Davide Inchingolo è nato a Trieste nel 1974. Ha cominciato fin da piccolo lo studio del pianoforte, di cui ha conseguito il diploma di Compimento inferiore, ed è passato poi a quello dell’organo. È stato attivo in diversi cori, quali il Coro giovanile “Città di Trieste”, la Corale Nuovo Accordo, il coro “Città di Trieste”. È stato inoltre accompagnatore al pianoforte e all’organo di questi cori, e dei Piccoli Cantori “Città di Trieste”. Negli ultimi anni ha collaborato inoltre con la Corale “Alpe Adria” ed il Coro Friuli Venezia Giulia, con il quale è stato diretto anche dal M° Riccardo Muti al Concerto delle Fraternità 2012. Da più di dieci anni è cantore della Cappella Civica del Comune di Trieste. Si occupa di musica liturgica da più di vent'anni; attualmente studia organo con il M° Vincenzo Ninci, ed è organista titolare di due Messe nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Trieste, e saltuariamente nella chiesa di S. Caterina, in sostituzione dell’organista titolare M° Ninci, nonché nel Santuario di Muggia Vecchia. [marzo 2015]

Accompagno regolarmente, nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, la Messa vespertina dei sabati e delle vigilie, e una Messa diurna domenicale e delle festività. Suono, inoltre, a matrimoni, battesimi ed altre celebrazioni. Quando posso, partecipo o anche organizzo qualche concerto "spirituale" e non. Per il servizio liturgico, sono sempre impegnato a migliorare il repertorio di musica sacra organistica, amando particolarmente i Preludi ai corali luterani (manualiter e pedaliter), che uso molto spesso nelle celebrazioni, scegliendone i più adatti secondo i periodi dell’anno liturgico.
Curo, inoltre, la scelta dei canti assembleari, dando rilievo ai canti più tradizionali, inclusi i corali, ma anche a buona musica più moderna, ma sempre di carattere classico, quale quella di autori come Bartolucci e Picchi; poi, non amo affatto, nelle celebrazioni, l’imperversare di canzoni pop o ad esso troppo vicine, come purtroppo in uso in molte parrocchie (che, tra l'altro, il M° Muti ha perfettamente definito come "schitarrate" in un suo magnifico testo volto a far chiarezza sulla musica sacra nelle celebrazioni in Italia). Durante le Messe, inoltre, talvolta oltre a suonare, canto per sostenere l’assemblea, quando ciò si rende necessario, in mancanza di altri cantori. Nelle mie Messe non ho a disposizione un coro, ma solo l'Assemblea, che canta molto bene, con passione e fede.