MESSIAEN - La Nativité du Seigneur - Botti (1 c.d. Da Vinci Classics)

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Olivier Messiaen

La Nativité du Seigneur

Francesco BOTTI, organo

Don Giuseppe Fusari, canto gregoriano

1 c.d. Da Vinci Classics 2021

 

 

Potrebbe stupire vedere un ragazzo appena ventenne alla sua prima esperienza discografica alle prese con una partitura di Olivier Messiaen; non è solo questione di difficoltà tecnica, che pure ha la sua bella parte, ma piuttosto di maturità interpretativa, non bastando una frequentazione occasionale o superficiale di partiture moderne per addentrarsi in trame musicali complesse; in realtà, conoscendo il retroterra accademico, vi è dietro non solo una scuola di altissimo livello - intendiamo quella che non si accontenta di repertori triti e ritriti, di nozioni orecchiate qua e là, men che meno del provincialismo italico imperversante, ma che cerca il respiro e l’aggiornamento internazionale, la disamina ermeneutica sulle fonti, il repertorio altamente qualificante - ma anche, dicevamo, una capacità di visione a tutto tondo per cui i risultati si possono collocare su un piano di qualità europea.

Stiamo parlando del primo c.d. dell’organista bresciano Francesco BOTTI uscito presso la casa discografica giapponese Da Vinci Publishing e dedicato integralmente a La Nativité du Seigneur, registrato sul Mascioni (III/45, 2009) della chiesa abbaziale di Pontevico. Quello che subito si coglie all’ascolto è il controllo e l’esattezza dei parametri in gioco, del tutto in sintonia con le raccomandazioni dello stesso Messiaen, per il quale ci si deve attenere scrupolosamente al dettato letterale: valori accarezzati nella loro precisione (tutt’altro che semplici, si sa), sovranità della melodia nello stagliarsi sul tessuto armonico (“Primauté à la mélodie”), ampio gesto retorico nel disegnare le frasi (fondamentali per un formalista fino al midollo come M.), timbri scelti con estrema aderenza al dettato originale (ai quali l’organo Mascioni ha prestato molto bene, con i dovuti aggiustamenti del caso, la sua stoffa romantica). Il mondo di Messiaen viene fuori in tutto il suo ricco bagaglio di espressività, plasticità, grandiosità e originalità, condotto con mano sicura e ossequiosa, rispettato nei dettagli minuti e offerto nei suoi caleidoscopici colori.

Il c.d. comprende anche alcuni brani gregoriani effettuati da don Giuseppe Fusari, grande specialista di gregoriano, inseriti come elemento di contrasto e nello stesso tempo di meditazione, in un dialogo suggestivo fra modi lontani nel tempo, ma profondamente interagenti nel condividere le radici spirituali.

Siamo sicuri di dire un’ovvietà, ma forse è sempre meglio ribadirla visto che la realtà va imperterrita in senso contrario: non c’è bisogno di andare a baciare il bambino all’estero per acquisire capacità ed eccellenze, succede che le scuole organistiche ci siano anche da noi, di livello internazionale, a cui solo manca l’attenzione, ça va sans dire, dei nostri incorreggibili esterofili.

 

Fausto Caporali

  

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