La 53a edizione del Festival Internazionale di Concerti per Organo include anche il primo decennio di vita del meraviglioso organo “Brondino Vegezzi-Bossi”, presente nella chiesa parrocchiale di Courmayeur. Questa particolare ricorrenza meritava di essere resa ancora più speciale con la presenza del più originale e trasgressivo organista della nostra epoca: Cameron Carpenter. Il concerto inaugurerà anche, giovedì 1 settembre, l’edizione del Festival che, nel corrente 2022, si svolgerà nel mese di settembre. Le novità non si fermano qui: due appuntamenti aostani saranno riservati a coloro che vogliono scoprire l’universo organistico e organario, seguendo la formula della visita guidata agli organi, il tutto esteso anche alla scoperta dell’arte racchiusa nelle chiese della Cattedrale e di Santa Croce in Aosta.
Il Festival include sedi importantissime tra le quali primeggia Antagnod, storica e raffinata meta, il cui organo “Vegezzi-Bossi” del 1912 risuona sempre con la sua grande personalità, grazie anche alla felice risonanza dell’ambiente che nobilita e valorizza gli impasti sonori. Con lo strumento di Saint-Vincent, in questa edizione valorizzato con tre concerti, viene man- tenuta la volontà di utilizzare organi di medio-grandi dimensioni, che permettono anche ad artisti stranieri di potersi esprimere in modo eccellente. Sarà presente anche il nostro organo italiano antico “Franzetti” del 1861, situato nella chiesa di Villeneuve, che si differenzia netta- mente dagli altri strumenti proposti in questa edizione, essendo ad un manuale solo e dalla voce soave e cristallina. L’organo della Cattedrale di Aosta, per quest’anno, sarà utilizzato in occasione della visita guidata di mercoledì 14 settembre.
Ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa edizione: l’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Beni culturali, maggior sostenitore, i comuni di Ayas, Saint-Vincent e Villeneuve, il CSC Courmayeur, l’associazione Orpheus e i parroci Mons. Fabio Brédy, Don Roberto Favre, Don Gregorio Mrowczynski, Don Ugo Reggiani, Don Lorenzo Sacchi.
Auguro a voi tutti una cascata di buone note che, elevandosi dalle canne degli organi, possano sempre allietare i vostri cuori.
Il Direttore artistico
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