Bruno Tagliaferri
LA PIEVE DI MODIGLIANA E IL SUO ORGANO AGATI
Presentazione
Il presente libro è diviso in due sezioni.
La prima parte descrive diffusamente dell’organo restaurato del Duomo di Modigliana, delle sue caratteristiche e come abbia attraversato i secoli per giungere fino a noi. Se nella prima parte abbiamo scritto di un manufatto artistico contenuto all’interno della Chiesa, nella seconda parte scriviamo invece del suo contenitore, il Duomo o meglio l’antica Pieve di S. Stefano di Modigliana.
Nel cercare le fonti per la ricostruzione storica e identitaria del nostro organo ci siamo imbattuti in altre e numerose annotazioni contenute nello stesso registro, il Libro delle Spese, che descrivevano invece, della trasformazione radicale subita, in termini architettonici, dall’allora Collegiata, mezzo secolo prima dell’avvento dell’attuale organo a canne, nel 1826.
Queste annotazioni sono state il presupposto per la ricostruzione, passo dopo passo, con le parole degli stessi fautori e mecenati, i Priori che si sono avvicendati in quella stagione, della travagliata vicenda del rifacimento e ammodernamento del Duomo che, ancora oggi, noi rimiriamo. Andare pertanto a ritroso, alla ricerca delle origini della nostra Pieve, è poi stata una scelta obbligata, quasi a voler completare i tasselli di una storia millenaria che aveva interessato il nostro territorio. Abbiamo intrapreso lo studio sulle origini della Pieve rimanendo fedeli all’indagine documentale, cioè di far parlare le sole carte. Ciò è stato possibile, grazie alla poderosa raccolta di pergamene dell’archivio arcivescovile di Ravenna, elaborate dallo studioso Don Ruggero Benericetti e raccolte in ben tredici volumi, dove si trovano, per l’appunto, i primi documenti che raccontano del nostro territorio.
Dopo aver descritto i numerosissimi interventi che hanno poi modificato in profondità la Pieve, non potevamo non indagare come la pietas cristiana si fosse evoluta determinando l’affermarsi o il venir meno dei luoghi devozionali, quali altari o Cappelle all’interno della nostra Chiesa. A questo proposito ci siamo serviti delle Visite Pastorali nonché degli Inventari che hanno parimenti descritto le modifiche subite dai luoghi di culto, nella stagione dei grandi lavori, fino alla configurazione e predisposizione degli altari nell’ attuale assetto, dei giorni nostri. Infine abbiamo descritto degli enormi sforzi fatti dal suo primo Vescovo, Mons. Mario Melini, per elevare Modigliana alla dignità di Diocesi e la sua Pieve al rango di Cattedrale. Interventi che sono stati precursori all’ampliamento del vano della nuova cattedrale con la costruzione delle due navate laterali, nel 1875.
Il Curatore
Considerazioni dell’organista M° Rodolfo Bellatti (che ha provato lo strumento in data 13 settembre 2022)
Nel pieno delle discussioni riguardo al restauro degli organi storici in Italia, quasi una cinquantina di anni fa, una notissima figura interna alla Sovrintendenza di una regione del Nord propose di conservare ed eventualmente restaurare solo uno o solo alcuni strumenti significativi di un autore, e di permettere "l'ammodernamento" di tutti gli altri, quale soluzione "salomonica" alla diatriba riguardante la possibilità o meno di elettrificare e "ammodernare" gli strumenti storici, cosa avversata dagli studiosi di organaria ma spesso richiesta dalle gerarchie ecclesiastiche e da alcuni organisti di "vecchia" scuola, che vedevano l'organo antico solo come un "attrezzo" vecchio, dalle possibilità limitate, stilisticamente non aggiornato e "non performante".
Fortunatamente questa proposta non ebbe seguito, e si proseguì sulla strada dei restauri filologici e del recupero degli organi antichi quali opere d'arte.
L'organo Giosuè Agati conservato e recentemente restaurato nel Duomo di Modigliana è la dimostrazione evidente di quanto questa proposta fosse pericolosa e profondamente errata.
