Emilio Traverso

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Emilio TRAVERSO (Genova, 23 gennaio 1951 - 23 aprile 2007), per quasi trent'anni docente al Conservatorio "N. Paganini" e organista titolare della Basilica dell'Immacolata della sua città natale, è stato una delle più eminenti figure del mondo musicale genovese, una delle personalità più attive nel campo della musica antica (in particolare in quella organistica), non solo per la sua intensa attività didattica e concertistica, svolta a livello europeo, ma anche per il suo costante impegno di ricercatore ed organizzatore.
Conseguiti il Diploma in organo e Composizione organistica (1978) e la Laurea in Chimica industriale (1976), si era dedicato completamente alla musica, perfezionandosi in organo presso importanti Accademie Musicali Europee sotto la guida di illustri docenti quali L.F. Tagliavini, M. Torrent, H. Vogel, P. Kee, M. Schneider, J. Langlais, X. Darasse. Inoltre aveva approfondito lo studio del Clavicembalo con G. Gentili Verona, K. Gilbert e S. Ross.
I suoi allievi lo ricordano per la serietà, l'ampiezza della sua preparazione e il personale gusto per un repertorio che non si limitasse alla frequentazione di compositori e brani già noti. In questa attività di ricerca è stato sempre affiancato dalla moglie Luisella Ginanni, anch'ella organista e docente nel medesimo Conservatorio, con la quale aveva formato uno stabile Duo noto in Italia e all'estero per concerti a quattro mani e a due organi, nonché per la loro proposta di composizioni originali di rara esecuzione, antiche e moderne, alle quali hanno dedicato buona parte della loro attività artistica.
Autore di studi musicologici, era presidente, fin dalla fondazione, dell'associazione musicale "Amici dell’organo" con la quale si era impegnato nella valorizzazione del patrimonio organario ligure. È stato organizzatore di manifestazioni organistiche di livello internazionale, come il Festival Organistico Europeo, unica manifestazione nel settore facente parte del calendario delle manifestazioni ufficiali attuate nel quadro di "Genova 04" capitale europea della cultura. A lui si devono la costruzione del nuovo organo del Conservatorio "N.Paganini" e innumerevoli restauri di strumenti storici, in gran parte appartenenti alla bottega organaria ligure Roccatagliata.
Nel 2006 aveva inciso, per la Tactus, un CD dedicato ai capolavori del '600 e '700 italiano, eseguito sul settecentesco organo "Alari" dell'abbazia di S. Matteo, del quale era organista onorario.

 

 

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RICORDO DI EMILIO TRAVERSO 

 

di Luigi Ferdinando Tagliavini

 

 

Scompare con Emilio Traverso un artista di talento a cui mi legava un’antica amicizia. Ancor prima del loro matrimonio, Emilio e Luisella Ginanni cominciarono a frequentare i miei corsi all’Accademia di Musica Italiana per Organo di Pistoia, rivelandomi subito le loro squisite doti musicali e umane. Credo di non avere mai conosciuto un così felice e armonioso connubio nella vita e nell’arte. Entrambi docenti al Conservatorio di Genova, entrambi dediti all’attività concertistica, erano veramente inseparabili, scoprendo e facendo scoprire a tutti noi un ricco repertorio di musica organistica a quattro mani e a due strumenti, repertorio ulteriormente arricchito, su loro stimolo, da compositori contemporanei. A loro si deve la fondazione a Genova dell’associazione “Amici dell’Organo”, il costante incoraggiamento alla diffusione della cultura organistica e organaria e alla valorizzazione degli organi storici della Liguria. È loro merito l’aver promosso il restauro del bell’Alari di S. Matteo in Genova, ove Emilio aveva le mansioni di organista onorario che affiancava a quelle di organista titolare dell’Immacolata.

Da tempo lottava con straordinario coraggio e con fede contro un male terribile. Lo incontrai a Genova due anni fa durante questa dura lotta, che sembrava proprio annunciarsi vittoriosa. Resta per me indimenticabile la serata conviviale allora trascorsa assieme, dopo quella musicale in S. Matteo, in compagnia della cara Luisella e delle figlie Laura ed Elisa. Tutti speravamo fiduciosi, una fiducia che veniva espressa nell’amichevole lettera augurale che Luisella ed Emilio m’inviarono all’inizio di quest’anno. Nell’affettuoso, commovente messaggio scrittomi da Luisella qualche giorno dopo la morte di Emilio, vi sono parole che voglio qui riportare: “Nessuno, neppure i medici, era pronto ad una fine così vicina e rapida. Una crisi cardiaca ha stroncato Emilio in dieci minuti: resta la consolazione che ha lavorato fino all'ultimo e che sicuramente gli sono state risparmiate future, atroci sofferenze. In questi anni Emilio ha avuto tantissima forza, entusiasmo ed una serenità che ha aiutato tutti coloro che lo hanno avvicinato”. La morte è sopraggiunta il 23 aprile scorso, creando un grande vuoto nel modo organistico e un’immensa tristezza in coloro che lo amavano e lo stimavano.