Fernando GERMANI - Organ Recital - 1 c.d. Ermitage

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FERNANDO GERMANI

Organ Recital

Ermitage ERM 161 ADD

 

È sempre con grande emozione parlare dell’eccelso Fernando Germani poiché le sue incisioni ci permettono di riascoltare un interprete senza pari. A confronto di altri organisti, anche meno blasonati, Germani non ha inciso molti dischi ma quelli che ci ha lasciato sono dei veri e propri capolavori.

 

In questo CD sono registrati vari brani incisi dalla Radio Svizzera Italiana nella chiesa parrocchiale di Magadino sul noto organo Mascioni ivi presente, incisioni avvenute nell’arco di un decennio. Innanzitutto il Concerto di Antonio Vivaldi in Do maggiore trascritto per organo da J.S. Bach (BWV 594) registrato nel 1976; di J.S. Bach il corale Vater Unser in Himmelreich BWV 682, le Variazioni su Allein Gott in der Hoh’ sei Ehr’ BWV 771 e la Fantasia e Fuga in la minore BWV 561 registrati rispettivamente nel 1968, 1967, 1966; Max Reger Ave Maria Op. 80 e la monumentale Sonata in re minore Op. 60 registrate rispettivamente nel 1974 e nel 1966.

 

Per tutti gli anni ’70 e ’80 il modo di suonare Bach di Germani fu sottoposto a critiche dai cosiddetti “filologi” eppure qui dimostra una padronanza assoluta dello strumento, i cambi di registri e di tastiera effettuati con estrema raffinatezza il tutto sotto una visione assolutamente musicale e unitaria, anche nel passare degli anni.

 

Quanto a Reger, nessuno ha mai potuto asserire che non ne fosse un eccellente interprete, come dimostrano i brani incisi in questo CD. Le impervie difficoltà della partitura vengono eseguite con naturalezza e una tecnica perfetta che rendono bene la riuscita dell’esecuzione anche su uno strumento relativamente “piccolo” come questo di Magadino rispetto ad altri strumenti usati anche dallo stesso Germani per altre esecuzioni.

 

Il libretto è in Italiano, Inglese e Francese e non nasconde come l’Interprete, alla fine della sua lunga vita, fosse ingiustamente praticamente dimenticato e citato solo per criticarlo. Cosa tutto sommato infame per un organista che ha portato l’arte organistica Italiana in tutto il Mondo. Il disco, pubblicato subito dopo la morte del Maestro, vuole in sintesi fare ammenda del trattamento riservatogli negli ultimi anni e sembra dire: “ma di cosa state parlando?” ai suoi detrattori.

 

E siccome anche io, ai tempi, fui irretito dai detrattori di Germani, colgo l‘occasione per fare pubblica ammenda e, con tanto di prove in mano (per esempio questo CD), dimostrare la sua grandezza e la sua unicità nel panorama organistico Italiano del XX secolo

 

Giugno 2021 – Graziano Fronzuto

 

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