ANTICHE VIE DEGLI ORGANI
Percorsi tra gli antichi organi dell'Appennino
“Antiche vie degli Organi” è una vera e propria “corazzata musicale” di quasi 40 concerti frutto dell’unione tra le rassegne "Itinerari organistici Giorgio Piombini" e "Voci e organi dell'Appennino".
La sedicesima edizione della rassegna internazionale di musica sacra “Voci e Organi dell'Appennino” nasce all'insegna dell'unione delle forze con un'altra prestigiosa rassegna sorella in Appennino, attiva tra le valli del Setta e del Sambro da ormai un trentennio: “Itinerari Organistici dell'Appennino”.
Entrambi i festival hanno lavorato in luoghi diversi e con sfumature di ambito variegate. “Itinerari Organistici” ha vissuto sulla scorta dell'impegno e della passione scientifica del compianto Maestro Giorgio Piombini https://www.organieorganisti.it/giorgio-piombini e della consorte Ida Zanini per la conservazione del patrimonio organario storico. “Voci e Organi”, pur condividendo gli stessi scopi di fondo, ha mirato a comprendere nel proprio festival anche espressioni costruttive e musicali di respiro più “transfrontaliero” e moderno.
La rassegna "Itinerari Organistici Giorgio Piombini" nasce con l’intento di far conoscere e apprezzare il grande patrimonio di fede, di arte e di cultura costituito dagli organi storici, di cui l’Appennino bolognese è particolarmente ricco. Inoltre il titolo vuole ricordare Giorgio Piombini, l’appassionato musicista che, quale pioniere, scoprì, fece riportare in vita tanti preziosi e unici strumenti e per anni curò la rassegna Itinerari Organistici nella provincia di Bologna. La rassegna è curata dal Gruppo di Studi Savena Setta Sambro che, dal 1991, opera prevalentemente nei comuni delle omonime valli, e prende avvio venerdì 12 aprile per chiudersi il 24 dicembre 2019, in un susseguirsi di ritrovi musicali, soprattutto nel periodo estivo, che si legano a momenti di vita paesana come feste religiose, sagre, commemorazioni di fatti avvenuti nel tempo, contaminazioni con altre rassegne musicali.
Quest’anno non sono coinvolti soltanto i paesi dell’Appennino bolognese, che resta comunque centrale nella proposta musicale, ma anche Bologna e alcune comunità del comprensorio imolese e faentino per un totale di circa 30 eventi dove l’organo è previsto come strumento solista, concertante con altri strumenti, o dialogante con gruppi corali.
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La rassegna Itinerari Organistici Giorgio Piombini nasce con
l’intento di far conoscere e apprezzare il grande patrimonio di fede,
di arte e di cultura costituito dagli organi storici, di cui l’Appennino
bolognese è particolarmente ricco. Inoltre il titolo vuole ricordare
Giorgio Piombini, l’appassionato musicista che, quale pioniere,
scoprì, fece riportare in vita tanti preziosi e unici strumenti e per
anni curò la rassegna Itinerari Organistici nella provincia di Bologna.
La rassegna è curata dal Gruppo di Studi Savena Setta Sambro che,
dal 1991, opera prevalentemente nei comuni delle omonime valli,
e prende avvio venerdì 12 aprile per chiudersi il 24 dicembre 2019,
in un susseguirsi di ritrovi musicali, soprattutto nel periodo estivo,
che si legano a momenti di vita paesana come feste religiose,
sagre, commemorazioni di fatti avvenuti nel tempo, contaminazioni
con altre rassegne musicali. Oltre ai concerti, attività per noi
importanti, in collaborazione con il Comune di Monzuno, sono le
Lezioni-concerto preparate appositamente dai giovani allievi del
Conservatorio di Musica G. Rossini di Pesaro e dell’Istituto musicale
G. Spontini di Ascoli Piceno che, accompagnati dai loro insegnanti,
suoneranno per gli studenti delle scuole locali a indirizzo musicale,
creando quel reciproco scambio di interessi tra giovani animati dalla
passione per la musica.
Quest’anno non sono coinvolti soltanto i paesi dell’Appennino
bolognese, che resta comunque centrale nella nostra proposta
musicale, ma anche Bologna e alcune comunità del comprensorio
imolese e faentino per un totale di circa 30 eventi dove l’organo è
previsto come strumento solista, concertante con altri strumenti,
o dialogante con gruppi corali. Interessante novità per il 2019 è la
pubblicazione di un catalogo dei vari concerti in rassegna che vede
riunite due associazioni operanti nell’Appennino bolognese: Gente
di Gaggio e Savena Setta Sambro.
Un sentito ringraziamento va alle Amministrazione Comunali di
Monghidoro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, alle Comunità
Parrocchiali, ai Rev.mi Parroci, alle Associazioni religiose e culturali
e a tutti coloro che, a qualunque titolo, hanno contribuito alla
realizzazione della presente rassegna.
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Viribus unitis! La sedicesima edizione della rassegna
internazionale di musica sacra “Voci e Organi dell'Appennino”
potrebbe quest'anno mutuare il proprio titolo dal nome della
famosa corazzata austro-ungarica, affondata nel 1918 nell'ambito
della cosiddetta “impresa di Pola”. Questa edizione vede infatti
la luce e la sua palingenesi all'insegna dell'unione delle forze con
un'altra prestigiosa rassegna sorella in Appennino, attiva tra le
valli del Setta e del Sambro da ormai un trentennio: “Itinerari
Organistici dell'Appennino”.
Entrambi i festivals hanno lavorato in luoghi diversi e con
sfumature di ambito variegate. “Itinerari Organistici” ha vissuto
sulla scorta dell'impegno e della passione scientifica del
compianto Maestro Giorgio Piombini e della consorte Ida Zanini
per la conservazione del patrimonio organario storico.
“Voci e Organi”, pur condividendo gli stessi scopi di fondo, ha
mirato a comprendere nel proprio festival anche espressioni
costruttive e musicali di respiro più “transfrontaliero” e moderno,
propensione dovuta forse anche alla internazionalità del
proprio staff dirigente. La solerzia indomita e la lungimiranza
di Marco Tamarri, hanno portato ora al parto di un esperimento
interessante, dal titolo “Antiche vie degli Organi”, una vera e
propria “corazzata musicale” di quasi 40 concerti!
Quasi un miraggio, se si guarda al deserto di valori morali e
materiali che la crisi del nostro tempo ha portato.
Nel triste giorno che vede le croci e le guglie della cattedrale
parigina di Notre-Dame – scaturigine per secoli di una
fiorentissima tradizione musicale, che va dai mitici maestri
medievali Leonin e Perotin, ai grandi dell'organo romantico
e moderno – inabissarsi in un rogo devastante, possa questa
primizia essere segno di riscatto e resistenza della Bellezza
sublime, nutrimento irrinunciabile per l'uomo di tutti i tempi.
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