«Partecipazione attiva significa certamente che nei gesti, nelle parole, nei canti e nei servizi, tutti i membri della comunità prendono parte a un atto di culto che non è affatto inerte o passivo. Tuttavia, una partecipazione attiva non impedisce la passività attiva del silenzio, dell'immobilità e dell'ascolto: di fatto la richiede. I fedeli non sono passivi, per esempio, quando ascoltano le letture o l'omelia o seguono le preghiere del celebrante e i canti e la musica della liturgia. Queste sono esperienze di silenzio e d'immobilità, ma sono a modo loro anche profondamente attive.