Concerto per organo e orchestra con Andrea Macinanti

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Sabato, 17 Novembre, 2018 - 16:00
auditorium Conservatorio "Giovanni Battista Martini"
Piazza Rossini
Bologna BO
Italia

All'organo "Tamburini" del Conservatorio di Bologna

Sezione Concerti

Organizzatore / Partners:
Associazione Organi Antichi, Bologna

 

 

Bologna

 

Sala "Bossi" del Conservatorio Statale di Musica "Martini"

 
SABATO 17 NOVEMBRE 2018 ore 16,00

 

nell'ambito della XXX. rassegna
"ORGANI ANTICHI, un patrimonio da ascoltare"
dir. art. Andrea Macinanti
www.organiantichi.info


ORGANISTA: ANDREA MACINANTI - https://www.organieorganisti.it/andrea-macinanti
PIANISTA: ILARIA TRAMANNONI
VIOLINISTA: VINCENZO DE FELICE
ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO G.B.MARTINI DI BOLOGNA
DIRETTORE: VINCENZO DE FELICE

PROGRAMMA


Johann Sebastian Bach
(1685-1750)
www.johannsebastianbach.eu
Toccata e Fuga in Fa maggiore BWV 540

Charles Gounod
(1818-1893)
www.avemariagounod.info
Hymne à Sainte-Cécile, per violino, pianoforte e organo [1865]

Ernst Bloch
(1885-1977)
Concerto grosso n. 1 per archi e pianoforte obbligato [1925]

Marco Enrico Bossi
(1861-1925)
Concerto in la minore op. 100 per orgnao, orchestra d'archi, quattro corni e timpani [1900]



L'Orchestra del Conservatorio "Martini" di Bologna ebbe origine ai tempi di Gioachino Rossini, che in veste di "consulente" del Liceo Filarmonico – di cui era il fondatore e il direttore – pare aver diretto i giovani strumentisti dell'istituto anche in qualche Sinfonia di Beethoven. Successivamente molti illustri direttori si sono avvicendati sul podio tra cui Giuseppe Martucci, Marco Enrico Bossi e Ferruccio Busoni e – più recentemente – Roberto Abbado. Importante la collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna e con il Teatro Auditorium Manzoni di Bologna, istituzioni culturali cittadine che hanno accolto più volte le esibizioni dell'Orchestra. L'Orchestra del "Martini" è oggi una realtà ove convivono le giovani leve di strumentisti e i loro docenti, spesso compagni di leggio nell'esecuzione di capolavori di un passato che è sempre presente, e di musiche sgorgate dall'ingegno degli allievi delle classi di composizione, espressione vivida delle avanguardie del nostro tempo.