[Guglielmo Mattioli in una foto risalente agli anni 1916/1918 ca.; fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia]
Guglielmo MATTIOLI nacque a Reggio nell’Emilia nel 1857 [...]. Iniziò lo studio del pianoforte [...] nel 1868 [...] ottenendo buoni risultati, che gli consentirono altresì di realizzare le prime prestazioni di organista in alcune chiese del circondario. Anche la composizione musicale lo attraeva; tuttavia, per diverso tempo non ebbe modo di apprenderne le nozioni basilari con uno studio regolare [...]. Nel 1878 [...], grazie al sussidio benefico «Ferrari Bonini», che gli permise di soggiornare a Bologna, poté finalmente acquisire una solida preparazione nella classe di contrappunto di A. Busi, nel liceo musicale, e affinare le sue conoscenze organarie visitando assiduamente la bottega di Adriano Verati. Frattanto, durante abituali rientri a Reggio, seguiva i lavori che il noto organaro vicentino Giovanni Battista De Lorenzi andava compiendo nella parrocchiale suburbana di Rivalta e nella basilica di S. Prospero, della quale il M. sarebbe diventato organista titolare. Nell’estate del 1881, conclusi gli studi a Bologna con il conseguimento (a pieni voti e con lode) del diploma di composizione e con l’aggregazione alla locale Accademia filarmonica, rientrò a Reggio, trascorrendovi in seguito un quindicennio di febbrile attività, ripartita tra l’insegnamento, la composizione e i collaudi d’organo. A partire dal 1882 fu docente di canto, composizione e pianoforte alla scuola civica di musica (di cui più tardi sarà direttore); [...]. Nel frattempo il M. volgeva specifica attenzione alla musica cultuale e organistica, appoggiando con pieno convincimento gli orientamenti del movimento ceciliano e ricavandone approvazione non solo dal clero reggiano [...], ma anche da importanti esponenti del mondo musicale e culturale italiano. A poco a poco, infatti, la sua rinomanza di didatta, compositore e organista aveva travalicato i confini municipali per conseguire eco nazionale e attirare una cerchia di brillanti allievi, quali Vincenzo Gianferrari, Costante Adolfo Bossi, il soprano Celestina Boninsegna e il giovane Ildebrando Pizzetti. [...] Nel 1890 il M. fu coinvolto in un’aspra polemica scaturita da alcune sue censure indirizzate all’organaro Antonio De Simoni Carrera, polemica esasperata dall’annoso e irrisolto dibattito nazionale sulla cosiddetta «riforma dell’organo italiano». In quel frangente il M. proponeva un modello di strumento memore dell’antica e gloriosa tradizione italiana, ma aperto a nuove esigenze costruttive, anche transalpine (La riforma dell’organo italiano. Risposta ad un vecchio dilettante di musica, Reggio Emilia 1890). [...] nel dicembre 1895 il M. fu nominato [...] professore d’organo al conservatorio di musica di Parma. [...] ma, dopo un anno di servizio [...], diede le dimissioni e si spostò su chiamata di P. Mascagni al liceo musicale di Pesaro, dove insegnò contrappunto, fuga e composizione e ricoprì l’incarico di vicedirettore. [...] Nel 1901 [...] si trasferì a Bergamo, per assumere due importanti cariche tra loro correlate: la direzione della cappella musicale di S. Maria Maggiore e quella dell’istituto musicale "G. Donizetti" (che prevedeva anche l’insegnamento della composizione). [...] In quegli anni il M. non trascurò l’antico interesse per l’organo, tenendo numerosi concerti e presentando al I congresso lombardo di musica sacra, che organizzò a Bergamo nel 1907, una relazione sulla dibattuta questione della riforma organaria. Nel 1908, su proposta di Bossi, venne nominato professore di composizione e di organo al liceo musicale di Bologna, di cui diventerà anche direttore interinale. [...] Divenuto presidente dell’Accademia filarmonica di Bologna nel 1916, fu interpellato più volte dalla soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia come perito per il restauro di strumenti storici (tra i quali l’organo «verdiano» della parrocchiale di Roncole di Busseto). Il M. morì a Bologna il 7 maggio 1924. Nel 1985 gli eredi della figlia Maria hanno donato una cospicua parte del corpus compositivo del M. all’istituto musicale G. Donizetti di Bergamo. [...]
[In questo video l'organista Paolo Bottini esegue musiche di Guglielmo MATTIOLI (1857-1924) all'organo "Serassi" della basilica di S. Maria di Campagna in Piacenza]