La casa organaria Rotelli-Varesi di Cremona

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Sabato, 29 Settembre, 2018 - 10:00
chiesa S. Luca
Viale Trento e Trieste 1
26100 Cremona CR
Italia

Presentazione ufficiale del nuovo libro a cura di Antonio Disingrini

Interpreti: Fausto Caporali, organo; Antonio Disingrini, autore del libro

Organizzatore / Partners:
Associazione culturale "Giuseppe Serassi" di Guastalla (RE)

 

 


Sabato 29 settembre 2018 ore 10

 

CREMONA

 

Chiesa di S. Luca

(viale Trento e Trieste 1 - angolo Corso Garibaldi)

 

Presentazione del libro
 

LA CASA ORGANARIA ROTELLI VARESI DI CREMONA - L'epoca di Giuseppe Rotelli

a cura di Antonio Disingrini
 

Volume LIV della "Collana d’arte organaria" edita dall'Associazione "Serassi" di Guastalla

 

Intervengono:

 

Padre Giorgio Viganò C.R.S.P., Chierici Regolari di S. Paolo detti "Barnabiti"
Federico Lorenzani, presidente della Associazione culturale "G. Serassi" di Guastalla, editrice del libro
Fausto Caporali, organista titolare della Cattedrale di Cremona
Musiche all’organo "Giuseppe Rotelli" (1901) a cura di Fausto Caporali

 


Il libro, di oltre duecento pagine, raccoglie tutta la documentazione sopravvissuta alla chiusura della ditta Rotelli-Varesi, dopo la morte dell'ultimo titolare Cesare Varesi, avvenuta nel 1979.
Proviene da un solo faldone miscellaneo, contenente la documentazione raccolta da Clementina Varesi (sorella di Cesare) ed è costituito da documenti che percorrono tutto l'arco temporale dell'attività della ditta.

 

Nel libro sono stati trascritti solo i documenti che riguardano strettamente GIUSEPPE ROTELLI www.giusepperotelli.it ed il suo principale collaboratore, il genero Giuseppe Varesi, che diventa anche titolare della Ditta alla morte di Rotelli, nel 1942.
 

Si tratta di oltre 170 carte in maggioranza articoli di giornali, ritagliati o conservati interi da Clementina Varesi.
 

Nel numero sono compresi diversi atti di collaudo, locandine di concerto, alcune pubblicazioni (in cui interviene direttamente anche Giuseppe Rotelli) e progetti di organi costruiti dalla Ditta.
Sono inoltre compresi anche alcuni interessanti scritti di Clementina Varesi, in particolare quelli che riguardano la sua famiglia.
Un insieme di grande interesse che illustra, attraverso gli scritti, gli oltre ottant’anni di attività della Casa Organaria Rotelli-Varesi.   

 

Giuseppe Rotelli, compie il suo intero arco lavorativo tra fine ottocento ed i primi decenni del novecento. Non nasce figlio d’arte (il padre è falegname), ma segue già dalla gioventù la sua passione per gli strumenti aerofoni  quando, da autodidatta, inizia il suo percorso di organaro costruendo una fisarmonica.
Si forma in una importante casa organaria, la ditta Pacifico Inzoli di Crema.
Lì compie la sua formazione, lì inizia il suo percorso lavorativo, lì il suo “amore” per l’organo, diventa passione per la vita intera.

 

Dai documenti della sua attività, una piccola raccolta di carte di varia natura, più che un vero e proprio archivio, emerge evidente la figura di serio professionista, uomo integerrimo, buono e generoso, sempre pronto ad assecondare la sua clientela (a volte anche pagando di tasca propria), un uomo che ha desiderato, tutta la vita, di servire la Liturgia con i suoi organi a canne.
Nonostante  sia di ridotte dimensione, questo suo archivio, attraverso le poche carte che contiene: i numerosi articoli di giornale, le attestazioni che giungono da eminenti organisti della sua epoca e i suoi stessi scritti, fa emergere la figura di un serio e prestigioso organaro.

 

Convinto assertore delle innovazioni in campo organario, ma, in questo,  assolutamente allineato con il pensiero dell’epoca, sceglie consapevolmente la “modernità” ma è capace di grande perizia nel costruire organi secondo la tradizione antica (l’organo di S. Luca a Cremona www.organorotellicremona.it lo dimostra), è una scelta convinta, che gli ha portato molto onore in vita, ma gli è costata anche molte critiche e giudizi severi  dopo la morte, dimenticando forse che gli organi (tutti gli organi) vanno seguiti con una adeguata manutenzione, in particolare gli organi pneumatici, strumenti di grande delicatezza. Quanti strumenti di Giuseppe Rotelli sarebbero ancora  attivi se fossero stati seguiti con cura? 
 

Ha costruito organi per tutta l’Italia (in particolare per la Campania), l’elenco di nomi e luoghi del suo lavoro dimostrano chiaramente come fosse conosciuto e stimato nella sua nazione e rinunciò a tutte le commesse estere.
 

 

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