Vincenzo Di Betta, cantante, organista, direttore, ideatore di progetti musicali. Dal 2013 è artista titolare con voce di Tenore del Coro del Teatro dell’Opera di Roma, con cui collabora dal 2004. Contribuisce alla rivalutazione della musica rinascimentale e barocca avvalendosi di criteri filologici, riscoprendo inediti musicali della scuola siciliana e romana, con un’interpretazione originale, apprezzata dalla critica. Intraprende gli studi musicali come puer cantor e organista a Porto Empedocle (Agrigento), studiando con mons. Calogero Costanza, organista della Cattedrale di Agrigento, e perfezionandosi con Franco Vito Gaiezza. Completati gli studi musicali di Organo e Canto a Palermo e a Zurigo presso l'Accademia “Dieterich Buxtehude Scholares”, dal 1997 collabora con l’Ensemble Antonio Il Verso di Palermo, l’Ensemble Elyma diretto da Gabriel Garrido. Ha collaborato con il Teatro Massimo "V. Bellini" di Catania, l’Accademia di S. Cecilia di Roma. Dal 2005 è organista titolare della chiesa di S. Andrea al Quirinale di Roma; dal 2006 al 2011 Maestro di Cappella del Pantheon S. Maria ad Martyres; dal 2009 al 2011 è Cantore della Cappella Sistina; dal 2011 Maestro di Cappella della Chiesa di S. Maria in Campitelli di Roma. È presidente dell’Associazione La Cantoria, con la quale organizza il Festival rinascimentale-barocco, stagioni concertistiche e rassegne Organistiche e la riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico musicale della Chiesa. Ha registrato per la casa discografica Tactus di Bologna la "Messa dei morti a cinque concertata" di Bonaventura Rubino (1653) e la "Missa in Angustia Pestilentia" a 16 voci di Orazio Benevoli (1656). [marzo 2019]
