Venerdì 13 luglio 2018 alle ore 21 nella Pieve di S. Giorgio a Domegge di Cadore (BL) si inaugura la 25.a rassegna concertistica "Organi Storici in Cadore" www.organicadore.info con Andrea PANFILI all'organo di scuola romana "F. Tessicini" (1854).
Appare curioso che a Domegge di Cadore, in provincia di Belluno, ci sia un organo di scuola romana in mezzo a strumenti veneti e, pochi, lombardi. Il Maestro Andrea Panfili, studioso romano, ha ricostruito le vicende romane del “Tessicini” di Domegge, giunto in Cadore all’inizio del secolo scorso dopo esser stato acquistato dalla Chiesa di Santa Maria dei Monti nei pressi del Quirinale a Roma. La storia di questo interessante strumento ritorna alla luce dopo esser rimasta chiusa in inaccessibili archivi che solo grazie alla tenacia di Panfili sono stati riaperti.
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di Andrea Panfili
cm 17x24 - pp. 1-100
ISBN 9788898958382
Euro 25,00
Lo studio in questione tratta di un organo a 26 registri
costruito nel 1853-1854 per la chiesa romana della Madonna
dei Monti, emigrato nel 1900 nella pieve di S. Giorgio in
Domegge di Cadore, dove tuttora si trova. Lo strumento
venne realizzato da Francesco Tessicini, organaro di origini
umbre ma attivo a Roma e nel Lazio dal 1830 al 1858. Da
quanto risulta, lo strumento sembra essere l’unico superstite
fra quelli da lui costruiti. Attraverso lo studio approfondito
di numerosi documenti rinvenuti presso l’Archivio Storico
del Vicariato di Roma e gli Archivi di Stato di Roma e Lucca,
si defi nisce innanzi tutto un profi lo piuttosto esauriente
sulla biografi a e sull’operato del Tessicini, organaro fi no ad
oggi quasi del tutto sconosciuto. Si riportano poi numerose
informazioni sulla genesi dello strumento, dalla sua
progettazione alle varie fasi costruttive, e al contempo si fa
luce anche sugli altri organi transitati nella chiesa romana
dal XVII al XX secolo, tra cui uno del 1612 di Armodio
Maccioni a due tastiere (organo corista vs all’ottava bassa) e
un altro di Alessandro Collino del 1878, proveniente dalla
chiesa romana di S. Croce e Bonaventura dei Lucchesi,
acquistato nel 1900 dal parroco della Madonna dei Monti
in sostituzione dell’organo del Tessicini venduto a sua volta
alla pieve di Domegge dopo un’intensa e lunga trattativa
condotta per via epistolare e non solo.