Meditazioni sul mistero della Santissima Trinità

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Domenica, 4 Giugno, 2023 - 16:30
pieve S. Maria Assunta
36063 Marostica VI
Italia

con lettura di testi patristici, biblici e musica per organo di O. Messiaen

Sezione Concerti

Interpreti: Lettore: Fabio Dalla Zuanna; Organista: Samuele Ave

Organizzatore / Partners:
UNITÀ PASTORALE MAROSTICA – PIANEZZE; SCHOLA CANTORUM “S. MARIA ASSUNTA”

 

Meditazioni sul mistero della Santissima Trinità

 

Musiche di Olivier MESSIAEN (1908-1992) tratte da: “Meditazioni sul mistero della Santa Trinità per organo” [1969]

Testi di S. Agostino, S. Tommaso d’Aquino, Sacra Bibbia

 

Lettore: Fabio Dalla Zuanna 
Samuele AVE all'organo "Zeni" (2013) di Marostica (VI)

 

I. Il Padre delle stelle [Dio è ingenerato] 
Il tema del canto delle stelle è enunciato con il tutti dell'organo. Seguono due variazioni sul tema e quindi 
un’ampia sezione in “linguaggio comunicabile” ossia costruita su un codice univoco per cui ad ogni nota definita in 
durata e altezza corrisponde una lettera dell'alfabeto. Il canto legge lettera dopo lettera il seguente brano tratto dalla 
Summa Teologica di S. Tommaso: “Il Padre ci si manifesta come primo principio in rapporto alle persone che procedono 
da lui mediante la paternità e la comune spirazione; ci si manifesta poi in quanto è “principio non da principio” per il fatto 
che non deriva da altri. E questo appartiene alla proprietà della innascibilità espressa con il termine ingenito.” Di seguito 
si sente il tema delle stelle girare vorticosamente su ostinati da esso derivati e che conduce attraverso un grande crescendo 
all'imponente proclamazione finale della parola “INGENITO” enunciata dal pedale dell’organo in “linguaggio 
comunicabile”. 

 

II. [Dio è Santo] 
L'idea della Santità di Dio è espressa dal tema gregoriano dell'Alleluia della Dedicazione. Questa santità, che è 
purezza sacra e inviolabilità di Dio, l'uomo la ritrova per “grazia d'unione” in Cristo, nella sua pienezza di grazia 
santificante, che fa di lui il Santo per eccellenza (“tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'altissimo: Gesù Cristo”). 
Ecco che il versetto del Gloria dell'ordinario della Messa viene espresso da un tema di accordi-colori a risonanza contratta 
e a inversioni trasposte che risolvono nella luce semplice di accordi consonanti. Compaiono lunghi canti di uccelli, 
considerati dal musicista “i piccoli officianti della liturgia celeste”: lo scricciolo, il merlo nero, il fringuello e la capinera. 
La coda finale è sul tema delle litanie del Santo nome di Gesù (“donaci l'amore del tuo Santo Nome”) e con il canto in 
lontananza dello zigolo giallo. 

 

III. [Dio è relazione trinitaria] 
Trio in “linguaggio comunicabile”. Il testo che costituisce la melodia è tratto dalla Summa Teologica di San 
Tommaso d'Aquino e recita: “la relazione esistente realmente in Dio è realmente la stessa cosa che l'essenza”. Le altre due 
voci elaborano la melodia su antichi ritmi indiani, al pedale non così dissimili dall'Epitrito III degli antichi greci. 

 

VIII. [Dio è semplice] 
La semplicità di Dio è espressa dal tema gregoriano dell'Alleluia della Solennità di Tutti i Santi. Per spiegare 
come i “Tre sono Uno” l'autore introduce un elemento a ritmo ternario (il cretico) in tre forme variate. Seguono i temi del 
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e la rappresentazione in musica delle parole di san Paolo nella lettera ai Romani 
“Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! ” [Rm 11, 33]. La seconda sezione del brano ripete 
leggermente variati tutti questi elementi. La terza sezione ripropone il tema dell' Alleluia della Solennità di Tutti i Santi 
armonizzato e la partitura porta in esergo le parole di Gesù “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi” [Mt 11, 
28]. L'ampia coda finale è preceduta da un ponte che sviluppa il tema dell'Alleluia... “il mio giogo infatti è dolce e il mio 
carico leggero” [Mt 11, 30]. Le armonie ci conducono infine verso un cielo diatonico perfettamente calmo e sereno “Chi 
mi darà ali come di colomba, per volare e trovare riposo? Ecco, fuggirei e riposerei...” [Salmo 55] dove riecheggia 
lontano il canto dello zigolo giallo... 

 

VI. [Gesù Cristo, Figlio di Dio, Verbo incarnato] 
Brano bipartito dedicato al Figlio di Dio, il Verbo incarnato. “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” 
[Gv 1, 4]. Inizia con il tema gregoriano dell'Offertorio dell'Epifania, giorno di manifestazione della luce divina di Cristo. 
Il tema è presentato nudo, senza accompagnamento e contrapposto a sontuose e regali armonie tinte di bianco e di oro. 
Segue il canto gregoriano del Graduale dell'Epifania e una prima grande cadenza che rappresenta in musica il versetto 
“Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua 
parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli” [Eb 1, 4]. 
Nella seconda parte tutti questi elementi vengono riproposti variati e amplificati.