Agostino DONINI nacque il 22 apr. 1874 a Verolanuova (Brescia) [...]
[...] al conservatorio di Milano [...] fu allievo di Luigi Mapelli [...] e di Vincenzo Ferroni [...]. Diplomatosi nel 1900, [...] nel 1902 fu nominato vicedirettore e organista della cappella della Santa Casa di Loreto, diretta a quel tempo da Giovanni Tebaldini. [...]
Nel 1909 si trasferì a Bergamo dove successe a Guglielmo Mattioli nella cappella di S. Maria Maggiore, insegnando contemporaneamente all'istituto musicale "Gaetano Donizetti". Per alcuni anni, inoltre, collaborò con l'editore Vincenzo Carrara come direttore tecnico del periodico «L'Organista italiano».
[...] Nel 1932 l'insorgere di una grave malattia e l'improvvisa morte di due dei suoi quattro figli lo indussero a ritirarsi a Verolanuova, ove morì l'8 febbr. 1937.
Della rilevante produzione del D., dedicata quasi totalmente alla musica liturgica, in buona parte tuttora inedita, ricordiamo soprattutto la Messa solenne in onore di s. Agostino per quattro voci dispari e organo (Milano 1908); la Messa "Tu es sacerdos" per tre voci maschili e organo (Bergamo 1928); [...].
Lasciò inoltre vari mottetti, introiti, graduali, inni, laudi, salmi, cantate (fra cui I fuochi di Loreto per soli, coro a quattro voci dispari, pianoforte e armonium su parole di A. Aleardi); [...].
Il D. ha, nella storia della musica sacra, una importanza forse non ancora completamente riconosciuta, e va posto sicuramente accanto a Lorenzo Perosi nell'ambito dell'opera di riforma della musica sacra realizzata dal movimento ceciliano. [...].
Se molte composizioni dell'epoca ceciliana rivelano un asservimento poco vitale a moduli e norme stabilite, e una scarsa originalità dovuta spesso a imitazione del modello perosiano, caratteristica preminente dell'intera opera del D. è proprio la profonda originalità: i temi della riforma sono rivissuti alla luce di un'ispirazione intensa e assolutamente personale anche se non priva di riferimenti e assimilazioni di esperienze musicali ottocentesche (soprattutto del Verdi delle ultime opere e della Messa da requiem). [...]. [testo a cura di Alessandra Campana nel «Dizionario Biografico degli Italiani», Treccani 1992]