Die Orgel von Gottfried Silbermann in der Friedenskirche zu Ponitz
Antonio Caporaso
Ambiente Audio - ACD 1068
Questa produzione discografica di "Ambiente Audio", che avevamo già annunciato in questo sito internet [cliccando questo collegamento si potrà anche accedere al sito internet della casa discografica nonché procedere ad ascolti in anteprima], presenta l'organo costruito nel 1732-34 dal celebre organaro Gottried Silbermann per la Friedenskirche di Ponitz suonato dal vivo in concerto da Antonio CAPORASO. Dal libretto, scritto fittissimo solo in tedesco e in inglese, apprendiamo che il repertorio proposto è il seguente: Girolamo Frescobaldi: Toccata II dal Secondo Libro; Georg Böhm: Vater unser in Himmelreich; Georg Muffat: Toccata Prima – Ciacona – Toccata Sesta; Dietrich Buxtehude: Durch Adams Fall ist ganz verderbt; Johann Sebastian Bach: Preludio e Fuga in Re minore BWV 539.
Il brano iniziale sembra essere forzatamente adeguato all’organo – di cultura tedesca e successivo all’epoca dell’autore – e purtroppo si sente. Peraltro Frescobaldi è l’unico autore italiano tra tanti tedeschi, che invece vengono resi assai meglio dall’organo, che pur avendo solo due manuali possiede una disposizione fonica molto ricca (a scapito del Pedale, che ha solo tre registri).
L'interprete si dimostra all’altezza dell’organo e del repertorio (fatta la premessa su Frescobaldi la cui presenza ci ha lasciato perplessi), soprattutto nell’esecuzione di Muffat di cui sono incisi ben tre brani (gli altri autori sono presenti con un brano ciascuno) segno della predilezione dell’organista per questo musicista di grande valore ma non di frequente ascolto.
In particolare la monumentale Toccata Sesta, brano più lungo tra quelli incisi, viene interpretata con grande passione e vigore come il pezzo merita.
Meno riuscita è l’interpretazione del Preludio e Fuga in Re minore BWV 539 di Bach, brano più famoso tra quelli incisi qui: i ritmi sono troppo veloci e le linee polifoniche del brano ne escono sminuite se non confuse. A ciò contribuisce anche l’uso di una sola combinazione di registri nella Fuga, dove non si senta mai un cambio di timbro o di tastiera.
Inoltre l’organo non viene mai utilizzato a piena potenza non facendoci che solo intuire le sue ampie capacità sonore nel Fortissimo che in pratica non viene mai utilizzato nemmeno nei passaggi accordali delle Toccate di Muffat dove avrebbe particolarmente reso.
Complessivamente però questa registrazione di Antonio Caporaso è di piacevole ascolto grazie alla buona tecnica e alle capacità interpretative dell’organista!
Maggio 2020
[Canale Youtube di ANTONIO CAPORASO]
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