Antonio Zeni nasce a Bolzano il 12 Dicembre 1993. Già all'età di 2 anni si avvicina alla musica suonando su una piccola pianola giocattolo regalatagli a Natale. Successivamente si iscrive ad un corso di pianoforte, dove viene seguito dal M.° Mario Bellante di Cavalese, dove impara le basi della musica, la diteggiatura, la teoria ed il solfeggio. Venuto a mancare prematuramente il M.° Bellante, Antonio si discosta dalla musica organistica a livello di studio, ma continua a fare pratica a casa e nella chiesa che frequenta abitualmente. Pochi anni dopo, all'età di 12 anni, entra a far parte del coro parrocchiale e vi rimane come cantore fino al 2014 quando prende ufficialmente il posto dell'organista titolare (colpito poco dopo da grave malattia) divenendo, quindi, a tutti gli effetti organista nella piccola Parrocchia. Nel settembre 2019 Antonio si iscrive alla Scuola Diocesana di Musica Sacra di Trento dove ha frequentato corsi musicali per Organisti, seguito da Matteo Enrico Balatti per le lezioni di strumento, da Stefano Rattini per l'improvvisazione organistica e da Gianni Caracristi per la parte di Solfeggio, diplomandosi infine in Organo nel giugno 2023. Da allora Antonio suona anche in altre parrocchie nei dintorni (Trodena, Laives, Tesero, Carano, Daiano, Cavalese e Masi). [dicembre 2023]
Svolgo il mio servizio con tanta passione e dedizione, perché uno strumento musicale come l'Organo mi ha sempre affascinato, per la sua grandezza e maestosità, per i suoni che emana e per la bellezza delle canne. Penso sia uno degli strumenti più belli in assoluto, ed accompagnare le messe diventa un vero e proprio "piacere" oltre che un enorme atto di fede. Il servizio che svolgo principalmente, lo svolgo la Domenica e alle messe festive più importanti. Sono davvero felice di aver appreso e conosciuto più a fondo la musica stessa e lo strumento musicale. Come dico sempre: "un organista deve saper leggere la musica, ma deve anche sapere come viene prodotto un suono dalle canne", perché solo così si può essere chiamati "Organisti" altrimenti lo si è solo per metà.