre 2020 ore 16 Dalle antiche intavolature dell’Europa orientale: Sub sole Sarmatiae Krzysztof Urbaniak organo Domenica 18 ottobre 2020 ore 16 I colori della musica Venezia trionfante: tasti e cromie dei Gabrieli e di Tintoretto Roberto Loreggian organo e clavicembalo Giovanni Carlo Federico Villa storico dell’arte, università di Bergamo, proiezione e commento di dipinti di Tintoretto.


Alla luce delle predisposizioni attuali i posti disponibili in Duomo sono solo 90: la prenotazione dei biglietti si rende quindi necessaria, anche per non creare file ed attese, quanto prima vi comunicheremo la data a partire dal quale sarà possibile l'assegnazione dei posti che saranno numerati.

Vi preghiamo quindi di seguire le nostre comunicazioni via mail ed anche la pagina Facebook per gli aggiornamenti.

Stiamo valutando se utilizzare, in streaming, il canale YouTube o Facebook per la trasmissione dei concerti.

Grazie per l'attenzione, [...].

Cordiali saluti.

 

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Guida all'ascolto del primo concerto del 27 settembre 2020
 

Un’età d’oro: van Eyck e la musica fiamminga
 

La musica fiamminga
 

L'Europa del tardo Medioevo o del primo Rinascimento (dipende da quale lato delle Alpi si guarda) non è un posto tranquillo. Uomini e merci viaggiano molto attraverso il continente. I musicisti non fanno eccezione. A volte viaggiano persino con libri di musica, ad esempio, la storia del cosiddetto Lucca Choirbook, è paradigmatica di questo mondo cosmopolita. Ha viaggiato da Bruges a Lucca in Italia insieme a John Hothby, un musicista e astronomo inglese, e questo viaggio è fortemente legato alla dinastia di mercanti Arnolfini dipinta da Jan Van Eyck nel famoso ritratto di coppia Arnolfini.
“Oltremontani” era nome che gli italiani davano ai compositori franco-fiamminghi provenienti dal nord delle Alpi1. I più importanti della prima metà del tempo di Jan van Eyck sono Johannes Ciconia (1370 c.-1411) e Guillaume Dufay (1397 c. -1474). Il nostro programma segue le loro tracce in Italia, dai mottetti padovani e veneziani di Ciconia ai mottetti monumentali che Dufay scrisse durante il suo soggiorno a Firenze e Bologna. Molto del repertorio profano di Ciconia è tramandato da un altro codice conservato a Lucca, da cui trarremo Le Ray au Soleyl.

 

Ma ascolteremo anche la musica di un altro grande fiammingo che in Italia non venne mai, di una ventina d’anni più giovane di Van Eyck: Johannes Ockeghem (1410-1497). La sua meravigliosa Mors tu as navré è una lamentazione in morte di Binchois. In Hydraulis di Busnoys (1430-1492) è invece una celebrazione della musica, dell’organo e della scuola fiamminga. Si tratta infatti di un testo molto complesso, probabilmente opera di Busnoys stesso, che narra le origine della musica dagli organi idraulici di Pitagora per arrivare a Ockeghem. Nel testo del mottetto Ockeghem è cantato come colui che ha sperimentato e compreso meglio di ogni altro l’essenza della musica e l’ha trasmessa al suo “allievo” Busnoys che gliene rende merito con questa composizione straordinaria.  
 

La raffinatezza, l’amore per il dettaglio inserito in grandi architetture polifoniche, il gusto del gioco, dell’enigma e la dolcezza delle nuove “armonie” tipiche dello stile dei primi compositori fiamminghi dialogano e si reflettono in modo naturale nella pittura di Van Eyck. Ut pictura musica dicevano gli antichi. E il grande Leonardo, una cinquantina di anni più tardi, scriverà, praticandola, della somiglianza tra musica e pittura in questi termini: “La pittura è la figurazione delle cose corporee, la musica è la figurazione delle cose invisibili”. - Michele Pasotti (La Fonte Musica)