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  Ferruccio Vignanelli

 

Ferruccio VIGNANELLI, scomparso a Roma il 5 maggio del 1988, nasce a Civitavecchia il 4 ottobre 1903 da Giosafat e Firmina Di Francesco, trasferitisi nel 1869 nella cittadina laziale da Coldellanoce, il piccolo paese del Comune di Sassoferrato da cui trae origine la famiglia Vignanelli. [...]

 

Quando Ferruccio nacque, ultimo di sei figli, l’Arte aveva già deciso di baciare due volte la famiglia Vignanelli: il primogenito Fernando strinse amicizia con Ungaretti e Modigliani, esercitando a Parigi la pittura con indiscutibili qualità artistiche, fu cesellatore ed orafo, nutrì profondo interesse per l’archeologia. Il secondogenito Arnaldo (che assumerà il nome di Don Francesco, vestendo il saio) fu scultore, mosaicista, intarsiatore che legò il proprio nome a due insigni monumenti: l’Altare della Patria e la ricostruzione dell’Abbazia di Montecassino, distrutta nel 1944.

 

Ferruccio nacque invece sotto gli auspici della Dea Musica, dalla quale ebbe in dono un non comune talento musicale: organista, clavinembalista e concertista di fama internazionale, ebbe la prima formazione musicale a Lugo di Romagna sotto la guida di insigni maestri (tra cui il pianista Pietro Boccaccini, discepolo di Liszt).

 

Nel 1918 proseguì i suoi studi presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra, dove ebbe come insegnanti Cesare Dobici, Licinio Refice e Raffaele Manari [...]. In questo Istituto conseguì il diploma in Canto Gregoriano, Composizione ed Organo.
 

Sposò nel 1955 Hedda Illy di Trieste, anche lei figlia d’arte - organista, cembalista e musicologa, già titolare della cattedra di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio di Musica di Sassari – dalla quale ebbe due figli: Francesco, concertista di violoncello, e Barbara, diplomata in clavicembalo e pianoforte, già docente di clavicembalo in Conservatorio e titolare di cattedra a Campobasso.

 

Troppo lungo sarebbe l’elenco degli eventi che hanno contrassegnato l’attività concertistica di Ferruccio Vignanelli e delle manifestazioni musicali che hanno visto la partecipazione del Maestro, sia come organista che come clavicembalista. Citiamo soltanto: l’Adunanza organistica di Trento nel 1930 che rappresentò una tappa fondamentale nello sviluppo della tecnica organaria italiana; il Festival di Lucerna nel 1950, nel quale suonarono artisti del calibro di Wilhelm Backhaus, Dinu Lipatti, Edwin Fisher, Enrico Mainardi, Pierre Fournier, con direttori di orchestra quali Furtwängler, Karajan, Bruno Walter, Kubelik; la lunga serie di concerti tenuti negli anni per l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

 

Numerose sono le Chiese e Cattedrali in Italia e all’estero che possono vantarsi di un organo progettato e inaugurato dal Maestro (tra i quali, l’organo della Chiesa di S. Maria della Pace a Sassoferrato).
 

Stupisce soprattutto un aspetto nella vita e nell’attività del Maestro che forse più di ogni altro ne caratterizza la figura. Ferruccio Vignanelli fu sempre consapevole di aver ricevuto da Dio il proprio talento musicale: questo talento egli diffuse a piene mani e cercò di trasmettere con generosità ai molti che accorrevano alla sua scuola [...].

 

[Ferruccio Vignanelli insegnò organo al Pontificio istituto di musica sacra a Roma e clavicembalo (1952-73) al conservatorio di Santa Cecilia, svolgendo nello stesso tempo attività di concertista dei due strumenti. Organista a Roma nelle chiese di S. Luigi dei Francesi (1923-47) e di S. Carlo ai Catinari (1928-58)].

 

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Testimonianza di Giovanni Mascioni

Ho conosciuto e frequentato per decenni il M.° Ferruccio Vignanelli.

Fu persona di Cultura poderosa, vasta, profonda, a 360° incentrata sull'Uomo. La profondità con cui analizzava i brani e le partiture, alla luce di profonde conoscenze musicali, musicologiche, organologiche, storiche, liturgiche lo rendeva per chi lo ascoltava (suonare e/o parlare) "il Maestro". Già negli anni Cinquanta del XX secolo conosceva a perfezione le tecniche di accordatura antiche in uso all'Epoca di Frescobaldi, Bach. Era attentissimo al fraseggio musicale nel suonare. Fraseggio che esprimeva la conoscenza profonda degli Autori e del loro tempo. Ciò che mi ha sempre colpito in lui fu l'estrema padronanza nel parlare, suonare, unita ad un senso dell'equilibrio calibrato. Il tutto era celato, contenuto con eccezionale discrezione da un'umiltà molto forte. Quest'ultima dote purtroppo assai rara o del tutto sparita nel mondo organaro/organistico (e non solo) di oggi dove a fronte di poche nozioni possedute si tende a montare in cattedra, elargire sentenze, consigli non richiesti.  Il tutto per vanità, superbia, orgoglio, sete di affermazione. Ecco: il maestro Vignanelli, dotato di profonda formazione umana, era capace di insegnare, umilmente ma magistralmente, senza per nulla apparire come "maestro", ma arricchendo veramente con valori grandissimi (che donava generosamente) quelli che lo ascoltavano. E questa non è cosa di poco conto!!!... Sarebbe da meditare molto, anche oggi, questo atteggiamento...

 

[Scheda di Antonella Giustini – Ibimus; riduzione di Luciano Osbat – Cersal]

 

 

  FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA E ARTE SACRA, Roma

  Festival Internazionale di Organo e Strumenti antichi - ORTE

  FESTIVAL ORGANISTICO INTERNAZIONALE "Città di Treviso e della Marca Trevigiana"

  Festival Organistico Internazionale Città di SENIGALLIA

  FIUDAC/S - Federazione Italiana Unioni Diocesane Addetti al Culto/Sacristi

  Flavio Dellepiane

 

Flavio Dellepiane si è diplomato in Pianoforte e “Organo e Composizione organistica” presso il Conservatorio "Niccolò Paganini" di Genova. Ha svolto attività concertistica come solista, accompagnatore, direttore di coro e direttore e clavicembalista del Complesso Barocco Genovese. Si è anche occupato attivamente della costruzione dei clavicembali, degli organi e della loro manutenzione, approfondendo in maniera particolare le tecniche necessarie per la realizzazione pratica degli antichi sistemi di accordatura. Al Conservatorio Paganini è stato docente di “Organo e Composizione organistica” dal 1977 al 2012 e di “Elementi di accordatura e manutenzione degli strumenti a tastiera” nel Corso Superiore Sperimentale per il conseguimento del Diploma Accademico di II livello in Discipline Musicali dal 2006 al 2012. [aprile 2014]

 

 

  FONDAZIONE ACCADEMIA DI MUSICA ITALIANA PER ORGANO

  FONDAZIONE DIOCESANA SANTA CECILIA di BRESCIA

  FONDAZIONE E CONCORSO INTERNAZIONALE "VALENTINO BUCCHI"

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