Santa Maria in Organo a VERONA

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Martedì, 16 Agosto, 2022 - 21:00
chiesa Santa Maria in Organo
Piazzetta Santa Maria in Organo
37129 Verona VR
Italia

Concerto con l'organo “Nicola Dagli Organi/Amigazzi/De Lorenzi” (1505/1737/1861)

Sezione Concerti

Organizzatore / Partners:
Fondazione Cariverona

 

 

Martedì 16 agosto 2022 alle ore 21 a VERONA nella chiesa di

 

SANTA MARIA in ORGANO

http://www.santamariainorgano.it 

 

nell'ambito del "Festival Organi Storici" - rassegna concertistica itinerante tra gli organi storici di VERONA e provincia 2022

 

si terrà il concerto dell'organista

 

Enrico VICCARDI 

 

all'organo “Nicola Dagli Organi/Amigazzi/De Lorenzi” (1505/1737/1861) [*]

 

 

PROGRAMMA

 

Arcangelo Corelli (1653-1713)
Concerto IX op. 6 trascritto per organo da Thomas Billington

Georg Muffat (1653-1704)
Toccata sexta

Alessandro Scarlatti (1660-1725)
Partite sopra l‘aria della Folia

Padre Narciso da Milano (Angelo Burocco, 1672-post 1727)
Elevazione
Pastorale
Allegro

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Adagio in fa maggiore, WoO 33/1

Carlo Fumagalli (1822-1907) / Giuseppe Verdi (1813-1901)
Dalla “Messa Solenne tratta da opere del celebre G.Verdi adattate all’organo”:
Quattro versetti per il Gloria (da "Traviata")

Paolo Sperati (1821-1884) / Giuseppe Verdi (1813-1901)
Offertorio ("Alla vita che t'arride" da Un ballo in maschera)

Padre Davide da Bergamo (1791-1863)
Suonata II per l’Elevazione
Suonatina in fa maggiore per Offertorio e Postcomunio

 

 

[*] Lo strumento della chiesa di Santa Maria in Organo è senza dubbio uno dei più pregiati non solo della città di Verona ma di tutto il Veneto.

Il nome dell'autore? È difficile rispondere perché almeno quattro registri dello strumento originale costruito nel 1505 da Nicola dagli Organi ci sono pervenuti quasi completi.
Del veronese Giovanni Fedrigotti che trasferì l'organo dal transetto alla collocazione attuale nel 1656 potrebbe essere la facciata.
I meravigliosi tromboncini del positivo sono di Gaetano e Antonio Amigazzi, autori del rifacimento dello strumento (1737). Agli stessi si devono il flauto in ottava del positivo, il flauto in XII dell'organo principale, la cornetta, la voce umana e molte canne del ripieno.
Nel 1861 Giovanni Battista de Lorenzi rinnovando lo strumento nelle parti meccaniche scelse di conservare la maggior parte del materiale antico aggiungendo i colori tipici dell'organaria ottocentesca: Tromba e Corno Inglese, Flagioletto bassi e soprani, Bombardone e Timballi. La fluta è ricavata dal flauto in XV cinquecentesco.
Bartolomeo Formentelli in occasione del restauro del 1971, a fronte di tante canne cinque-sei- e settecentesche, decise di dare loro la priorità riaccordando l'organo con un temperamento inequabile, del tipo di quelli ancora in uso in Italia ai primi del XVIII secolo.
Pochi strumenti presentano una così ricca stratificazione: in ognuno dei suoi cinque secoli di vita un raffinato artefice ha lasciato un proprio segno importante.

Da sottolineare che nella chiesa di S. Maria in Organo a Verona svolse il suo ministero sacerdotale (dal 1968 al 1982) il compositore don Valentino DONELLA.