[Renzo Buja ritratto alla consolle dell'organo "Cavaillé-Coll/Mutin" op. 901 (1906) della basilica Sagrado Corazon di Buenos Aires nel 1981]
Renzo BUJA
(Bassano del Grappa, 8 Luglio 1930 – Padova, 30 Luglio 2001)
A cura di Diego Bonato e Alessandro Rizzotto
Organista di fama internazionale, si formò con i maestri Elena Moritsch, Arrigo Pedrollo, Sandro Dalla Libera e Wolfango Dalla Vecchia, diplomandosi in pianoforte e organo al Conservatorio “C. Pollini” di Padova. Successivamente frequentò corsi di perfezionamento con Ferruccio Vignanelli, Jean Guillou e Lionel Rogg.
Iniziò molto giovane una intensa attività ottenendo contemporaneamente riconoscimenti e premi ai concorsi internazionali di Monaco, Gand e Ravenna.
La sua attività concertistica lo portò, oltre che nelle maggiori città italiane, in Germania, Francia, Austria, Svizzera, Cecoslovacchia, Messico, Brasile, Argentina, Perù, Stati Uniti, Kenia, ecc. esibendosi in Festivals Internazionali, Rassegne Organistiche e per importanti Società concertistiche; come solista e con orchestra. Importante fu, nel 1976, l’occasione nella quale sedette alla consolle dell’organo del Conservatorio di Milano, per la prima esecuzione italiana dei “Colloque n°2” per organo e pianoforte di Jean Guillou, su invito dello stesso Guillou, impegnato al pianoforte.
I suoi recitals furono oggetto di ripetute registrazioni da parte di emittenti radiofoniche italiane e straniere (Svizzera, Cecoslovacca, Argentina, Americana e altre).
Durante la sua lunga carriera insegnò Organo e Composizione Organistica nei Conservatori di Pesaro, Rovigo, Verona e Padova fino al 1996, dove si impegnò costantemente a “crescere”, in sana libertà intellettuale e affettuosa disponibilità, innumerevoli allievi, oggi valenti organisti e insegnanti.
Per i suoi meriti artistici, acquisiti per la divulgazione della musica organistica italiana all’estero e nell’ambito degli scambi interculturali tra gli Stati, tenne numerosi corsi di interpretazione organistica in Italia ed Europa e più volte ufficialmente invitato dal Governo Messicano alla “Escuela Superior de Musica Nacional de Bellas Artes” di Città del Messico.
Di carattere umile e poco incline al protagonismo – inteso come “insistente” promozione e imposizione commerciale di se stesso – capace, non di meno, di forti passioni, fu unanimemente riconosciuto come interprete preparato, fine e dotato di grande, innata musicalità. Ciò gli permise di affrontare, con proprietà di stile e virtuosistico equilibrio, un repertorio organistico vastissimo, espresso su ogni tipo di strumento e preparato con costante e assiduo studio quotidiano – chi non lo ricorda alla consolle per interi pomeriggi impegnato nella preparazione dei concerti – dove era evidente una particolare predilezione per l’opera organistica di César Franck, che lo portò a diventarne un indiscusso modello interpretativo riconosciuto finanche da illustrissimi interpreti come Jean Langlais.
Lontano da rissose polemiche organologiche, rifiutò sempre schieramenti di parte – atteggiamento che lo ha visto spesso tenuto in scarsa considerazione dai “potentati” - prediligendo un approccio più attento alla personale indole e capacità di approfondimento, convinto della centralità dell’esecutore sostenendone la “libertà” interpretativa, in opposizione a quanti lo preferirebbero asservito alla “prassi esecutiva”.
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1930/2001
Renzo Buja nel ricordo degli allievi
Desideriamo informare che è disponibile una pubblicazione dedicata al Maestro Renzo Buja in occasione del ventennale della morte, uscita per i tipi di Editoria Poliniani (Via Campofiore, 27 – 37129 Verona).
Un centinaio di pagine in formato A4 con circa ottanta immagini a colori, tra foto, manoscritti, programmi di sala e altro. Oltre all’elenco degli allievi (settanta) occupano speciale rilievo la cinquantina di scritti/contributi pervenuti. Una partecipazione generosa che, riteniamo, sia motivo di soddisfazione per tutti noi: per chi ha ideato, fatto ricerche, prodotto; per coloro che hanno fissato sulla carta emozioni, ricordi, considerazioni e le hanno qui condivise.
Foto d’epoca della famiglia, del maestro, degli allievi; le pagelle recuperate al Pollini; cartoline inviate dal Messico; l’elenco completo dei brani del suo repertorio e dei numerosi concerti; alcune appendici, suscitate da particolari situazioni ma sempre attinenti al mondo organistico, completano questa operazione di “memoria” che siamo ben felici di presentare. La pubblicazione è acquistabile in cartaceo e online. Se qualcuno fosse interessato può:
1 – prenotare copia (copie) in cartaceo, al prezzo di € 20,00 più spese di spedizione € 3.90, al seguente collegamento internet;
2 – visionare e scaricare on-line, al prezzo di € 10,00, al seguente collegamento internet.
Pagamento (con le istruzioni che al link vengono date); la busta arriva all’indirizzo indicato. Spedizione tracciata con corriere Nexive.
L’iniziativa è nata da un’intesa tra un gruppo di allievi del veronese. Oltre alla pubblicazione si vorrebbe ricordare il Maestro con alcuni momenti ufficiali.
Per richiedere ulteriori informazioni, scrivere tramite il modulo-contatti del presente sito internet.
Un cordiale saluto
con Paolo Baccianella, Roberto Bonetto, Paolo Buro, Silvio Celeghin, Luigi Faccin, Giuseppe Manzini, Alessandro Meneghello, Aldo Piubello, Francesca Zancanaro, Sonia Zaramella.
Verona, 12 giugno 2021