Parallelamente agli studi umanistici, completati con il conseguimento della laurea in legge, ha seguito, sotto la guida del M° don Antonio Demonte, quelli musicali conseguendo il diploma in organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Torino. Ha frequentato i corsi dell’Accademia di musica italiana per organo di Pistoia tenuti da Luigi Ferdinando Tagliavini e seguito stages e master class con Gaston Litaize, Liuwe Tamminga, Lionel Rogg, Sophie-Véronique Cauchefer-Choplin. Tiene concerti, in Italia ed all’estero, esibendosi anche con formazioni corali quali il Coro dell’Università di Torino ed il Coro Cantus Ecclesiae, specializzato nel repertorio gregoriano. Con quest’ultima formazione propone ormai da anni l’esecuzione in concerto di Inni, Magnificat e Messe di Autori del periodo barocco nella forma dell’alternatim, forma questa originariamente prevista per tali composizioni. Partecipa attivamente all’organizzazione e alla realizzazione di manifestazioni organistiche finalizzate alla diffusione della conoscenza ed alla valorizzazione del patrimonio organario italiano. Ha contribuito, con l’esecuzione di pagine organistiche, alla registrazione della colonna sonora di un documentario sull’architettura religiosa medievale. Ha inciso diversi CD che propongono autori e scuole organistiche che spaziano dal primo barocco alla musica contemporanea. È stato, per oltre vent’anni, organista del Santuario torinese di Nostra Signora del suffragio ed è attualmente titolare dello storico organo (Collino del 1887) della Chiesa dell’Arciconfraternita della Misericordia, sempre di Torino, ove, oltre a prestare i servizi musicali legati alla liturgia (che costì adotta i canoni preconciliari), tiene abitualmente concerti, conferenze in materia musicale e conversazioni-concerto. Si dedica alla composizione ed all’insegnamento privato. [dicembre 2018]
Residenza:
Torino (TO)
Curriculum breve:
Organista presso:
Arciconfraternita della Misericordia di Torino
Presso la Chiesa della Confraternita della Misericordia di Torino la Liturgia Eucaristica adotta i canoni preconciliari con celebrazione in lingua latina. L'ordinario viene sempre cantato con l'impiego dei relativi brani del repertorio gregoriano (che, per supportare l'Assemblea, accompagno con l'organo - anche se questa prassi non è 'flilologicamente' la più corretta - utilizzando un'armonizzazione coerente con la modalità del gregoriano). Prima dell'inizio della celebrazione, all'offertorio, durante la comunione ed al termine della messa suona solo l'organo. Per evitare di dover 'dilatare' o interrompere l'esecuzione di brani 'scritti' (in relazione alla maggiore o minore durata dei momenti liturgici) sono solito improvvisare avendo ovviamente particolare attenzione allo specifico momento liturgico che l'organo deve commentare.