Lo strumento restaurato ha infatti rivelato, a mio parere, nuovi ed ulteriori aspetti sonori dell'arte di questo famoso artefice, successore di Pietro Agati (genitore) e predecessore di Nicomede (figlio), i quali non corrispondono perfettamente all'immagine che un organista come me, che arriva da una regione limitrofa alla Toscana ma ricca di strumenti toscani ottocenteschi, ha ben presente.
Un registro di Principale forte, si, ma nobile e chiaro, doppio nei soprani (eredità dell'organaria rinascimentale), e un Ripieno cristallino, chiaro e trasparente sono coronati da una serie di registri "di concerto" coloratissimi, tipici di quella scuola, ma con alcune particolarità non comuni, come ad esempio il Flagioletto di 1' e l'Ottavino di 2' inseriti da un unico registro.
Una sonorità nobile, esaltata dall'acustica ampia della navata, che l'attento lavoro di restauro è riuscito perfettamente a recuperare, nonostante la situazione di partenza piuttosto compromessa dalle modifiche novecentesche.
Una sonorità ricca di colore che, agevolata dall'accordatura di tipo mesotonico modificato (che è frequente ritrovare negli organi toscani di primo Ottocento) è adatta a tradurre non solo il repertorio coevo allo strumento ma anche quello più antico e non esclusivamente italiano.
Una vera sorpresa, quindi, che conferma l'idea che vede in ogni organo antico un "unicum", un'opera d'arte irripetibile che merita di essere recuperata e valorizzata.
Un grande plauso, dunque, e tutta la gratitudine al Signor Tagliaferri e al suo impegno nel recupero di questo importante e prezioso strumento.
SOMMARIO:
Presentazione. ....................................................................................................................pag. 7
Scheda tecnica dell’organo a canne Agati del Duomo di Modigliana ........................... » 9
Relazione di restauro dell’organo Agati collocato nella Concattedrale dedicata a S. Stefano Papa in Modigliana di Massimo Lanzini:
Descrizione storica........................................................................................................ » 13
Scheda tecnica ............................................................................................................ » 13
Disposizione fonica .................................................................................................. » 14
Ritornelli dei registri ............................................................................................... » 15
Disposizione dei registri sul somiere ..................................................................... » 15
Opere di restauro effettuate ...................................................................................... » 15
Considerazioni dell’organista M° Rodolfo Bellatti che ha provato lo strumento in data 13 sett. 2022.................. » 17
L’organo a canne prima del restauro di Bruno Tagliaferri:
Il corpo fonico ............................................................................................................. » 19
La cassa armonica ....................................................................................................... » 25
Un po’ di storia dell’organo a canne di Bruno Tagliaferri:
Prima dell’attuale organo a canne ............................................................................. » 29
Il Santuario della Madonna del Cantone .................................................................. » 35
L’attuale organo a canne ............................................................................................ » 37
Il Priore e la Comunità dei Canonici ......................................................................... » 41
Giosuè Agati e i figli Nicomede e Giovanni costruttori dell’organo a canne ......... » 45
Alla famiglia Tronci i restauri e le manutenzioni future ......................................... » 46
Adriano Verati organaro di Bologna .......................................................................... » 50
Il Movimento Ceciliano ................................................................................................ » 51
La vita continua .......................................................................................................... » 54
Nel dopoguerra ........................................................................................................... » 55
Gli organi a canne che c’erano o sono attualmente presenti nelle altre Chiese di Modigliana di Bruno Tagliaferri:
Chiesa Parrocchiale di S. Domenico .......................................................................... » 59
Collegiata di S. Bernardo ............................................................................................ » 61
Scheda tecnica ......................................................................................................... » 63
Chiesa di S. Maria Maddalena delle Monache Agostiniane .................................... » 66
Scheda tecnica .......................................................................................................... » 67
Organari che hanno fatto manutenzione o costruito organi a canne per le Chiese di Modigliana di Bruno Tagliaferri........... » 69
Appunti per una storia dell’arte organaria a Pistoia: i Tronci e gli Agati di Francesca Rafanelli ................................ » 73
A proposito dell’organo a canne........................................................................................ » 75
La Pieve di S. Stefano nelle antiche pergamene di Bruno Tagliaferri............................ » 83
L’arcivescovo di Ravenna rivendica le terre dell’Esarcato.......................................... » 85
