[Prospetto dell'organo "Antegnati" di Peglio (restauro "Giovanni Pradella Bottega Organara", 2013); foto di Elena Bugini, settembre 2014]
Elena Bugini, La «ricchezza di ornamenti» dell’antico organo dei Ss. Eusebio e Vittore a Peglio
Questo contributo è stato scritto, nel corso dell’estate 2015, sviluppando riflessioni soltanto abbozzate, nel settembre 2014, durante un sopralluogo nell’Alto Lario. È mio desiderio ringraziare in limine: Federico Lorenzani, per avermi sollecitata allo studio della mostra d’organo di Peglio, consentendomi di recuperare nozioni acquisite e competenze maturate, ormai più di tre lustri fa, mentre redigevo la tesi di laurea; Beatrice Bentivoglio-Ravasio, responsabile del Servizio tutela organi del Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Lombardia (già Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia) con sede in Palazzo Litta a Milano, per avermi preventivamente fornita qualche fondamentale «dritta» di studio e, soprattutto, a studio ormai avviato, per avermi messa a disposizione tutta la documentazione relativa al complesso restauro dello strumento (2000-2013), nonché per aver con me condiviso le sue illuminanti riflessioni ed ipotesi su paternità e cronologia dello stesso; Ambrogio Cesana ed Andrea e Vittorio Comalini, per avermi consentite visita e campagna fotografica della parrocchiale dei Ss. Eusebio e Vittore; Giulio Bora, per le indicazioni bibliografiche relative al Fiammenghino; e, come sempre, al mio sposo, Paolo Bottini, senza il cui sostegno questo studio non sarebbe stato possibile.
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