Appassionato di organo in tutte le sue sfaccettature, Guy-Baptiste Jaccottet, nato a Montreux (Svizzera), dopo aver benecifiato degli insegnamenti di Pierre-Alain Clerc per cinque anni, è entrato nella classe di Benjamin Righetti (HEMU-Lausanne) dove attualmente sta seguendo un corso di Master in Musica in pedagogia. In parallelo prosegue gli studi di flauto dolce con Jan va Hoecke, strumento che già studiava in corsi pre-accademici per due anni. La sua formazione teatrale presso il Teatro Waouw di Aigle lo ha spontaneamente condotto a sviluppare particolari interazioni tra arte scenica e musica. Profondamente attratto dall'improvvisazione, dall'intrattenimento e dal cinema, cerca di mettere in relazione la musica improvvisata in concerti visuali (immagini, film, spettacoli etc.). In questo contesto ha fondato nel 2015 il "DUO'mogène" con l'attrice Audrey Launaz: il loro primo spettacolo, intitolato «Sentimondes», ha svelato la loro complicità nel mettere in campo un dialogo tra teatro e organo. È curatore dell'organo del "Barnabé Theatre" di Servion (Svizzera) e assistente organista nella chiesa di Saint-François a Losanna. Come solista, cineasta o gruppo, tiene numerosi concerti all'anno, in particolare in ambienti privilegiati e prestigiosi (Festival internazionale di musica organistica di Magadino, Festival “L'orgue fait son cinema”, Festival Bach de Lausanne, Festival Verbier, Festival di Davos). D'altra parte, la sua attività di compositore è stata riconosciuta nel 2016 dal Primo Premio e dal Premio pubblico del concorso internazionale di composizione "Nuova musica per registratore", nonché dalla pubblicazione delle sue opere educative da parte dell'associazione "Kinder und die Orgel" (rilasciato nel 2020). Tra le sue composizioni spiccano «Espoir d’une lumière» (2014) per organo e flauto dolce basso e «Chanson dans le sang» grazie a cui nel settembre 2016 ha ricevuto il primo premio della sua categoria, unitamente al premio del pubblico, al concorso internazionale di composizione «Musique nouvelle pour flûte à bec». Appassionato di novità, ma rispettoso delle tradizioni, nel 2019 ha ricevuto il "Grant for talent and creative" dalla Fondazione Casino Barrière Montreux. [marzo 2020]