Scoperto un nuovo pezzo per organo di Bach

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Autore: Klaus Fischer giornalista "Berliner Tageblatt"

Sezione Cronaca

Sarà pubblicato a luglio 2021 in Germania

Si tratta della versione integrale del corale "O Traurigkeit, o Herzeleid", BWV Anh. 200

73347 Mühlhausen
Germania

 

In occasione genetliaco "gregoriano" di

 

JOHANN SEBASTIAN BACH

(31 marzo 1685 - 28 luglio 1750)

 

approfittiamo per segnalare che è venuto recentemente alla luce, presso l'archivio parrocchiale della Divi-Blasii-Kirche di Mühlhausen, il manoscritto autografo di un corale composto da Bach poco dopo il matrimonio con la cugina di secondo grado Maria Barbara.

 

Il manoscritto, consistente in un unico foglio datato 31 ottobre 1707 e firmato "Gio. Bast. Bach org. Molhusino",

era stato utilizzato nientemeno che come carta di riciclo per ricoprire un quadernetto di memorie della primogenita del compositore Catharina Dorothea (1708-1774), maldestra operazione sicuramente non dovuta a quest'ultima, che eccelleva come cantante e che spesso aiutava l'illustre padre nel lavoro. Tra parentesi, dette memorie, che hanno rivelato curiosi risvolti della vita familiare del compositore,

sono attualmente oggetto di studio da parte di un gruppo di musicologi dello Johann-Sebastian-Bach-Institut di Göttingen.

 

La composizione, della quale prima d'oggi si conosceva solo l'incipit ("O Traurigkeit, o Herzeleid", BWV Anh. 200), sarà pubblicata il prossimo 28 luglio (anniversario della morte di Bach) in esclusiva mondiale per i tipi di Dornheimer Musikherausgeber in copia anastatica.

 

Per prenotarne fin d'ora un esemplare a prezzo di favore (euro 11, spese postali incluse, riservato dall'editore esclusivamente agli utenti iscritti al presente sito!), scrivere tramite il nostro modulo-contatti (data la nitidissima decifrazione del manoscritto, compilato dal giovane Bach con la sua consueta perizia calligrafica, nonché il prezzo di listino previsto - euro 80 spese postali escluse - consigliamo di non lasciarvelo sfuggire!).

 

Nel frattempo eccovene una versione registrata giusto il 21 marzo scorso, all'organo "Silbermann" (1721) della Georgenkirche di Rötha, dal musicologo e organista trapanese Brenno Genco, da anni residente in Germania e membro del comitato esecutivo del Bach Institut di Eisenach: per ascoltare l'audio-anteprima, cliccare QUI.

 

 

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