D. Di recente (20 gennaio 1977) è apparso sui giornali l'elogio di una «messa per comunità parrocchiali», la cui melodia con i suoni degli strumenti che accompagnano le voci è incisa su disco fonografico o su musicassetta, per facilitarne l'uso nella celebrazione eucaristica da parte di quelle comunità che non dispongono di strumenti musicali. Considerata l'autorità di quel giornale, che riporta un elogio, si chiede se nella celebrazione liturgica sia ammissibile una cosa del genere.
R. - Tutta la sacra liturgia è basata sui segni, i quali, per risultare efficaci, devono essere autentici e «veri». A tale scopo soprattutto tende la riforma liturgica e il suo duttile adattamento.
La musica sacra, come anche il canto sacro, costituisce un segno; per cui dev'essere posto come autentico e vero da un'assemblea di fedeli non fittizia ma viva e orante.
Già l'istruzione «Musica sacra e sacra liturgia» di Pio XII, emanata nel 1958, aveva stabilito il principio: i mezzi tecnici di diffusione sono molto utili per l'apprendimento del canto e per sostenere le voci nelle processioni che si fanno all'aperto; ma sono proibite nelle celebrazioni «in luogo sacro».
Da allora, le norme dei documenti ufficiali non sono mutate.
Soltanto nel Direttorio sulla messa con partecipazione di fanciulli, n. 32, si parla dell'uso di musica incisa, con la dovuta cautela e prudenza.
R. - Tutta la sacra liturgia è basata sui segni, i quali, per risultare efficaci, devono essere autentici e «veri». A tale scopo soprattutto tende la riforma liturgica e il suo duttile adattamento.
La musica sacra, come anche il canto sacro, costituisce un segno; per cui dev'essere posto come autentico e vero da un'assemblea di fedeli non fittizia ma viva e orante.
Già l'istruzione «Musica sacra e sacra liturgia» di Pio XII, emanata nel 1958, aveva stabilito il principio: i mezzi tecnici di diffusione sono molto utili per l'apprendimento del canto e per sostenere le voci nelle processioni che si fanno all'aperto; ma sono proibite nelle celebrazioni «in luogo sacro».
Da allora, le norme dei documenti ufficiali non sono mutate.
Soltanto nel Direttorio sulla messa con partecipazione di fanciulli, n. 32, si parla dell'uso di musica incisa, con la dovuta cautela e prudenza.