[Paolo Bottini all'organo "Carlo Rossi" (1729) della chiesa di S. Giovanni Battista in Campinola di Tramonti (SA)]
Borsa dell'importo di 48.729 euro per finanziare un progetto di ricerca di alto profilo, nell'ambito di un dottorato, avente come oggetto "Gli strumenti, i costruttori e la musica per organo nel Meridione d’Italia dal XV al XIX secolo"
IL CONSERVATORIO DI COSENZA È CAPOFILA
DEL DOTTORATO AFAM
IN PRATICHE, SCIENZE E TECNOLOGIE DEL PATRIMONIO MUSICALE MATERIALE E IMMATERIALE
Tra le prime istituzioni musicali italiane a essersi ufficialmente accreditata come sede accademica del Dottorato AFAM in Pratiche, scienze e tecnologie del patrimonio musicale materiale e immateriale (40° Ciclo), il CONSERVATORIO DI COSENZA è capofila insieme al Conservatorio di Vibo Valentia, al Conservatorio di Reggio Calabria, al Conservatorio di Ribera e, per i dottorati cosiddetti “industriali e innovativi”, con il MUSEO DEI BRETTII E DEGLI ENOTRI DI COSENZA E L’ORCHESTRA SINFONICA BRUTIA.
SARANNO DISPONIBILI NOVE (n. 9) BORSE DI STUDIO SUI SEGUENTI TEMI
Prassi e Tecniche Performative delle Arti Musicali:
1.-2. Teatro d’Opera in Calabria e Sicilia
3. Studia musicorum et conservatio
4. Gli strumenti, i costruttori e la musica per organo nel meridione d’Italia dal XV al XIX secolo
5. La ricezione della performance musicale di ambito sacro italiano tra Ottocento e Novecento
Innovazione sonora e sperimentazione musicale:
6.-7. Opera soundcraft
8. VST Libraries of Calabrian Musical Heritage
9. AI in Soundtrack Creation and Immersive Soundscapes
Un progetto di ricerca sarà finanziato attraverso una specifica borsa di studio, mirata all'approfondimento delle pratiche organistiche e delle tecniche costruttive legate all'organo nel Meridione d’Italia, dal XV al XIX secolo.
Il progetto si inserisce nell'ambito del curriculum "Prassi e Tecniche Performative delle Arti Musicali" e si propone di analizzare in modo esaustivo le scuole organistiche del Sud Italia, con un particolare focus sulla scuola napoletana. Attraverso un approccio multidisciplinare, la ricerca intende offrire contributi innovativi e originali alla comprensione delle dinamiche artistiche e culturali che hanno caratterizzato la pratica organistica e la costruzione degli strumenti in questo contesto storico.
Di seguito si illustrano le linee guida e gli obiettivi del progetto, con un'attenzione particolare agli aspetti teorici, analitici e pratici che comporranno il risultato finale della ricerca. Il risultato finale della ricerca per il dottorato in “Prassi e Tecniche Performative delle Arti Musicali” si concretizzerà in una tesi che offrirà un contributo originale e significativo agli studi musicali, con un focus specifico sulle scuole organistiche e organarie del sud Italia.
Questo percorso di studio approfondito e multidisciplinare dovrà includere sia una solida componente analitica e teorica che un’accurata componente pratica e performativa.
La tesi dovrà esaminare in dettaglio le opere dei compositori per organo del meridione d’Italia, con particolare riguardo al ricchissimo patrimonio calabrese e siciliano, analizzando i manoscritti e le edizioni storiche conservate nelle biblioteche e negli archivi.
È fondamentale comprendere il contesto storico e culturale in cui operavano i compositori e i costruttori di organi del sud Italia, esplorando le dinamiche artistiche e le influenze che hanno caratterizzato questo periodo.
L’analisi dovrà focalizzarsi sulle strutture musicali e sulle tecniche compositive utilizzate nella musica per organo, evidenziando le specificità della scuola napoletana e il suo impatto sull’evoluzione del repertorio organistico.
