Jean Boyer

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L'organista francese Jean BOYER è nato il 4 ottobre 1948 a Sidi Bel Abbès in Algeria francese e morto il 28 giugno 2004 a Lille.
Inizia i suoi studi musicali a Tolosa sotto la guida di Xavier Darasse. Ha vinto un primo premio d'organo nel 1969 e ha registrato il suo primo album nel 1971 all'organo di Gimont.
Nel 1972 divenne organista di Saint-Nicolas-des-Champs a Parigi, subentrando a Michel Chapuis. Rimase in questa posizione fino al 1995. Nel 1975, si unì anche a Michel Chapuis, André Isoir e Francis Chapelet alla tribuna di Saint-Séverin.
Jean Boyer è stato professore al Conservatorio di Bayonne a Brest, poi alla Schola Cantorum di Parigi, al Conservatorio di Lille (1982-1992), dove è succeduto a Jeanne Joulain e infine al Conservatorio nazionale di musica e danza di Lione, dove è succeduto a Xavier Darasse. È stato anche docente ospite presso il Conservatorio di Amsterdam.
È sepolto nel cimitero d'Oriente a Lille.
Jean Boyer è stato un grande "scopritore" di strumenti antichi. La sua discografia, scarna, illustra la sua sfiducia nei confronti del supporto "congelato" del disco: per lui il concerto aveva un valore molto più alto. Jean Boyer è stato uno dei quattro organisti che ha inaugurato l'organo "Dom Bedos" della chiesa abbaziale di Sainte-Croix a Bordeaux, capolavoro del celebre organaro francese.

 

Jean Boyer born in 1948, began his musical studies in Toulouse, a city well-known for the quality of its organs. These exceptional instruments played a central role in his musical training which was completed under the guidance of Xavier Darasse.
In Paris, he was greatly influenced at Saint-Séverin Church by Francis Chapelet and André Isoir. He became organist of this church, a post he held until 1988. as well as occupyung the same position at the historic organ of Saint-Nicolas-des-Champs until 1995.
Mr. Boyer´s recordings have received great praise from the musical press and early in his career was awarded the Grand Prix du Disque.
As well as his concert activities, Jean Boyer is a dovoted pedagogue. He in presently professor of organ at the Conservatoire National Supérieur de Lyon.

DISCOGRAFIA DI JEAN BOYER

 


 

 

JEAN BOYER in memoriam

 

 

Milano, 30 giugno 2004

Volevo comunicarvi la triste notizia della morte di Jean Boyer, dopo una lunga inutile lotta contro la leucemia. Era non solo un grande musicista, un insegnante eccezionale ma una delle persone piu' equilibrate e misurate che mi e' capitato di incontrare nelmondo dell'organo, riservato, eppure di cui presto si puo' essere amici. I funerali saranno oggi a Lille. Lorenzo Ghielmi

 


 

Jean Boyer secondo...

 

Sono appena tornato da Lille. Le esequie sono state toccanti, un monaco domenicano, allievo di Jean, ha celebrato la sobria liturgia (solo gregoriano). Da più di dieci anni conoscevo Jean ma solo negli ultimi mesi ho avuto il previlegio, assieme a mia moglie, di essergli particolarmente vicino. Lo scorso marzo, prima del trapianto di midollo osseo e del conseguente isolamento nella camera sterile, ha voluto rivedere ancora una volta Venezia e si è fermato con la cara Catherine da noi. Tutti, Jean per primo, eravamo certi che ce l'avrebbe fatta. Ci lascia in eredità la sua infinita dolcezza, il suo modo così controcorrente di vivere la "carriera", la sua semplicità disarmante, la sua devozione per l'insegnamento e per gli allievi e molte altre cose ancora. Era uno dei quei rari organisti che riusciva a far cantare l'organo. ... Ci eravamo ripromessi una camminata sulle Dolomiti, ora starai sicuramente camminando con i grandi della Musica e dell'Organo... Ci manchi molto, ciao Jean... Andrea Marcon

 

