CORRADINI (Corradino), Nicolò. - Nacque a Cremona nell'ultimo scorcio del sec. XVI.
[...]
Compiuta la sua educazione musicale sotto la guida di G. B. Morsellino detto il Cremonese, che dal 1584 era stato anche organista al duomo di Milano all'organo vecchio, il "Caimo", il C., giovanissimo, fu nominato organista della chiesa di S. Pietro [al Po] in Cremona. [...]. Nel 1610 entrò a far parte della cattedrale della sua città come organista [...].
Dal 1° ag. 1611 ebbe anche l'incarico di organista alle laudi, ovvero litanie della Vergine che venivano eseguite in un'apposita cappella - la cappella delle laudi appunto - il sabato, la vigilia e durante le principali festività della Vergine. Di tale cappella il C. divenne maestro nel 1635, succedendo al più celebre Tarquinio Merula.
Da questo momento assunse una posizione preminente nella vita musicale cremonese e si dedicò prevalentemente all'attività di compositore di musica sacra, senza troppo cedere alle lusinghe del genere profano, che pure coltivò. Rimase sostanzialmente estraneo all'interesse che certamente si creò per le rappresentazioni gonzaghesche dell'Orfeo di Monteverdi, pur esso cremonese. Né tale interesse fu stimolato dall'affermazione del melodramma, che in Venezia coincise con la matura produzione monteverdiana. Anche il C., comunque, ebbe contatti con il mondo della musica profana, poiché egli ottenne l'appellativo di "musicus, praefectus" dell'Accademia degli Animosi, [...].
Nel periodo della maturità, la sua fama dovette certo varcare i confini della città se fu richiesto dal governo della Serenissima e pare anche dall'imperatore Ferdinando II; cosa questa che spinse taluni a crederlo morto a Vienna, attribuendo a lui la lapide funebre, posta in S. Francesco in Cremona e dedicata al nipote.
[...]
L'esistenza del C. si chiuse il 7 ag. 1646 [...]
Quanto alla sua opera, essa rientra nell'ambito delle sperimentazioni tipiche dell'epoca, che vedevano nei due Gabrieli, nel Merulo e nel Frescobaldi, i cui Ricercari sono del 1615 come quelli del C., i maggiori ispiratori. Nei Ricercari a 4 voci, l'opera più recentemente scoperta, emergono quelle caratteristiche di politematicità che nascondono una certa moderna evoluzione anche nell'arte del C. nonché un'abilità tecnica non indifferente, che rende tali opere di difficile lettura, ad onta della dicitura libro di ricercari per principianti in detta arte; tuttavia l'abile costruzione, la scioltezza compositiva e la concettualità dell'ordito contribuiscono a rendere queste composizioni degne di nota nel panorama della musica dell'epoca. Pure ricche di interesse sono le Canzoni francesi.
[...]
- il testo completo del profilo biografico si può leggere cliccando il sotto riportato collegamento internet