Plebe Sancti Stephani qui vocatur in Giminiano ........................................................ » 88
C’era una volta il Battistero......................................................................................... » 91
E Modigliana? .............................................................................................................. » 92
Il Placito del 967 .......................................................................................................... » 96
Gli effetti del Placito .................................................................................................... » 98
La Pieve di S. Stefano esce dall’orbita di Ravenna ................................................... » 99
A chi apparteneva la curtis qui vocatur Mutiliana? ............................................. » 101
La nuova Signoria dei Guidi ........................................................................................ » 102
La Pieve di S. Stefano nella Diocesi di Faenza .......................................................... » 103
La Pieve di S. Stefano in Juviniano o in Mutiliana ................................................ » 104
La Pieve incastellata? .................................................................................................. » 105
La Pieve di Modigliana dedicata a S. Stefano Protomartire ..................................... » 107
Quando la Pieve è stata dedicata a S. Stefano Papa? ............................................ » 108
Cosa rappresentarono i Guidi per Modigliana? ........................................................ » 108
Quando la Pieve assunse l’attuale aspetto architettonico nelle annotazioni di spesa dei Priori di Bruno Tagliaferri ................ » 115
Il rifacimento del Coro e Presbiterio .......................................................................... » 118
Il rifacimento della navata e Cappelle laterali ........................................................ » 123
Il passaggio di consegne .............................................................................................. » 126
Perizia dell’Ing. Kindt.................................................................................................... » 129
La designazione pilotata del nuovo Priore ................................................................. » 130
Le parti coinvolte sono convocate in udienza ........................................................... » 132
Firenze ordina agli eredi di proseguire i lavori.......................................................... » 134
Gli stalli dei Canonici, a chi compete la ricostruzione?................................................» 136
Riprendono i lavori...................................................................................................... » 138
La costruzione della torre campanaria ...................................................................... » 143
L’altare dell’Assunta della Chiesina degli Azzurri
viene messo in comunicazione con la Pieve................................................................» 145
La ricostruzione degli stalli .........................................................................................» 148
La ricostruzione dell’altare Maggiore e dell’altare del Santissimo.............................» 149
La costruzione di nuovi arredi e suppellettili............................................................ » 153
Nuovo corredo di statue ed immagini sacre ............................................................. » 154
La Porta Maggiore e la Cantoria................................................................................. » 155
L’ingresso alla Pieve ..................................................................................................... » 157
Una mano di tinteggiatura .......................................................................................... » 158
La costruzione di un nuovo Cimitero ......................................................................... » 159
La soppressione delle Compagnie e Confraternite ..................................................» 159
Il commiato .................................................................................................................... » 163
APPENDICE I
Supplica del Priore Violani del 22 settembre 1758............................................... » 164
APPENDICE II
Begnino Rescritto in risposta alla Supplica del Priore Violani .............................. » 164
APPENDICE III
Supplica dei Canonici all’indomani della morte del Priore Violani ...................... » 165
APPENDICE IV
Perizia dell’Ing. Giovanni Giorgio Kindt...................................................................... » 166
Il libro delle spese e dei livelli dell’archivio parrocchiale di S. Stefano Papa
di Bruno Tagliaferri.................................................................................................................. » 171
Gli altari e le Cappelle nelle Visite Pastorali ed Inventari durante i Priorati di Violani e Traversari
di Bruno Tagliaferri .......................................................................... » 175
Il progetto dell’Ing. Tommaso Lepori per la costruzione di tre nuove Cappelle
di Bruno Tagliaferri............................................................................................................... » 187
Bibliografie ............................................................................................................................ » 197
Archivi ................................................................................................................................... » 200