Occorre prendere le mosse, seppure sommariamente, dal Motu proprio del 22 novembre 1903 per inquadrare il problema della presenza dell'organo in chiesa; è noto che nei tempi precedenti al documento di Pio X la musica organistica occupava pressoché tutto il tempo della celebrazione: una Messa di Petrali, ad esempio, prevedeva un Preludio iniziale, versetti alternati al Kyrie e al Gloria, un intervento dopo l'epistola da suonarsi durante le incensazioni e i movimenti prima del vangelo, una Sonata assai estesa d'offertorio, Sonate per l'Elevazione, per la Comunione e ancora una per il Finale che