Da: Gian Nicola Vessia <>
Data: 02 dicembre 2012, 09:03
A: [...]
Oggetto: In ricordo di Luigi Molfino
Quando si rovista nei vecchi libri dell'archivio domestico (perennemente in disordine...) si trova sempre qualcosa che ti riporta al passato... Ecco una pagina di Luigi Molfino che credo abbastanza rara. Il maestro amava parlarmi spesso di questo suo piccolo elaborato scritto (come vedete) nel 1940. Molte volte si sedeva al pianoforte e me lo risuonava con quella libertà metrica che nella partitura aveva raccomandato. Mentre suonava, ricordava che il primo ammiratore di queste note era il cardinal Schuster, il quale, a quei tempi, aveva già messo mano alla revisione "ad fidem codicum" dei libri di canto ambrosiano. Schuster, diceva Molfino, chiamava questo suo pezzettino "cantiuncula", apprezzandone l'aura di serena misticità. Con l'amico Francesco Gabellieri, che mi aiuta nel lavoro di restituzione di centinaia di pagine che vedete spesso pubblicate, l'abbiamo trascritto un tono sotto per consentire ad una voce media (Molfino pensava ad una voce chiara solista...) o ad un piccolo coro parrocchiale, di poterlo agevolmente cantare... Un piccolo dono pre-natalizio agli amici nella musica... Gian Nicola Vessia
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