Organo a canne o elettronico?

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Organo a canne o elettronico?

(riflessione proposta in occasione dell’inaugurazione di un nuovo organo a canne)

 

 

di Walter Chinaglia

 

 

Il compito dell’organo è di elevare l’animo del fedele al Mistero: lo strumento deve dunque essere degno di tale ruolo! 

…come vedete dal programma, ho voluto ribadire l’importanza dell’organo a canne vero in chiesa. 

Un organo costruito con tecniche tramandate dai costruttori storici (cioè fatto con legno vero, scelto bene, unito ad incastro ecc.) dura centinaia di anni; è quindi un oggetto che accomuna varie generazioni, è qualcosa che una comunità lascia ai posteri. 

E’ molto importante distinguere un organo a canne da uno elettronico (questi ultimi sono oggi tanto in voga). 

Innanzitutto il suono non è paragonabile: l’organo a canne esalta una musica, le dà colore, rende ragione dell’arte e degli sforzi del musicista, l’elettronico semplifica, appiattisce; è come ascoltare un organo vero attraverso una radio... 

L’organo elettronico è paragonabile ad un elettrodomestico, ad una lavatrice per esempio: svolge un servizio ma non ha un valore in sé e questo risulta evidente quando, trascorsi pochi anni, lo strumento incomincia a guastarsi: tutti, a partire da chi lo ha venduto, concordano nel dire che ormai è vecchio, è meglio rimpiazzarlo con uno più moderno ecc. (che poi in sostanza è la stessa cosa del precedente). 

Proprio ieri, entrando in una chiesa, ho visto due organi elettronici identici, di buona marca, affiancati: uno era nuovo e l’altro di soli cinque anni (!!); ebbene, quest’ultimo si è rotto ed è già impossibile ripararlo, per cui la parrocchia ne ha dovuto comperare un altro. Quello vecchio è destinato alla discarica. Penso che questo episodio parli chiaro… 

L’organo a canne invece, come un vino pregiato, col trascorrere del tempo acquista valore. 

Dunque la scelta del tipo di organo per una chiesa è un fatto culturale, non economico; basti pensare che un organo di piccole dimensioni, ma di suono generoso, costa meno di tante automobili che oggi si vedono in giro…e non dura 5 o 10 anni….. 

Alla dignità di un luogo sacro e alla liturgia convengo cose di valore: perché non si usa un calice di plastica anziché d’oro o uno spray profumato anziché l’incenso o una tovaglia di pizzo di plastica anziché di pizzo Cantù? (Il servizio lo farebbero lo stesso e da lontano non si vede la differenza…). 

Alla dignità di un luogo sacro e alla liturgia convengo cose di valore. 

Il compito dell’organo è di elevare l’animo del fedele al Mistero: sia dunque degno lo strumento di tale ruolo! 

In proposito si veda, di seguito, uno stralcio del chirografo del Santo Padre che sottolinea l’importanza dell’organo collocando il discorso in un contesto più ampio riguardante la musica sacra.

 

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ESTRATTO da un articolo pubblicato da “SINGENDE KIRCHE”,
organo ufficiale della Conferenza Episcopale Austriaca

 

... sui vantaggi di un vero organo a canne rispetto ad un surrogato elettronico si potrebbero scrivere dei trattati, sia da un punto di vista artistico, sia liturgico, tantoché la Diocesi di Vienna ha da tempo emanato precise disposizioni in merito («Ogni imitazione dell'organo, detta elettrofono, può essere permessa solo provvisoriamente per l'azione liturgica, se non vi sono i mezzi economici per l'acquisto di un organo a canne, anche piccolo, previo permesso per ogni singolo caso da parte dell'Ordinario che deve comunque consultare prima la Commissione Musica Sacra diocesana ed altri esperti»).

A sfavore dell'acquisto di un elettrofono non sussistono solo ragioni artistiche e liturgiche, ma anche economiche. Invero precisi calcoli hanno confermato che il coraggio di puntare sulla qualità viene ripagato anche finanziariamente e che, a lungo tempo, la scelta dell'elettrofono si rivela la soluzione più onerosa per la parrocchia.

Infatti, anche tenendo conto che un elettrofono ha una durata maggiore di altri apparecchi elettronici (computer, lavatrici, televisioni, etc.), questa di norma non supera comunque i 10/15 anni e, al termine di tale periodo, il valore commerciale dello strumento  nullo ed anzi, si dovranno affrontare anche le spese per lo smaltimento.

Inoltre, già pochi anni dopo l'acquisto, la speranza di trovare eventuali parti di ricambio è molto remota, dati i rapidissimi mutamenti tecnici e commerciali del settore. Basti pensare che nel 1985 l'IBM ha posto sul mercato il proprio personal-computer AT-BUS di 8 mhz. Dopo soli 12 anni tale apparecchio era già stato completamente dimenticato ed un esemplare si poteva trovare solo al museo della scienza e della tecnica di Vienna! Un organo a canne di qualità invece non perde mai il proprio valore commerciale e qualsiasi parte di ricambio resta facilmente reperibile anche dopo cento anni.

 

Sezione: 
Autore: 
Walter Chinaglia
Qualifica autore: 
maestro organaro