Duomo di Monza
Vespri e Messe d’Organo nella Vigilia
Quattordicesima Edizione
Ottobre 2016– Aprile 2017
21 gennaio 2017 - “Vespro nel nuovo anno”
Luca Scandali, organista - http://www.organieorganisti.it/luca-scandali
Organi Settentrionale (Metzler) e Meridionale (Zanin)
ore 17 Vespro – ore 18 S. Messa
VESPRO
“Le nuove musiche: percorsi attraverso il XX e XXI secolo”
Organo Meridionale (Zanin)
Jürgen Essl - da “Dialoge” op. 16 (1996)
(1961) Capriccio sopra la serenità
Franz Danksagmüller - Cantio imitatione Tremula Organi (2009)
(1969)
Organo Settentrionale (Metzler)
György Ligeti - da “Musica ricercata” (1951-53)
(1923-2006) XI (Omaggio a Girolamo Frescobaldi)
(trascrizione: Luca Scandali)
Bert Matter - Fantaisie sur “Une jeune fillette”
(1937)
Bernard Foccroulle - O quam pulchra es (2009)
(1953)
Petr Eben - Hommage à Dietrich Buxtehude (1987)
(1929-2007) Toccatenfuge
S.MESSA
Introito
Johann Sebastian Bach - da “Orgelbüchlein”
(1685-1750) In dir ist Freude BWV 615
Post Omelia
Johann Sebastian Bach - Das alte Jahr vergangen ist BWV 614
Communio
Felix Mendelssohn Bartholdy - Andante in Re Maggiore (1823)
(1809-1847)
Postcommunio
Johann Sebastian Bach - da “Orgelbüchlein”
Wer nur den lieben Gott lässt walten BWV 642
Felix Mendelssohn Bartholdy - Nachspiel in Re Maggiore (1831)
Non è sempre facile ascoltare la musica contemporanea, così come non è sempre facile apprezzare la produzione contemporanea delle altre arti.
Ma la Chiesa ci è maestra anche in questo caso: con pazienza ci insegna a cogliere il bagliore del Bello anche nelle espressioni non usuali o non immediate. Ci ricorda che i linguaggi di ogni cultura e di ogni periodo sempre contengono lo slancio - lo sforzo - della ricerca umana verso l'Infinito.
Questa valorizzazione si applica, naturalmente, anche alla musica sacra e liturgica, riguardo alle quali la raccomandazione di custodire i tesori antichi e nuovi - Nova et vetera - è di frequente riproposta.
La sfida che si propone questa sera all'ascoltatore di un Vespro d'Organo tutto incentrato sulle "Nuove Musiche" è, dunque, la disposizione a lasciarsi interrogare dal linguaggio contemporaneo per gustarlo nelle sue peculiarità.
Questo linguaggio fonda le proprie radici nella cosiddetta ‘dissonanza’: un elemento di durezza e asprezza sonora; differentemente dai linguaggi precedenti, che facevano della ‘consonanza’ - eufonica, di immediata e gradevole percezione - il proprio fondamento.
Anche il musicista di oggi, come accade nelle arti figurative, anziché esprimere l’armonia delle forme, degli equilibri linguistici ed architettonici, preferisce ricercare i propri significati simbolici e la propria poetica con un linguaggio fatto di forme disarticolate, addirittura a tratti da costruire improvvisando, e per questo mutevoli ad ogni esecuzione.
a cura della Direzione artistica
Quattordicesima Edizione
Ottobre 2016– Aprile 2017
21 gennaio 2017 - “Vespro nel nuovo anno”
Luca Scandali, organista - http://www.organieorganisti.it/luca-scandali
Organi Settentrionale (Metzler) e Meridionale (Zanin)
ore 17 Vespro – ore 18 S. Messa
VESPRO
“Le nuove musiche: percorsi attraverso il XX e XXI secolo”
Organo Meridionale (Zanin)
Jürgen Essl - da “Dialoge” op. 16 (1996)
(1961) Capriccio sopra la serenità
Franz Danksagmüller - Cantio imitatione Tremula Organi (2009)
(1969)
Organo Settentrionale (Metzler)
György Ligeti - da “Musica ricercata” (1951-53)
(1923-2006) XI (Omaggio a Girolamo Frescobaldi)
(trascrizione: Luca Scandali)
Bert Matter - Fantaisie sur “Une jeune fillette”
(1937)
Bernard Foccroulle - O quam pulchra es (2009)
(1953)
Petr Eben - Hommage à Dietrich Buxtehude (1987)
(1929-2007) Toccatenfuge
S.MESSA
Introito
Johann Sebastian Bach - da “Orgelbüchlein”
(1685-1750) In dir ist Freude BWV 615
Post Omelia
Johann Sebastian Bach - Das alte Jahr vergangen ist BWV 614
Communio
Felix Mendelssohn Bartholdy - Andante in Re Maggiore (1823)
(1809-1847)
Postcommunio
Johann Sebastian Bach - da “Orgelbüchlein”
Wer nur den lieben Gott lässt walten BWV 642
Felix Mendelssohn Bartholdy - Nachspiel in Re Maggiore (1831)
Non è sempre facile ascoltare la musica contemporanea, così come non è sempre facile apprezzare la produzione contemporanea delle altre arti.
Ma la Chiesa ci è maestra anche in questo caso: con pazienza ci insegna a cogliere il bagliore del Bello anche nelle espressioni non usuali o non immediate. Ci ricorda che i linguaggi di ogni cultura e di ogni periodo sempre contengono lo slancio - lo sforzo - della ricerca umana verso l'Infinito.
Questa valorizzazione si applica, naturalmente, anche alla musica sacra e liturgica, riguardo alle quali la raccomandazione di custodire i tesori antichi e nuovi - Nova et vetera - è di frequente riproposta.
La sfida che si propone questa sera all'ascoltatore di un Vespro d'Organo tutto incentrato sulle "Nuove Musiche" è, dunque, la disposizione a lasciarsi interrogare dal linguaggio contemporaneo per gustarlo nelle sue peculiarità.
Questo linguaggio fonda le proprie radici nella cosiddetta ‘dissonanza’: un elemento di durezza e asprezza sonora; differentemente dai linguaggi precedenti, che facevano della ‘consonanza’ - eufonica, di immediata e gradevole percezione - il proprio fondamento.
Anche il musicista di oggi, come accade nelle arti figurative, anziché esprimere l’armonia delle forme, degli equilibri linguistici ed architettonici, preferisce ricercare i propri significati simbolici e la propria poetica con un linguaggio fatto di forme disarticolate, addirittura a tratti da costruire improvvisando, e per questo mutevoli ad ogni esecuzione.
a cura della Direzione artistica