Oltre all’analisi teorica, la tesi dovrà includere una componente pratica significativa. Questo potrebbe comportare la ricostruzione delle prassi esecutive basate su studi filologici e storici, la preparazione di esecuzioni storicamente informate di opere della scuola organistica napoletana, e la documentazione delle performance realizzate come parte della ricerca. Le registrazioni audio o video delle esecuzioni e l’indagine sulle tecniche interpretative e sugli strumenti utilizzati dai costruttori napoletani saranno elementi essenziali della componente pratica.
Il contributo della tesi deve essere innovativo e arricchire la comprensione delle diverse scuole organistiche del sud Italia, anche in relazione con la tradizione napoletana, attraverso nuove interpretazioni, metodologie o scoperte. È importante che la ricerca integri diverse discipline, come la storia, la teoria della musica, la filologia e la pratica esecutiva, per offrire una visione completa emultidimensionale del tema studiato. Inoltre, la tesi dovrebbe avere il potenziale di influenzare ulteriori ricerche e studi nel campo, aprendo nuove strade di indagine e discussione.
La tesi finale dovrà essere strutturata in modo chiaro e rigoroso, comprendendo un’introduzione che presenti il tema, gli obiettivi della ricerca e la metodologia adottata. Dovrà seguire una revisione critica della letteratura esistente, una descrizione dettagliata delle metodologie utilizzate e un’analisi dei dati raccolti. La discussione interpreterà i risultati con riferimento alle domande di ricerca iniziali e alla letteratura esistente, mentre le conclusioni sintetizzeranno i contributi della ricerca, le implicazioni e i suggerimenti per future indagini.
Infine, la tesi includerà appendici con materiali supplementari, come trascrizioni di manoscritti e registrazioni di performance. In sintesi, il risultato atteso è una tesi che unisce analisi teorica, ricerca filologica e pratica esecutiva, offrendo un contributo innovativo e interdisciplinare agli studi musicali. Questa ricerca deve dimostrare competenza, originalità e rigore accademico.
La borsa di studio ha un importo annuo lordo pari a € 16.243,00 e viene erogata mensilmente, con pagamento effettuato non prima del venticinquesimo giorno del mese.
I candidati devono possedere un diploma di laurea specialistica o magistrale o un titolo equivalente conseguito all’estero e riconosciuto idoneo dalla Commissione giudicatrice.
La domanda di ammissione deve essere presentata online entro le ore 12.00 (CEST) del 29 agosto 2024.
La domanda di ammissione deve essere presentata online tramite la piattaforma ESSE3 all’indirizzo https://conscs.esse3.cineca.it
Le prove di ammissione includono una valutazione dei titoli e un colloquio orale. Non vi è obbligo di frequenza settimanale. Tuttavia, sono previste attività seminariali, workshop e altre attività formative che richiedono la partecipazione attiva degli studenti. Inoltre, i dottorandi possono essere coinvolti in attività di tutorato e didattica integrativa.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’UFFICIO DOTTORATI DEL CONSERVATORIO DI COSENZA all’indirizzo: dottoratiCHIOCCIOLAconservatoriocosenza.it
Le date, le modalità e i criteri di valutazione delle prove sono indicati nella
SCHEDA DEL DOTTORATO e pubblicati sul sito del Conservatorio di Cosenza
https://www.conservatoriocosenza.it/dottorati-di-ricerca
Nell’apposita area si potranno consultare i seguenti documenti:
- Bando 2024/2025
conservatoriocosenza.it/wp-content/uploads/2024/07/11583-2024-Bando-Dottorato-40-ciclo.pdf
- Scheda corso di Dottorato 2024/2025
- Guida alla presentazione delle candidature
- Bando di concorso pubblico per l’ammissione al corso di dottorato di interesse nazionale Artistic Research on Musical Heritage
Il Conservatorio di Musica di Cosenza è inoltre associato con il Conservatorio di Musica di Castelfranco Veneto per la realizzazione del Dottorato di Interesse Nazionale (DIN) Artistic Research on Musical Heritage (ARMH).
Conservatorio Statale di Musica
“Stanislao Giacomantonio" di Cosenza
Istituto Superiore di Studi Musicali
Via Portapiana, snc - 87100 Cosenza
tel. +39. 0984/76627 - 709024 fax +39. 0984/29224