Bando di concorso per un dottorato di ricerca sull'Ottocento organistico italiano

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Sezione Documenti

Promosso dal Conservatorio di Mantova

Per promuovere indagini archivistiche finalizzate ad una corretta esecuzione interpretativa

Conservatorio "Lucio Campiani"
Mantova
Italia

 

[L'organo "Fratelli Lingiardi" op. 145 (1865) della chiesa parrocchiale arcipretale dello Spirito Santo in Croce Santo Spirito presso Cremona]

 

 

 

Borsa di studio PNRR ex DM 630/2024 (per dottorati innovativi accreditati ex DM 470/2024, XL ciclo)


"L'OTTOCENTO ORGANISTICO ITALIANO. Indagini archivistiche finalizzate ad una corretta esecuzione interpretativa"

 

 

Borsa del Conservatorio di Mantova, finanziata dall’Unione Europea – NextGenerationEU a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Missione 4: “Istruzione e Ricerca”, Componente 2: “Dalla Ricerca all’Impresa” – Investimento 3.3: “Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese” (DM 630/2024)

 

L’OTTOCENTO ORGANISTICO ITALIANO. INDAGINI ARCHIVISTICHE FINALIZZATE ALL’INTERPRETAZIONE ESECUTIVA 

 

Il presente tema di ricerca vuole essere un contributo alla conoscenza della trattatistica italiana nell’Ottocento, assieme ad un regesto dei periodici del tempo, in un momento assai ricco di attività, iniziative e realizzazioni concrete, purtroppo non ancora sostenuto da indagini archivistiche capillari e sistematiche. 

 

L’Ottocento organistico italiano è caratterizzato da grande cambiamenti musicali, testimoniati dagli organi costruiti in questo lungo e frastagliato periodo storico.
 

L’interdipendenza tra la letteratura organistica e le differenti tipologie di strumenti destinati ad eseguirla riflette gli accesi dibattiti indirizzati verso la reazione all’imperante predominio del
melodramma. 

 

Sulla scia dei tanti movimenti culturali e artistici attivi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, il Movimento Ceciliano giocò un ruolo importantissimo. I “centri” di questo Movimento furono principalmente Germania, Francia e Italia. Scopo del Cecilianesimo era il recupero della solida tradizione della polifonia e del canto gregoriano, da troppo tempo assenti nella liturgia in favore di arie d’opera e di musiche di chiara derivazione operistica. 

 

In questo periodo, infatti, oltre all’eliminazione dei registri bandistici ed orchestrali (detti ‘da concerto’), viene ideato negli organi un nuovo sistema di trasmissione in sostituzione di quello

meccanico tradizionale, la trasmissione pneumatico-tubolare. Grazie anche a quest’ultima, evolutasi poi in trasmissione elettrica, l’organo si rinnova, si ammoderna, tiene conto del passato
e degli insegnamenti degli antichi per proiettarsi verso il futuro. 

 

Alcune tematiche di ricerca potranno riguardare l’interpretazione della musica organistica italiana ottocentesca in rapporto alla trattatistica dell’epoca; ricerche d’archivio di trattati inediti o di documenti che facciano riferimento alla prassi esecutiva, alla tecnica, ai repertori e alle tipologie degli organi costruiti in Italia nel XIX secolo. 

 

La tesi di Dottorato inerente a questo tipo di soggetto sarà finalizzata in primis alla riscoperta di documenti corredati da relativo apparato critico volto ad approfondire le argomentazioni trattate in relazione al contesto musicale europeo, o ad un resoconto storico al quale seguirà una realizzazione discografica che mostri l’applicazione di tali ‘norme’ in una scelta di brani di più compositori dell’epoca.
 

REQUISITI DI AMMISSIONE
Possono partecipare alla selezione per il Dottorato di ricerca in Musica, Design, Arte, Territori,
senza limitazioni di età e di cittadinanza, coloro che alla data di scadenza del bando siano in
possesso di almeno uno dei seguenti titoli di studio: 

 

a) Diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni facenti parte del comparto

AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale);
b) Diploma AFAM dell’ordinamento previgente (vecchio ordinamento), se posseduto insieme
al Diploma di maturità;
c) Laurea universitaria magistrale o specialistica (ordinamento DM 509/99 o DM 270/2004);
d) Laurea universitaria dell’ordinamento previgente (ante DM 509/99 c.d. vecchio
ordinamento);
e) Analogo titolo conseguito all’estero, riconosciuto equivalente ai suddetti titoli accademici di
secondo livello ai soli fini della partecipazione al concorso per l’ammissione al Dottorato.

 

È ammissibile anche la partecipazione al concorso di studenti ancora iscritti al Corso di Diploma
accademico di II livello AFAM o a un Corso di Laurea specialistica a cui manchi solo la tesi finale
o la prova finale del diploma accademico. Si rinvia a quanto ascritto all’art. 7.2 del presente bando.

 

L’idoneità del titolo estero viene valutata dalla Commissione giudicatrice ai soli fini
dell’espletamento delle prove, fatte salve le successive verifiche di competenza
dell’Amministrazione nel rispetto della normativa vigente in materia in Italia e nel Paese dove è
stato rilasciato il titolo stesso e dei trattati o accordi internazionali in materia di riconoscimento di
titoli per il proseguimento degli studi.

 

In fase di presentazione della domanda di ammissione al Dottorato di ricerca, il candidato
autodichiara il possesso del titolo di studio richiesto di cui al presente articolo, ai sensi dell’art. 46 e
47 della Legge 445/2000.

La domanda di ammissione alla selezione deve essere presentata online, inderogabilmente entro le ore 12.00 (CEST) del 26 agosto 2024.


 

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QUI IN CALCE GLI UTENTI ISCRITTI AL PRESENTE SITO
POTRANNO SCARICARE IL BANDO UFFICIALE DEL CONCORSO

(per ulteriori richieste, utilizzare il modulo-contatti del presente sito)

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