[L'organo "Giuseppe Rotelli" (1901) della chiesa di S. Luca (Padri Barnabiti) in Cremona]
DISPOSIZIONI C.E.I. PER RICHIESTA CONTRIBUTO AL RESTAURO DI ORGANI A CANNE DI INTERESSE STORICO ARTISTICO
a cura di Associazione Italiana Organari
(con la supervisione dell'Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l'Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana)
PREMESSE
PRESENTAZIONE SITUAZIONE FINANZIARIA ED ECONOMICA DELL’ENTE PROPRIETARIO ALL’ECONOMATO DIOCESANO
L’Ente proprietario dell’organo a canne da restaurare, oltre a preparare la seguente documentazione
per richiedere il contributo CEI, dovrà presentare la propria situazione economica e finanziaria
presso l’Economato Diocesano secondo le modalità indicate da quest’ultimo ufficio.
INIZIO LAVORI
I lavori oggetto della richiesta di contributo per il restauro di organi a canne di interesse storico-artistico
devono riguardare uno strumento collocato all’interno di un edificio aperto al culto
pubblico e non devono essere iniziati prima della presentazione della documentazione all’Ufficio
Nazionale della CEI per Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto. Per l’inizio si dovrà
attendere la firma del Decreto da parte del Presidente della CEI.
CONTRIBUTO CEI
In relazione a progetti di restauro di organi a canne di interesse storico-artistico, il contributo
assegnabile è fino al 50% del costo totale preventivato ammissibile nel limite di €. 200.000,00,
per ciascuna richiesta, quindi con un contributo massimo di €. 100.000,00 per ciascuna richiesta.
NULLA OSTA DELLA SOPRINTENDENZA
Il Nulla Osta della Soprintendenza ad eseguire i lavori di restauro dell’organo deve
riguardare il progetto che si presenta per la richiesta di contributo e non deve essere più
vecchio di cinque anni rispetto alla data di presentazione della domanda di contributo.
La copia del Nulla Osta della Soprintendenza può essere inviata successivamente alla presentazione
della domanda alla CEI. La domanda, però, sarà sospesa dal Comitato di valutazione CEI fino al
suo completamento.
Tuttavia al momento della presentazione della documentazione per inoltrare la domanda di
contributo alla CEI, all’Ufficio diocesano per l’Arte Sacra e i Beni Culturali Ecclesiastici, è
necessario che la richiesta di autorizzazione ai lavori di restauro dell’organo sia già stata
presentata alla Soprintendenza. Pena la sospensione della richiesta di contributo.
ORGANI A CANNE E LORO PERTINENZE
Il contributo per il restauro di organi a canne di interesse storico-artistico non comprende:
- il restauro artistico della cassa lignea;
- il restauro della cantoria;
- la progettazione e documentazione fotografica;
- le spese riguardanti l’impianto elettrico;
- la realizzazione di ampliamenti dello strumento;
- la fornitura o la ricostruzione ex novo di parti dello strumento quali, ad esempio,
registri, mantici, somieri, tastiera, pedaliera, ecc….
SI CONSIGLIA:
via via che la documentazione è pronta, secondo la modalità richiesta, di inviarla via e-mail agli
Uffici diocesani, per una prima verifica.
DI PRESENTARE:
- soltanto la documentazione sopra elencata nella modalità richiesta;
- la documentazione richiesta in due copie in formato cartaceo all’Ufficio diocesano per l’Arte
Sacra e i Beni Culturali Ecclesiastici di riferimento;
- la documentazione richiesta deve essere inoltrata entro e non oltre il 31 ottobre di ogni anno.
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