M° Paolo Bottini, segretario AIOC, lo ringrazio per farme partìcipe dil dolore che senza dubbio colpice a tutti gli organisti dil mondo. La pèrdita di Jean Boyer, pèrdita grande, tanto per el suo arte come per la sua umanità! Unita sinceramente a questi sentimenti le faccio mostra della mia amicizia. Montserrat Torrent

 

Caro Presidente [Renato Negri] e caro Segretario [Paolo Bottini] dell'Associazione Italiana Organisti di Chiesa, cari Colleghi, la ferale notizia della dipartita di Jean Boyer mi ha profondamente scosso e rattristato. Giustamente Ghielmi lo ha ricordato come grande musicista sottolineandone la fresca e trasparente personalitˆ che subito ti metteva a tuo agio. D'istinto sentivi che potevi diventare Suo amico...E' stato UOMO semplice, senza spocchiosi fronzoli (che sovente si avvertono nel nostro ambiente), assai disponibile e attento alle opinioni altrui. Ho avuto la fortuna e l'onore di averlo collega quale componente della giuria di un concorso internazionale organistico all'estero: mi convinsi della Sua ricca, sapiente umanitˆ durante e dopo le prove esecutive dei partecipanti alla difficile competizione. Altre cose avrei da comunicare, ma le tengo nel mio cuore quale prezioso memento... M'inchino alla Sua memoria e faccio voti affinchŽ l'Altissimo lo accolga nelle Sue amorevoli braccia. Altrettanto m'inchino alla memoria di Oscar Mischiati...siamo rimasti tutti orfani della Sua sapiente cultura. Onoriamo la loro memoria lavorando nel mondo dell'Arte con tenacia, dedizione e umiltˆ. PAX. Giancarlo Parodi

 

Jean-Paul Lécot, Maître de chapelle et organiste des Sanctuaires de Lourdes, vous remercie vivement d'avoir fait cet hommage émouvant à Jean Boyer.

 

Dear reader, mister Bottini, Be so kind to bring over my condoleances. I am yet n't able to find my way in 'internet' I am join him is 2000 in Göteburg, I am very impressive at the Grand Piece Symphonic; he explaned there. The Lord has call the finest people at first to him. Designer of the Symphonic organ Göteborg, Yours, Hans Brink

 

Era un grande organista ed una persona di grande umiltà. Lo ricordiamo e lo ringraziamo per la sua bella musica. Wijnand van de Pol

 

Una grande perdita per il mondo dell'organo... Paolo Crivellaro

 

Mando volentieri il mio ricordo di Jean Boyer. Una decina d'anni fa comperai per caso a Parigi, alle bancarelle dei bouquinistes sul lungosenna, un doppio cd di seconda mano contenente composizioni di Clérambault: mottetti per coro e le due suites eseguite appunto da Jean Boyer su un meraviglioso organo storico francese. Rimasi conquistato in un colpo solo dal compositore, dall'esecutore e dallo strumento. Qualche tempo dopo Paolo Crivellaro, con cui all'epoca lavoravo per "In Tempore Organi", ad Arona, invitò Jean Boyer a tenere una masterclass sui corali Schuebler in cui mi colpì soprattutto il suo atteggiamento pacato e umile, tanto diverso dal divismo sfoggiato purtroppo da tanti altri pur bravissimi luminari del modo organistico. Negli stessi giorni egli tenne uno dei recital d'organo più convincenti che abbia mai ascoltato, specchio di una personalità musicale davvero peculiare. Questo il mio ricordo di una persona speciale. Alessandro Maria Carnelli

 

The organ world has lost one of its finest personalities and interpreters and has gotten a little bit more boring. Clouds are covering the sky today. Hans-Ola Ericsson

 

Jean Boyer est un des hommes les plus près du message spirituel divin que j'aie jamais rencontré. Il est un exemple pour nous tous. Pascale Van Coppenolle, titulaire de l'orgue historique de Vianden, Grand-Duché de Luxembourg.

