Pierre COCHEREAU, nato a Saint-Mandé (comune allora nel dipartimento della Senna, oggi in Val de Marne) il 9 luglio 1924 e morto il 6 marzo 1984 a Lione, è stato un organista, improvvisatore, insegnante e compositore francese. Ha tenuto in particolare il grande organo della cattedrale di Notre Dame de Paris dal 1984 alla morte.
Pierre Cochereau ha scelto la musica dopo gli studi secondari e un anno di giurisprudenza. Dopo aver iniziato lo studio dell'organo con Marie-Louise Girod, e poi aver lavorato con André Fleury, è entrato al Conservatorio Nazionale di Musica di Parigi dove ha ricevuto insegnamenti da Marcel Dupré, Maurice Duruflé, Henri Challan, Noël Gallon, Tony Aubin, Norbert Dufourcq. Lì vinse i primi premi in organo, armonia, scrittura e storia della musica. Marcel Dupré riconobbe molto presto il suo talento e più tardi dirà di lui che era “un fenomeno senza equivalenti”. Dal 1942 ricoprì l'organo di Saint-Roch e nel 1955 divenne capo del grande organo della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, senza concorso. Aveva infatti già suonato questo strumento, durante una messa, improvvisando un offertorio, sotto gli occhi di Léonce de Saint-Martin, allora titolare.
Fa di questa piattaforma un luogo accogliente per organisti provenienti da tutto il mondo ai quali consegna le sue tastiere ogni domenica pomeriggio per audizioni di un'ora durante le quali tutti gli stili di opere per organo avranno l'opportunità di essere inclusi. Questi concerti presentati da Jehan Revert, maestro di cappella di Notre-Dame, sono sistematicamente registrati su sua richiesta, il che fa di questi archivi una testimonianza del “suonare” l'organo nel XX e XXI secolo. Ha dimostrato eclettismo per il repertorio specifico di questo strumento, ammettendo durante queste audizioni le opere più moderne del suo tempo da Arvo Pärt a Iannis Xenakis, compresi compositori sottovalutati come Georges Delerue che scrisse per lui (e per Roger Delmotte) una Sonata per tromba e organo.
Durante i trent'anni del suo mandato, Pierre Cochereau si impegnò a mantenere e poi restaurare il “suo” organo, capolavoro (1868) dell'organaro Aristide Cavaillé-Coll, tra il 1963 e il 19755. Alla fine, si rivolse per la prima volta a Jean Hermann poi, alla sua morte, Robert Boisseau e Jean-Loup Boisseau. Sotto la sua egida, poi quella dei suoi successori, essi (al quale Bertrand Cattiaux dovrebbe essere associato) renderanno questo strumento quello che è oggi. Ma i pareri saranno molto divisi sugli ampliamenti che ha “subito” negli anni Sessanta e Settanta (riguardando tra l’altro l’elettrificazione e la riarmonizzazione e la deflagrazione dei fondi, quindi la profonda trasformazione di un capolavoro di Cavaillé-Coll) e opere successive, che per certi aspetti andranno anche indietro nel tempo.
A differenza della maggior parte dei suoi colleghi dell'epoca, Pierre Cochereau è, insieme alla Souberbielle, Jean-Albert Villard e alcuni altri organisti un po' più giovani, come Michel Chapuis, Francis Chapelet o Xavier Darasse, per citare solo i più emblematici, molto competente in materia della costruzione di organi, sia essa orientata al ritorno alla “tradizione” oppure intrisa di modernità. Il lavoro manuale non gli è estraneo, così come non gli sono estranee le competenze amministrative.
Fu anche direttore del Conservatorio di Le Mans dal 1949 al 1956, di quello di Nizza dal 1961 al 1979 e fu infine responsabile della creazione ex nihilo a Lione, accanto al CNR, del secondo Conservatorio Nazionale Superiore di Musica in Francia, di cui ne rimane direttore dal 1980 fino alla sua morte nel 1984.
Oltre ad essere un grande organista con interpretazioni brillanti e rispettose della tradizione del repertorio organistico classico, romantico e contemporaneo, è rinomato per le sue eccezionali doti e la sua solida abilità di improvvisatore. A causa della loro ricchezza di invenzione e perfezione formale, molte delle sue improvvisazioni sono pubblicate in partitura e ri-registrate da altri artisti, cosa rara (un altro caso noto sono le improvvisazioni di Charles Tournemire).
Pierre Cochereau è anche un “organista di chiesa” tanto presente sulla sua piattaforma quanto glielo consente la sua carriera di concertista e insegnante. La sua conoscenza del canto gregoriano e più in generale della musica liturgica rendono i suoi interventi durante le funzioni, sia di accompagnamento che di improvvisazione, momenti musicali indimenticabili. Inaugurò organi restaurati, come quello di Beauvais o quello dell'Auditorium Maurice-Ravel di Lione.
Pierre Cochereau è stato il primo a portare “fisicamente” l'organo fuori dai suoi luoghi preferiti, in tournée, il più delle volte accompagnato dal suo amico trombettista Roger Delmotte, con il suo organo a canne “da viaggio”, con una decina di registri (postino: Philippe Hartmann). trasporta in un rimorchio agganciato a una delle sue automobili.
Pierre Cochereau è anche cofondatore insieme a Pierre Firmin-Didot del Grand Prix de Chartres, concorso organistico di fama internazionale, che ha la particolarità di istituire accanto al tradizionale premio di interpretazione, un altrettanto importante premio di improvvisazione.
Anche se incoraggia gli organisti (come Jacques Taddei) e ispira gli improvvisatori (in particolare Pierre Pincemaille), Pierre Cochereau è oggi parzialmente sconosciuto. La sua opera musicale scritta è di qualità, ma non abbondante. D'altra parte, ha lasciato, su centinaia di nastri ReVox ben conservati, una grande quantità di improvvisazioni (e anche, ma in numero minore, opere del repertorio) registrate durante le funzioni e i concerti a Notre-Dame. L'ascolto analitico dell'insieme di queste registrazioni effettuate in un periodo che va generalmente dal 1965 alla sua morte ed effettuate da François Carbou dovrebbe permettere di comprendere e apprezzare la realtà di questo artista unico e, nonostante gli onori ricevuti in vita, misteriosamente atipico e particolarmente sgargiante.
Pierre Cochereau morì di rottura di aneurisma nella notte tra il 5 e il 6 marzo 1984 a Lione, all'età di 59 anni.
Dalla moglie Nicole ha due figli che sono diventati anche musicisti: Jean-Marc (1949-2011), direttore d'orchestra e direttore del conservatorio regionale di Tours, e Marie-Pierre, arpista.
Una strada porta il suo nome a Montpellier così come un viale a Roquevaire. Anche il conservatorio regionale di Nizza porta il suo nome.
[traduzione automatica dal francese della pagina internet https://fr.wikipedia.org/wiki/Pierre_Cochereau ]