Maria Cecilia Farina in concerto

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Domenica, 22 Ottobre, 2017 - 21:00
chiesa S. Maria degli Angeli
27029 Vigevano PV
Italia

all'organo “Rondini” (1678) / “Serassi” (1832) nell'originale programma "Domenico Scarlatti e la Spagna

Sezione Concerti

Interpreti: Maria Cecilia Farina



Vigevano (PV), chiesa di S. Maria degli Angeli
 

22 ottobre 2017, ore 21

organo “Rondini” (1678) / “Serassi” (1832)

Organista: Maria Cecilia FARINA
http://www.organieorganisti.it/maria-cecilia-farina

 

PROGRAMMA

 

"Domenico Scarlatti e la Spagna"

 

Anonimo spagnolo (XVII secolo) Obra de lleno de primero tono
Dalla Missa de Nuestra Señora: Kyrie, Christe, Kyrie (versetti alternati al canto gregoriano)
Obra de falsas cromaticas de primero tono

José Larrañaga (1728-1806)

Sonata de 5° tono

Domenico Scarlatti (1685-1757)

K. 208 in La magg.

P. Mateo Perez de Albeniz (1755-1831)

Sonata en Ré


Domenico Scarlatti (1685-1757)

Sonate :

K.52 in re min.
K. 287 e 288 in Re magg.
K.391 in Sol magg. (Minuet Allegro)
K 415 in Re magg. (Pastorale Allegro)
K. 92 in re min.

Il programma mette il rilievo lo strettissimo legame tra la musica iberica e le Sonate di Domenico Scarlatti, genio barocco della musica tastieristica. Il grande compositore e clavicembalista napoletano, appartenente ad una famiglia di musicisti illustri, nacque nel 1685 come Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel. Dopo gli anni di studio e di attività in Italia, si trasferì in Portogallo e poi in Spagna, al seguito della sua più illustre allieva, l’Infanta Maria Barbara delle Asturie. La tradizione musicale iberica, sia colta che popolare, colpì Domenico Scarlatti al punto di incidere una profonda traccia sulle sue Sonate (più di cinquecento), alcune delle quali sono espressamente destinate all’organo. A sua volta, la musica di Scarlatti lasciò un’eredità significativa sull’opera di molti musicisti iberici che ne subirono la fascinazione e ne imitarono gli stilemi.
A sottolineare questo legame, nel programma del concerto le Sonate di Scarlatti sono dunque accostate a brani spagnoli. Accanto all’Anonimo autore secentesco della Obra de lleno de primero tono, una solenne ed ampia composizione tripartita che possiamo immaginare in apertura o in conclusione di una celebrazione liturgica, figurano due musicisti poco conosciuti: José Larranaga, monaco francescano nato nel 1728 ad Azkoitia, nei Paesi Baschi, e Padre Mateo Antonio Perez de Albeniz, sacerdote e maestro di cappella a San Sebastian e a Logroño, nel Nord della Spagna. La Sonata en Ré di Padre Perez rivela chiaramente l’influenza della matrice scarlattiana, nella sua allure danzante, vivificata da elementi melodici popolari, mentre la Sonata di Josè Larrañaga presenta già caratteri preclassici, in una scrittura quasi orchestrale. (Note a cura di Maria Cecilia Farina)