 

Un riferimento importante la sua interpretazione dell'integrale per organo di Brahms. Rimarrà comunque presente al nostro ascolto. Una preghiera. Andrea Dotto organista in S. Filippo, Lucca.

 

I heard Jean Boyer only one time, at the concert hall in Shirane-Cho, Japan abt. 10 years ago. Amoung other pieces, he played some of the Schübler-chorals and pieces of Balbastre. I was totally impressed by his so elegant and living play, and will never forget this wonderful experience. What a pitty that this great man was called now to heaven already! Wolf-Wigand Wolter, Hamburg.

 

Jean Boyer will be remembered as one of the greatest organists and organ teachers of our time. With al our bitter feelings which are caused by his death, we can only find consolation in gratitude because of the unique way he brought the eternal beauty of music to all of his students and listeners. Wannes Vanderhoeven, Guest professor Royal Conservatoire Antwerp (Belgium)

 

J'ai fait la connaissance de Jean Boyer voici bientôt 35 ans. Je me souviens de moments inoubliables au concert à St. Nicolas des Champs ou à une veillée pascale à St. Séverin et même à St. Jacobi de Lübeck. Sa modestie était désarmante mais son interprétation subjugait l'auditoire. Sa connaissance des instruments anciens était peu commune. Son départ prématuré laisse un grand vide parmi ses amis. Pierre Brossard

 

There are many fine organists in the world, and there are many fine musicians, but very few people have been able to combine these two attributes with the refinement and naturalness of Jean Boyer. Hearing him perform on the sublime Cavaillé-Coll organ in San Sebastian, Spain, remains one of the great musical highlights of my experiences as a listener. His interpretations of the music of Franck, Brahms, and Mendelssohn were imbued with a humanity and expressive Žlan that would be the envy of any singer or pianist. His playing was completely in service to the music and not to his career, a fact that marked him as a musician of rare insight, depth, and humility. His death is a tragic loss to music and to humanity. Dr. Gregory Crowell University Organist, Grand Valley State University (Michigan, USA)

 

Cari Amici, grazie tante per essere con noi et tutti gli numerosi amici di Jean Boyer. Era venuto tre anni fa per fare un Accademia. Abbeviamo ricevuto 40 "alunni" venuti da tutto il mondo. Un ricordo molto presente ancora. Per questa occasione ho devuto ritrovare un po' d'italiano che ho imparato a scuola, molti anni fa!! Quest'estate facciamo un festivale con concerti ogni mercoledi e ogni giovedi, in due chiese della città: allora non riposo ma è l'occasione di incontrare organisti francesi e stranieri. Tanti auguri per la sua associazione. Annie-France Banlier, segretaria della Associazione "Renaissance de l'Orgue" di Bordeaux.

 

Le lundi 28 juin a été un des jours les plus tristes de ma vie. J'ai perdu un maître et un ami. Jean était un être que l'on aimait, sincère; mélange de caractère et d'intériorité. Au plan artistique, lorsque je pense à lui, les mots qui me viennent sont goût, classe, pureté, profondeur, beauté de la technique et respiration rythmique. Espérons que ses enregistrements discographiques et radiophoniques seront rapidement rendus accessibles. Je tiens à exprimer mon admiration à tous ceux qui l'ont accompagné dans sa pénible maladie: Catherine, Anne et Thomas Boyer, Luc Weeger, Liesbeth Kuperschoek et tous les autres. À partir de maintenant, il veille sur nous et son souvenir nous inspire. Au moment d'écrire ces lignes, ma tristesse est infinie. Croyez à ma sympathie, de même que celle des membres de ma famille (qui l'ont rencontré), ainsi qu'à tous les amis du Québec qui ont eu le privilège de le connaître, Regis Rousseau, Bernard et Mireille Lagacé, Luc Beauséjour, Hellmuth Wolff, John Grew, Marie Bouchard, Sylvain Barette, Gaston Arel, Yves G. Préfontaine et plusieurs autres. Mon cher Jean, parce que nous t'aimons, tu vivras toujours! Marc-André Doran, Montréal, Québec