Daniel Chorzempa

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La carriera internazionale di Daniel Chorzempa (Minneapolis, 7 dicembre 1944 - Firenze, 25 marzo 2023) è cominciata in Inghilterra con un concerto, dedicato all'opera pianistica di Beethoven, per il quale Felix Aprahamian scriveva nel "Sunday Times" di Londra:

"Non è prudente usare con leggerezza o in modo ingiustificato l'epiteto di "grande". Per più di venti anni su queste colonne i miei superlativi si sono fermati assai prima, ma oggi uso l'aggettivo "grande" senza incertezza per definire la musicalità di Daniel Chorzempa".

In qualità non solo di pianista, ma di organista, clavicembalista e direttore d'orchestra, Chorzempa ha raccolto successi in tutti i più importanti teatri e festivals d'Europa Occidentale e Orientale, in musica rinascimentale, barocca, romantica e moderna, affrontato con quella competenza filologica che lo distingue anche nella sua attività di teorico della musica. 

Daniel Chorzempa ha intrapreso gli studi musicali a quattro anni.

Dedicatosi al pianoforte e al violino dapprima e all'organo poi, ha in seguito studiato musicologia negli Stati Uniti presso l'Università del Minnesota e quindi composizione, direzione, pianoforte e cembalo in Germania.

In posseso di un repertorio spaziante dal Rinascimento alla musica contemporanea, è impegnato sia nelle vesti di organista sia in quelle di direttore, di pianista.

Titolare di numerose registrazioni radiotelevisive e discografiche, che gli sono valse premi e riconoscimenti discografici quali, tra gli altri, il Grand prix du Disque, il Deutschen Schallplattenpreis e il Premio Edison.

Per Bach, Chorzempa è stato premiato con il Deutschen Schallplatten Preis. Ha ricevuto la prima assegnazione del "Grand Prix du Disque" della Società Liszt di Budapest ed inoltre il Premio Edison per l'incisione
dei Concerti d'organo di Haendel con strumenti dell'epoca.

Regolarmente è invitato a tenere corsi di perfezionamento di livello internazionale di clavicembalo, organo e pianoforte, fra l’altro a Firenze, Stoccarda, Basilea, Salzburg e in Inghilterra.

È stato collaboratore dello Studío di Musica Elettronica di Colonia e suoi composizioni sono stati studiati in giornali e libri.

 

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DISCOGRAFIA di Daniel Chorzempa:

 

Franz LISZT: Orgelwerke (Praeludium und Fuge uber B.A.C.H. - Trauerode - Evocation à la Chapelle Sixtine - Tu es Petrus - Fantasie und Fuge uber "Ad nos, ad salutarem undam" - Variationen uber Bachs "Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen") - 2 LP PHILIPS 6747433

 

Georg F. HAENDEL: Concerti per organo e orchestra op. 4 (Concerto Amsterdam - direttore Jaap Schroder) - 2 CD PHILIPS 442 263-2

 

A ROMANTIC ORGAN EXTRAVAGANZA (R. Wagner-E.H. Lemare: Pilgrims' Chorus da Tannhauser, The Ride of the Valkyries da Die Walkure, Overture da I Maestri Cantori di Norimberga - J. Rheinberger: Cantilena da Sonata n. 11 in re minore op. 148 - E. Gigout: Grand choeur dialogué - L. Vierne: Scherzetto e Berceuse (da 24 pezzi in stile libero) - L. Boellmann: Suite gothique op. 25 - CD PHILIPS 438 309-2

 

Charles Marie WIDOR: Sinfonia n. 5 in fa minore op. 42 n. 1 - Sinfonia n. 10 op. 73 "Romana" - CD PHILIPS 410 054-2

 

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Incontrare il Maestro Chorzempa nelle stradine dietro Piazza della Signoria era una cosa piuttosto normale.

Lo vedevi camminare col naso all'insù, mentre guardava chissà quale dettaglio di chissà quale palazzo, e se lo salutavi si fermava e ricambiava sempre con estrema cordialità.

La prima volta che, preso il coraggio a due mani, decisi di incontrarlo, salii alla tribuna dell'organo della chiesa di San Firenze (dove per tanti anni, tutte le sante mattine, aveva preso l'abitudine andare a studiare), e lui mi accolse con un gran sorriso: "Studi organo?", "Si, Maestro", "Anch'io..." (!!!)

E, nonostante avessi il terrore di disturbarlo, mi fece restare lì con lui tutta la mattina.

Ho successivamente avuto la fortuna di passare un intero pomeriggio con lui nel lontano 1996, quando il comune amico Vincenzo Ninci ci invitò nel suo studio per un aprés-midi musicale. 

Una persona affascinante e nel contempo estremamente simpatica e alla mano.

Parlammo a lungo dell'esecuzione a memoria, nella quale era a dir poco fenomenale, dell'arte della registrazione nei grandi strumenti sinfonici e della sua visione dell'esecuzione organistica.

Ricordo che portai con me un suo CD da farmi autografare (Philips, inciso all'Accademia Militare di West Point), facendogli mille congratulazioni per la sfolgorante esecuzione della Cavalcata delle Valchirie di Wagner trascritta da Lemare.

"Ah, la Cavalcata! Pensa che l'ho studiata per la maggior parte in treno...." (!!)

Gli risposi che io, in treno, riuscivo, si e no, a fare la Settimana Enigmistica.

E lui sorridendo mi spiegò di come invece si poteva studiare "mentalmente" un brano e fissare molti automatismi anche senza essere davanti ad uno strumento, a tutto beneficio di un'esecuzione a memoria.

Uscii dallo studio di Vincenzo come ubriaco, felicissimo per aver conosciuto un grande della Musica e tremendamente sconfortato, pensando alla distanza abissale che, musicalmente parlando, mi divideva da lui.

Ma è uno degli incontri che mi porto dentro col maggiore affetto.

L'ultima volta l'ho incontrato all'inaugurazione dell'organo "Ghilardi" della chiesa di S. Carlo, ottobre 2020: andava infatti volentieri a sentire i concerti (per quanto rari) dei vari organisti fiorentini, mettendo in allarme ogni volta gli ignari esecutori che se lo ritrovavano seduto in navata, ma avendo per loro sempre sincere parole di incoraggiamento.

Grazie di tutto, Maestro Chorzempa!

Riccardo Torricelli (organista della Basilica di S. Lorenzo, Firenze)

 

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- testimonianza di Marco Fracassi su CremonaSera.it

- Daniel Chorzempa improvvisa su un clavicordo costruito da Michele Chiaramida